Interviste

domenica 7 Dicembre 2025

“Il teatro è il luogo della coscienza collettiva”. Parla Edoardo Purgatori

L’attore figlio del giornalista Andrea Purgatori racconta le ragioni profonde che lo hanno portato a scegliere il palcoscenico per comunicare la realtà e i sentimenti. “Essere antifascista oggi non significa ripetere slogan, ma difendere la libertà di pensiero, di parola, la dignità delle persone, il diritto di dissentire. È una responsabilità che riguarda tutti, non solo chi fa politica. Nel mio lavoro cerco di tenerla viva attraverso la memoria”. Un consiglio ai giovani? “Non aver paura di essere impopolari: è l’unico modo per restare vivi in un tempo che anestetizza tutto”. Nella stagione 2025/26 in scena con Brokeback Mountain, storia d’amore e libertà che sfida ogni stereotipo

mercoledì 3 Dicembre 2025

Gaza Biennale: l’arte palestinese canta con i Coristi per Caso

Una commovente sinestesia tra udito e vista: è il risultato dell’incontro degli attivisti musicali con gli artisti di “Gaza Biennale, Italy, Padova”. Un progetto mirato a fare uscire dalla gabbia della Striscia talenti creativi che esistono, resistono e chiedono di essere ascoltati. Se la Palestina non può avere un padiglione alla Biennale di Venezia, avrà allora una sorta di esposizione virtuale che enti e associazioni nel mondo possono ospitare

giovedì 25 Settembre 2025

“Su Gaza è in azione l’internazionale nera, con Trump, Orban, Afd, Meloni e Netanyahu”. Parla Tomaso Montanari

Il rettore dell’Università per stranieri di Siena sulle manifestazioni del 22 settembre, il riconoscimento dello Stato di Palestina, la Global Sumud Flotilla, l’omicidio Kirk e il clima d’odio: “Dal governo un ‘ufficio propaganda’ sempre in funzione. Le persone scendono in piazza perché hanno capito che cosa sta succedendo e ne hanno colto il peso morale sulle coscienze di ognuno di noi. Nella Striscia è genocidio e chi non fa nulla per prevenirlo si espone a essere condannato dalla Corte di giustizia dell’Onu, in Italia abbiamo perfino una legge che ne punisce l’apologia”

domenica 21 Settembre 2025

Strage nazifascista di Calvi dell’Umbria, parla il legale dei familiari di una delle vittime: “Ecco perché saranno risarciti”. Dopo 81 anni

Il Tribunale di Roma ha accolto la richiesta di indennizzo avanzata dagli eredi di uno dei sedici fucilati il 13 aprile 1944 nella piazza del paese dalla SS Polizei. Erano stati arrestati su delazione fascista e violentemente interrogati prima dell’esecuzione. Il più giovane aveva 16 anni. Il fascicolo dell’eccidio era tra i 695 nascosti nell’Armadio della Vergona. L’avvocato Emidio Gubbiotti, che ha tutelato i parenti di uno dei caduti, ci spiega il significato e le conseguenze del pronunciamento dei giudici. Il governo Draghi aveva costituto un fondo apposito, finanziato fino al 2026, che farà Meloni?

martedì 16 Settembre 2025

I nazifascisti, la Linea Gustav e la guerra visti con gli occhi di una bambina

Anita Cianci, classe 1933, ci racconta con grande commozione i giorni tragici vissuti alle pendici del massiccio abruzzese, nel piccolo borgo di Montenerodomo (Chieti), oggi tra le città decorate al Valor Militare per la Resistenza. “Mio padre mi teneva per mano quando saltò su una mina e morì, i soldati tedeschi ci impedirono per settimane di dargli sepoltura. Guidati dai fascisti entravano nelle case con pistole alla mano, cercavano maiali e galline, costrigevano gli uomini ad andare con loro per costruire le postazioni militari”. Anita ha poi sposato il partigiano Lorenzo D’Orazio della Brigata Maiella ed è stata per tanti anni maestra. Il suo messaggio ai giovani

martedì 4 Marzo 2025

Se educazione civica e storia sono pericolose. A scuola

Intervista a un prof preso a pugni da un gruppo di ragazzi che per strada lo avevano “interrogato” su Mussolini: «Sostenevano che il fascismo avesse fatto anche cose buone. Ho provato a spiegar loro che si trattava di un periodo tragico, e a quel punto mi hanno colpito e sono scappati. In classe vedo studenti fare saluti romani, senza nemmeno capire cosa fanno, si nutrono di slogan, spesso è una moda indotta da quello che hanno attorno»

sabato 8 Febbraio 2025

Andrea Bosca: “Lussu mi ha fatto scoprire la fragilità della democrazia. E quanto sia fondamentale scorgere i segnali di una deriva autoritaria”

