Servizi

martedì 4 Novembre 2025

“La sinistra deve ritrovare un suo linguaggio popolare”. Parla Bhaskar Sunkara (Jacobin)

Il fondatore della rivista indipendente di oltreoceano (pubblicata anche in Italia) analizza l’ascesa del populismo radicale delle destre in tutto il mondo e la difficoltà dei partiti progressisti di rilanciare un rapporto con l’elettorato, perché incapaci di suscitare passione e senso di appartenenza. “Negli Stati Uniti, la working class ha continuato a spostarsi a sinistra, non a destra, ma i democratici dando per scontati i voti delle minoranze hanno perso gran parte della loro base. Bisogna puntare sui valori morali, perché il progressismo ormai spaventa le persone che vogliono davvero stabilità, sicurezza, dignità”. E mentre Trump porta avanti il suo progetto di disgregazione dell’Europa, negli Usa Giorgia Meloni è percepita come una leader moderata

domenica 2 Novembre 2025

Riforma della Giustizia e decreti Sicurezza: dalla democrazia costituzionale allo stato penale?

Il progetto di modifica della Costituzione ha preso il via negli anni Novanta. Oggi stiamo vivendo la tappa finale con la riforma della Giustizia, sbrigativamente definita come riforma per la separazione delle carriere. Il testo è stato approvato in Senato in quarta lettura, con un iter parlamentare senza alcuna possibilità di emendamenti, fatto che non ha precedenti nella storia delle riforme costituzionali. Ora la legge sarà al vaglio del referendum, previsto per la prossima primavera, che essendo una consultazione costituzionale non prevede quorum. Ecco i motivi per opporsi a questo stravolgimento degli assetti democratici

sabato 1 Novembre 2025

Il Ponte sospeso, Giorgia “la curiosa” e la Corte dei Conti

Nell’immediatezza del verdetto dei magistrati contabili che ha stoppato il progetto del ponte di Messina (coperture incerte, danni potenziali, previsioni di traffico inverosimili, impatti ambientali nebulosi), la presidente del Consiglio ha reagito duramente per poi adottare una linea più sfumata. Ma attenzione, è solo apparenza, l’obiettivo non cambia ed è lo svuotamento della democrazia. Perché l’idea è che chi ha il “popolo” dalla sua può fare il proprio comodo

giovedì 30 Ottobre 2025

Con l’ultimo testimone a Melissa, dove la polizia di Scelba fece strage di contadini

Ne uccise tre, colpendoli alle spalle. Era il 29 ottobre 1949. A settantasei anni dall’eccidio, una visita guidata promossa dall’Anpi di Polistena (RC) di concerto con i Comitati provinciali dei partigiani di Reggio Calabria e di Crotone ha reso omaggio alla memoria dei caduti. Con altri braccianti avevano occupato il fondo Fragalà, incolto, chiedevano solo “pane e lavoro”, confidando sul Decreto Gullo, il nome del ministro dell’Agricoltura nell’Italia post-bellica e già confinato dal regime, che riconosceva il diritto di coltivare le terre abbandonate

martedì 28 Ottobre 2025

Gn, il giro delle scuole e le manganellate della polizia (sugli studenti)

Di nuovo a Torino. Dopo i fatti del Primo Liceo Artistico, stavolta al Liceo Einstein di via Bologna, quartiere Barriera, la distribuzione di volantini dal titolo “Rifiuta la cultura maranza” promossa da Gioventù nazionale (il ramo giovanile di Fratelli d’Italia), sezione D’Annunzio, si è trasformata in scene di violenza. In manette davanti alla sua scuola uno studente minorenne. Insorgono realtà della società civile e l’Anpi provinciale: “Continuano le provocazioni dei giovani fascisti di Gn. Chiediamo al ministro dell’Interno Piantedosi di intervenire per tutelare il normale svolgimento delle lezioni”. Le lettere e gli appelli solidali con i ragazzi di genitori e docenti

martedì 28 Ottobre 2025

Quando l’Italia entrò nella Grande Guerra, dal “colpo di Stato” alla decimazione (per finire con la marcia su Roma)

L’ingresso dell’Italia nella Prima guerra mondiale avvenne contro la volontà popolare e senza il consenso del Parlamento, in maggioranza neutralista. I comandi militari imposero fucilazioni sommarie per reprimere “l’apparire di indisciplina individuale o collettiva nei reparti al fronte”. Fu l’inizio della crisi del sistema liberale, che aprì la strada al nazionalismo autoritario e, infine, al fascismo

lunedì 20 Ottobre 2025

L’Anpi continua a crescere. Nasce la sezione “Zelinda Resca” di Aversa

Una giornata di sole all’insegna della festa, della musica, e insieme un importante momento di confronto e riflessione sulla situazione del nostro Paese e dell’intero pianeta, attraversato da venti di guerra e da nostalgie fasciste sempre più arrembanti. Ricordando l’enorme sforzo che Anpi sta compiendo per dare forza alla mobilitazione per la pace in Palestina, e riaffermando il ruolo di un’associazione come la nostra, che prende sostanza nella difesa della memoria della lotta di Liberazione e nell’impegno per far applicare pienamente la Costituzione, nata dalla Resistenza. La nuova sezione intitolata a Zelinda “Lulù” Resca, staffetta partigiana sulle colline romagnole, nel dopoguerra processata e condannata alla detenzione nell’ospedale psichiatrico della città campana

sabato 18 Ottobre 2025

Sostenere la Palestina. “Stop al commercio con gli insediamenti illegali israeliani”

