Mario Jin

Il dipinto dedicato a Sandro Pertini, il Presidente partigiano

Artista e writer milanese, affonda le sue origini nel graffitismo anni 90 fin dalle prime apparizioni del movimento espressivo da questa parte dell’oceano. Inizia la carriera come grafico e illustratore e dal 2015 lavora a tempo pieno come pittore realizzando opere per commissione su pareti di diverso formato, piccole, grandi, estese sulla facciata di un palazzo. Il suo stile si caratterizza nella produzione di ritratti realistici, ma anche maschere e paesaggi deformati, improvvisando e lasciandosi influenzare dal contesto in cui si trova ad eseguire le sue opere.

Mario Jin da www.mariojin.com

Attualmente vive e lavora tra Pavia e Milano, e con il suo collettivo We Run The Streets partecipa a diversi eventi organizzati in Italia, in tutta Europa (Albania, Belgio, Francia, Inghilterra, Germania, Grecia, Ungheria, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovenia, Spagna, Svizzera, Inghilterra, Kosovo) e in Asia (Filippine, Thailandia).

25 aprile 2021, l’inaugurazione dell’opera dedicata al Presidente Pertini

In occasione del 25 aprile 2021, assieme al Comune e all’ANPI di Buccinasco (MI), è stato inaugurato il dipinto raffigurante l’ex Presidente della Repubblica Sandro Pertini, oppositore politico del regime condannato al confino di polizia a cui sfuggì con l’esilio in Francia, poi rientrato in patria e incarcerato. E ancora: partigiano, costituente e giornalista, una delle grandi figure di riferimento della politica antifascista durante uno dei periodi storici e sociali più delicati del nostro Paese. Mario Jin ritrae Pertini in un saluto sorridente e sullo sfondo risalta il monumento situato sull’isola di San Nicola (Foggia) per commemorare i confinati politici arrestati dai fascisti.

La statua realizzata dallo scultore Antonello Fienga

La rappresentazione della statua dello scultore Antonello Fienga crea un richiamo immediato alla storia della reclusione a cui Sandro Pertini insieme ad altri oppositori politici e numerosi cittadini omosessuali furono costretti dal regime fascista sulle isole Tremiti. L’immagine si fa carico di trasmettere un messaggio di memoria e attenzione ai valori della resistenza anche ai giorni nostri, affermando la sua presenza nel quartiere Manzoni, che cerca di riaprirsi ai propri residenti partendo proprio dal tema sociale e delle nostre reali radici culturali.

Durante la cerimonia, le parole del presidente della locale sezione ANPI, Gerardo Becce, confermano l’intento di mantenere viva la storia resistente anche in mezzo a odio, rabbia, egoismi e discriminazioni: “La memoria non deve essere archeologia, ma testimonianza ogni giorno”.

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