Incontro con l’attore e regista che sta portando in scena in Italia e in Europa lo spettacolo teatrale “La Catena”, tratto dall’omonima opera dello scrittore antifascista, partigiano, deputato della Costituente. L’artista da anni porta in palcoscenico testi sulla Resistenza e dà vita a progetti internazionali con l’associazione no profit di cui è co-fondatore per dare un futuro migliore a bambini provati da guerra e povertà, perché “ogni bambino è il nostro bambino”

domenica 2 Febbraio 2025

Clara, non sei sola! Dalla parte della libertà e della Resistenza

“Testimoniare è la prima forma di ribellione alle ingiustizie, è la cosa più importante che ho imparato dai partigiani. Per cambiare il mondo bisogna esserci, diceva Tina Anselmi”. Le conseguenze di aver concesso cittadinanza a prassi e ideologie violente e discriminanti, il potere d’acquisto come pacifico strumento di lotta, la necessità di denunciare affinché intimidazione e prepotenza non si normalizzino. Tutto questo vive e ci racconta la libraia di Castelfranco Veneto nuovamente minacciata perché si rifiuta di vendere il libro di Vannacci

venerdì 15 Novembre 2024

Autonomia differenziata, per la Consulta l’Italia è una e indivisibile

La Corte Costituzionale ha accolto parte dei ricorsi di Campania, Puglia, Sardegna e Toscana, le Regioni che avevano impugnato la legge Calderoli in merito all’interpretazione dell’articolo 116 (terzo comma) della Costituzione. Il presidente nazionale Anpi, Gianfranco Pagliarulo: “Pur dichiarando la costituzionalità della legge, ne è stato scardinato completamente l’impianto richiamando il principio di unitarietà della Repubblica e il dovere di solidarietà”. Intervista a Stefano Fassina, autore di un libro molto critico sulla riforma. Che succederà ora?

venerdì 1 Novembre 2024

Solitudine, coraggio e oblio: le gloriose gesta dei Gap padovani

Intervista ad Alessando Naccarato, autore di “Storie di eroi dimenticati. I Gruppi di Azione Patriottica a Padova, Il prato, 2024. Il racconto di giovani votati alla causa comunista, dotati di grande forza d’animo e spirito di abnegazione, che portarono la guerriglia partigiana nelle città, rendendo insidioso il covo solitamente più sicuro di nazisti e fascisti. Nei venti mesi della Resistenza dovettero sacrificare relazioni familiari e d’amicizia alla clandestinità, uccidere a sangue freddo e subire indicibili torture, ma alla fine della guerra saranno criminalizzati. Padova fu una delle città (con Roma, Milano, Torino) in cui le loro azioni ebbero maggiore rilievo e importanza

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

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Leggi anche

domenica 7 Dicembre 2025

Passaggio al Bosco a Più Libri Più Liberi, i fatti e l’affondo alla democrazia

Definire “neofascista” la casa editrice creata internamente a Casaggì (a sua volta legata a FdI) è corretto, ma al contempo è troppo poco. Le istituzioni, culturali e politiche, hanno la responsabilità di riconoscere quando la tutela della libertà si trasforma in alibi per chi mira a minarla. Verificare la reale adesione ai principi democratici non è censura ma mettere in pratica la Costituzione

Un gigante dai piedi d’argilla. Il diritto internazionale di fronte ai conflitti armati e al genocidio

Le norme, i principi giuridici e gli organi che regolano le relazioni tra Stati sovrani con l’obiettivo di garantire pace e stabilità nella comunità mondiale mostrano oggi tutta la loro fragilità. Dalla Guerra Fredda ai conflitti contemporanei e lo sterminio del popolo di Palestina, le promesse tradite di un sistema che resta indispensabile ma troppo spesso è impotente. La legge del più forte e la guerra hanno ripreso il dominio, mentre proliferano ovunque i processi di riarmo e il presidente Usa con disprezzo bolla come inutili tutte le istituzioni sovrazionali e sanziona i magistrati della CPI che hanno osato emettere un mandato di cattura nei confronti di Netanyahu

Palestina, dalla tregua fragile alla costruzione della pace

I movimenti in Italia e nel mondo hanno scosso le coscienze e isolato Israele, ma ora è necessario uno scatto nuovo. Il ruolo fondamentale che l’Onu deve riprendere e assumere pienamente e quello finora assente della Ue, la richiesta di liberazione di Barghouti, la ricostruzione nella prospettiva dell’avvio della costituzione di uno Stato palestinese in uno scenario di due popoli in due Stati e le tentazioni dei potenti di “sedersi a tavola” per spartirsi il pranzo. Cosa possiamo fare come Anpi

Stato di Palestina, sì o no? Due popoli e due Stati, uno Stato unico oppure altro ancora?

Nonostante non si fermi il piano israeliano di spopolare Gaza, nonostante il genocidio, l’odio seminato a piene mani e la Cisgiordania a rischio di formale annessione da parte di Tel Aviv, può ancora esistere un futuro per i palestinesi perché i sentimenti delle persone, le speranze o la disperazione, si alimentano e si modificano sulla base della vita quotidiana: per un bimbo la scomparsa di un check point sulla via per la scuola è di per sé un pezzo importante di liberazione. Cosa possiamo fare come Anpi in questo preciso momento storico affinché inizi un processo negoziale che dia dignità e pace a quel martoriato popolo. Ecco alcuni spunti per una proposta strategica

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