È il titolo della campagna lanciata da Amnesty International Italia, Cospe e Oxfam Italia, con il sostegno dell’Anpi nazionale e di decine di altre realtà dell’associazionismo italiano. Si chiede all’Unione europea, all’Italia e al Regno Unito di vietare gli scambi commerciali con gli insediamenti illegali israeliani in Cisgiordania. “Per porre fine all’occupazione illegale, consentendo la nascita di uno Stato palestinese, è decisivo che l’Italia e l’Unione europea interrompano ogni relazione commerciale”. Durante la conferenza stampa di avvio è stato presentato un report sulla drammatica situazione dei territori. Alla conferenza stampa è intervenuto anche Basel Adra, regista del documentario “No Other Land”, vincitore del premio Oscar

venerdì 17 Ottobre 2025

Blitz e spintoni di Gioventù Nazionale davanti a un liceo torinese, ma la scuola – prof, dirigenti, studenti – non ci sta

Ieri mattina davanti all’artistico Primo un volantinaggio dell’organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia ha provocato paura. Secondo la testimonianza di alcune ragazze, sembrerebbe che almeno una studentessa si sia dovuta far medicare in ospedale. Oggi i prof hanno manifestato insieme ai loro allievi per difendere la scuola. Un docente: “Sto vivendo in prima persona cose che finora avevo letto solo sui libri di storia”. Gli studenti: “Hanno filmato minorenni e li hanno sbattuti sui social, hanno spintonato. Ci siamo spaventati però non rispondiamo, né lo faremo, alla violenza con altra violenza, quelli sono metodi fascisti e noi ci riconosciamo nella Costituzione”

giovedì 16 Ottobre 2025

Madri d’Europa, una storia ancora da raccontare

Giornata di straordinaria partecipazione all’iniziativa “Le donne del Confino di Ventotene”. Insieme ad Anna Foa, Sara Spinelli, Mario Leone, docenti del territorio e Tamara Ferretti, memoria e resistenze di ieri e di oggi in occasione dell’intitolazione a Latina del coordinamento provinciale donne Anpi ad Ada Rossi, antifascista e partigiana, divulgatrice con Ursula Hirschmann del Manifesto considerato uno dei testi fondanti della Ue

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

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Un gigante dai piedi d’argilla. Il diritto internazionale di fronte ai conflitti armati e al genocidio

Le norme, i principi giuridici e gli organi che regolano le relazioni tra Stati sovrani con l’obiettivo di garantire pace e stabilità nella comunità mondiale mostrano oggi tutta la loro fragilità. Dalla Guerra Fredda ai conflitti contemporanei e lo sterminio del popolo di Palestina, le promesse tradite di un sistema che resta indispensabile ma troppo spesso è impotente. La legge del più forte e la guerra hanno ripreso il dominio, mentre proliferano ovunque i processi di riarmo e il presidente Usa con disprezzo bolla come inutili tutte le istituzioni sovrazionali e sanziona i magistrati della CPI che hanno osato emettere un mandato di cattura nei confronti di Netanyahu

Palestina, dalla tregua fragile alla costruzione della pace

I movimenti in Italia e nel mondo hanno scosso le coscienze e isolato Israele, ma ora è necessario uno scatto nuovo. Il ruolo fondamentale che l’Onu deve riprendere e assumere pienamente e quello finora assente della Ue, la richiesta di liberazione di Barghouti, la ricostruzione nella prospettiva dell’avvio della costituzione di uno Stato palestinese in uno scenario di due popoli in due Stati e le tentazioni dei potenti di “sedersi a tavola” per spartirsi il pranzo. Cosa possiamo fare come Anpi

Stato di Palestina, sì o no? Due popoli e due Stati, uno Stato unico oppure altro ancora?

Nonostante non si fermi il piano israeliano di spopolare Gaza, nonostante il genocidio, l’odio seminato a piene mani e la Cisgiordania a rischio di formale annessione da parte di Tel Aviv, può ancora esistere un futuro per i palestinesi perché i sentimenti delle persone, le speranze o la disperazione, si alimentano e si modificano sulla base della vita quotidiana: per un bimbo la scomparsa di un check point sulla via per la scuola è di per sé un pezzo importante di liberazione. Cosa possiamo fare come Anpi in questo preciso momento storico affinché inizi un processo negoziale che dia dignità e pace a quel martoriato popolo. Ecco alcuni spunti per una proposta strategica

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