Terni. Presidio antifascista

Ha reagito con la voce e la forza della democrazia, ieri la città di Terni. Un presidio partecipato e pacifico promosso dall’Anpi, con Arci, Cgil, Libera, Articolo1, altre associazioni, partiti di sinistra e centro sinistra democratici, compreso il M5s, per rispondere alla presentazione di CasaPound del libro a fumetti Foiba rossa. Norma Cossetto – Storia di un’italiana, organizzata nella sala consiliare del Comune, a palazzo Spada, alla presenza dell’assessore alle Pari opportunità, di Fd’I.

L’associazione locale dei partigiani ha voluto ringraziare la cittadinanza: “È stata una bella giornata di testimonianza dello spirito democratico, pacifico e antifascista che è parte della storia e della cultura della città di Terni”, scrive l’Anpi. Che inoltre ha voluto pubblicamente condannare le ignobili scritte apparse sui muri della biblioteca comunale, a poche ore dalla manifestazione di piazza, con cui si minacciava il sindaco Leonardo Latini: “Sono in contrasto palese con quanto l’Anpi e le associazioni promotrici hanno voluto affermare con la manifestazione”, afferma l’Associazione.

Terni. Tantissimi cittadini in piazza della Repubblica per il presidio antifascista

La Digos sta indagando sugli autori delle scritte in una città dove la tensione era salita giorno dopo giorno. L’appuntamento dell’estrema destra era stato inizialmente diffuso con il logo del Comune, dunque con il patrocinio dell’ente locale, in un primo momento difeso dal sindaco, per poi però assicurare che non era stato affatto concesso. Con una lettera aperta, i promotori della manifestazione democratica si erano appellati al numero uno dell’Amministrazione chiedendogli di far chiarezza sulla sponsorizzazione dell’evento, e di non prestarsi alla costruzione del clima d’odio e di intolleranza ricordando che “Terni è uscita dalla sciagurata guerra mondiale in cui Mussolini e il fascismo avevano trascinato l’Italia quasi completamente distrutta. Dopo quella tragedia è stata ricostruita non solo con abitazioni e infrastrutture, ma anche nelle sue rappresentanze sociali e nei luoghi di partecipazione, diventando la città accogliente e democratica che è stata finora”.

Ieri mentre in una piazza affollata i cittadini (c’era anche l’ex sindaco) intonavano Bella ciao nella sala dell’Assise locale il segretario ternano delle tartarughe frecciate esordiva: “Lunedì andrò dal mio avvocato. Meriterebbero tutti una querela, quei giornali e giornalisti, che in questi giorni ci hanno attaccato ingiustamente. Ricordo che sei mesi fa mi sono presentato alle elezioni amministrative come candidato sindaco, siamo riconosciuti da tutti. Chi è l’Anpi per dire che CasaPound non può fare politica? Noi abbiamo sempre portato rispetto a tutti e cerchiamo di andare oltre gli steccati ideologici, condannando le atrocità commesse da una parte e dall’altra”.

Dall’associazione dei partigiani di Terni, deplorando saldamente ogni violenza verbale o fisica, assicurano: “L’Anpi e le associazioni che da tempo si impegnano sui temi della pace, del lavoro, della democrazia e della lotta alla xenofobia proseguiranno il proprio percorso a partire dai prossimi giorni con l’obiettivo di costruire un futuro dove non trovino spazio le idee del “fascismo del terzo millennio”.

Poco più di un mese e mezzo fa un’altra grave provocazione di CasaPound aveva avuto per teatro una cittadina umbra. Nel liceo scientifico Gandhi di Narni scalo erano in programma alcune iniziative sulla storia della Seconda guerra mondiale con la partecipazione dell’Anpi. In quell’occasione le finestre dell’istituto vennero tappezzate di manifesti firmati da Blocco studentesco, il movimento giovanile di CasaPound: “Vogliono fomentare l’odio politico – si leggeva – e perpetrare una visione distorta della realtà dei fatti. Non farti fregare, boicotta l’Anpi”. Gli stessi manifesti erano stati affissi anche in un parco sopra i murales dedicati ad alcuni ragazzi narnesi morti anni fa in un incidente stradale. Nonostante la rimozione da parte dei volontari di Arciragazzi che gestisce l’area, l’opera è stata irreparabilmente danneggiata.