Alla vigilia dello straordinario 25 aprile di quest’anno, che appassionatamente quanto ordinatamente ha visto riempirsi le piazze delle principali città italiane così come quelle di tantissimi paesi e di numerosissimi quartieri, abbiamo fatto il punto su un aspetto nevralgico tra quelli che caratterizzano il nostro vivere e il nostro operare. Il dipartimento di organizzazione dell’Anpi nazionale ha completato la sintesi dei dati del tesseramento del 2023 che gli sono pervenuti da tutte le nostre province e le risultanze raccolte mettono in evidenza un approdo significativo quanto eclatante.
L’Anpi registra 153.329 adesioni nel 2023 rispetto alle 141.360 registrate nel 2022. Un dato che segna un incremento di 11.960 iscritti con un incredibile contributo di nuove adesioni: ben 23.403 neotesserati, quasi un sesto del totale dei nostri associati.
Quest’ultimo approdo comporta riflessioni complesse e ci impegna altresì alla messa in campo di iniziative mirate sia alla definitiva fidelizzazione alla nostra associazione dei nuovi iscritti sia all’organizzazione di consistenti impegni formativi proposti a coloro che possono assumere ruoli di direzione ai diversi livelli dell’Anpi. L’aumento degli iscritti trascina con se anche un importante incremento delle nostre risorse. Come ben sappiamo l’autonomia politica e l’autonomia finanziaria sono due facce della stessa medaglia che rendono forte e indipendente l’organizzazione e la garantiscono nell’affrontare i difficili marosi che la nostra società sta attraversando.
I pericoli che l’Italia e l’Europa corrono con gli attacchi alla convivenza civile, con il dilagare dei razzismi, con i tentativi di riscrivere la storia rivalutando fascismo e nazismo, con gli stravolgimenti della nostra Costituzione, con l’alimentare continuamente insensate spinte belliciste richiedono invece la ricerca di approdi positivi. Anche per questo molti guadano sempre più con un crescente interesse a una forza quale è l’Anpi che dobbiamo rendere ancora più capace e più incisiva.
La quasi totalità delle province italiane hanno accresciuto i loro iscritti nel corso del 2023. Le pochissime province che registrano un dato in flessione lo debbono a problemi fisiologici minori chiaramente leggibili e legati a specifiche e individuate disfunzioni territoriali che tuttavia non assumono in nessun caso alcun carattere politico-culturale di rilievo.
Tra gli iscritti si registra la significativa presenza di 585 partigiani che hanno militato in prima persona nella Resistenza e che ne sono ancora i testimoni viventi; alcuni di loro sono tuttora impegnati alle nostre principali iniziative con un protagonismo importante che si esprime in forme e in modalità diverse.
Siamo da sempre una organizzazione tradizionalmente incentrata nel Centro-Nord del Paese, ma dopo la buona riuscita della recente Conferenza di Organizzazione delle Anpi del Mezzogiorno siamo sicuri che la mobilitazione che è stata attivata dai suoi partecipati lavori fornirà una rinnovata spinta nel cogliere le notevoli potenzialità presenti nel Sud dell’Italia.
Le donne iscritte all’Anpi sono oggi 62.391, pari al 40.7 per cento degli aderenti totali, ma esaminando attentamente le nuove iscrizioni si evidenzia che il loro incremento nel corso del 2023 ha raggiunto le 10.555 unità, che nei rendiconti finali rappresentano il 45,1 per cento delle nuove adesioni: una netta crescita rispetto a quanto già si era evidenziato nelle stagioni precedenti.
Qualche altro importante stimolo emerge leggendo attentamente la serie storica del nostro tesseramento. Nel 2005, l’anno che ha preceduto l’apertura delle iscrizioni all’Anpi anche ai giovani antifascisti, le adesioni all’Associazione die partigiani superavano di poco le 94.000 unità. Nel 2011, al Congresso tenutosi a Torino, si è registrato il sorpasso dei 120.000 iscritti. Un dato attorno al quale con oscillazioni non molto significative si sono mantenute le adesioni fino al 2020.
Dall’anno successivo, nonostante il peso della pandemia e delle difficili problematiche che la hanno accompagnata, la crescita delle iscrizioni è stata consistente e decisamente in controtendenza rispetta a quanto succede nella società italiana ai partiti, ai sindacati e a importanti movimenti organizzati, che si sono mostrati in sofferenza nel realizzare nuove adesioni nella disincantata società italiana, nella quale l’astensionismo elettorale rappresenta uno dei segnali più allarmanti dello stato di salute della nostra democrazia.
Il risultato del tesseramento del 2023, così come quello degli anni precedenti, è il frutto di un lavoro appassionato e corale dei nostri militanti e dei gruppi dirigenti che operano a tutti i livelli. Evidenzia in particolare l’impegno dei nostri collettori che operano nei territori con pazienza e tenacia e che sono ormai da tempo l’espressione di diverse generazioni impegnate in questo particolare contributo alla vita e alla autonomia dell’Anpi. Non finiremo mai di ringraziarli a sufficienza.
Meno brillante si è dimostrata invece la campagna tesa a devolvere il contributo del 5×1000 all’Anpi. Qui andrà posta una attenzione maggiore per realizzare un coinvolgimento più ampio di tante persone che siano nostri militanti o nostri simpatizzanti quando sono chiamati a compilare la loro dichiarazione dei redditi presso un Caaf.
La campagna di adesione all’Anpi per l’anno 2024 è partita già da alcuni mesi con un rinnovato vigore; è stata avviata in tutte le province con la promozione delle giornate del tesseramento. L’obbiettivo che è possibile raggiungere è quello di attuare un altro ulteriore balzo in avanti di una Associazione protesa a conservare e riproporre la memoria della Resistenza nella quale affonda le proprie radici la nostra Costituzione che dobbiamo saper difendere, operando perché sia applicata integralmente.
Carlo Ghezzi, vicepresidente nazionale vicario Anpi
Pubblicato lunedì 3 Giugno 2024
Stampato il 16/10/2024 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/cittadinanza-attiva/balzo-delle-tessere-anpi-153-329-nel-2023-e-la-crescita-continua/