Nuovo progetto Anpi rivolto alle ragazze e ai ragazzi dai 18 ai 28 anni. Dodici mesi per offrire loro un patrimonio di memoria e ricevere in cambio la freschezza delle nuove generazioni, che ci aiuta a non essere distaccati dal contesto attuale
Stiamo elaborando in questi giorni il quarto progetto per il Servizio civile universale, rivolto ai giovani dai 18 ai 28 anni e lo stiamo facendo con sempre maggiore entusiasmo perché il rapporto con queste ragazze e ragazzi è straordinario e cresce ogni giorno di più.
Diamo loro il nostro patrimonio di memoria e li facciamo entrare in quella dimensione che definiamo “memoria attiva”, per coniugare le ragioni dei giovani di allora – riassumibili nei capisaldi di “libertà, uguaglianza, giustizia, democrazia, solidarietà, pace” – e le ragioni dei giovani di oggi, all’interno e nel rispetto dei valori della Costituzione. Per contro noi beneficiamo di quella freschezza tipica della conoscenza giovanile che ci aiuta a non essere distaccati dal contesto attuale.
Scrivevano un mese fa su Patria Indipendente Giulia Moretti e Matteo Ziccardi, i due volontari che hanno svolto il servizio civile nella sede nazionale Anpi: “La libertà comincia dalle mani. Questo il titolo di uno dei racconti sulla Resistenza che ci siamo trovati tra le mani mentre scavavamo nelle carte dell’archivio dell’Anpi nazionale e abbiamo pensato che condensasse il senso della nostra esperienza qui. Il concreto e l’astratto hanno iniziato a mescolarsi sin dal primo giorno che siamo entrati in Anpi, il luogo per eccellenza dove il culto e l’esercizio della memoria sono il braccio della libertà che ha dato vita alla nostra Repubblica”.
Luciano Guerzoni, vicepresidente nazionale vicario Anpi, è scomparso nel 2017 (Imagoeconomica)
Penso che Luciano Guerzoni, il vicepresidente nazionale vicario Anpi scomparso nel 2017, ne sarebbe contento e soddisfatto: lui che ci ha spinto in questa direzione, alla ricerca del giusto rapporto con i giovani e soprattutto con il mondo delle associazioni che collaborano con i giovani, di cui Asc è una parte fondamentale.
Confermiamo una volta di più che gli obiettivi scritti nella Carta etica del Servizio civile universale sono gli stessi della nostra associazione: solidarietà, inclusione, coinvolgimento e partecipazione, promozione, a vantaggio di tutti, del patrimonio culturale e ambientale delle comunità, realizzazione di reti di cittadinanza mediante la partecipazione attiva delle persone alla vita della collettività e delle istituzioni.
Nel nostro documento congressuale c’è per la prima volta un piccolo ma significativo capitolo su questo argomento, dimostrazione di un legame che si è creato sul campo; si legge infatti: “si tratta per le giovani generazioni di un’opportunità di approccio all’attivismo antifascista e di incontro con le nostre istanze formative (…)” e riassume tutto il senso profondo della necessità di partecipazione.
Ringraziamo tutti i componenti degli Operatori locali dei progetti (Olp), chi, cioè, svolge le funzioni di tutor per i giovani con il compito di accompagnare e di supervisionare; ringraziamo anche quelle ragazze e quei ragazzi che, terminato il Servizio civile universale, restano nell’associazione, contribuendo a realizzare quell’anello di congiunzione tra le nuove generazioni e l’Anpi.
Lavorare sui materiali di archivio, costruire rapporti con le scuole, partecipare all’ideazione dei progetti sui temi della Costituzione e promuovere i temi dell’antifascismo e dell’antirazzismo è ciò che queste ragazze e questi ragazzi fanno quotidianamente.
Dicono sempre Giulia e Matteo nell’articolo già citato: “C’è, infatti, coerentemente col titolo del progetto La memoria che resiste, anche un aspetto concreto del nostro servizio qui. Reperire documenti in archivio, ordinarli e renderli fruibili in formato sia fisico sia digitale è fondamentale perché questo immenso patrimonio non venga perso e si renda consultabile da molti, trasformando la nostra esperienza personale in un’esperienza collettiva di consapevolezza storica e civile”.
Un altro passo è stato compiuto in un modo straordinariamente attivo dagli eredi dei partigiani, per la difesa dei valori democratici e la loro concreta riattualizzazione da parte delle nuove generazioni.
Claudio Maderloni, Segreteria nazionale Anpi
Pubblicato lunedì 17 Gennaio 2022
Stampato il 25/09/2023 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/cittadinanza-attiva/giovani-antifascisti-al-servizio-civile-della-resistenza/
Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
Paolo Cognetti, premio Strega 2017, scrive su “Patria” in occasione del lancio del tesseramento all’Anpi: “A noi, che apparteniamo alla generazione che dimentica, tocca il dovere di ricordare. Perciò teniamo altissima la guardia verso il fascismo che ricompare in forma di razzismo, disuguaglianza sociale, violenza sulle donne, oblio di ciò che è stato”
Gonfaloni, bandiere Anpi, striscioni Cgil e tanta gente, domenica 17 settembre, nella cittadina del Mugello per il 79° della Liberazione. Il presidente nazionale Anpi, Gianfranco Pagliarulo: “davanti ai pericoli di nuovi autoritarismi e nazionalismi, di nuovi fascismi che spirano ovunque, rilanciare un’idea condivisa di antifascismo, e avanzare la proposta della nuova società sognata dai partigiani e disegnata dalla Costituzione, figlia della Resistenza”. Poi dà il via al 78° della Coppa della Liberazione e consegna al vincitore il trofeo simbolo di sportività leale e di solidarietà
A colloquio con Mario Bonifacio, partigiano di 95 anni. Un ricordo lucidissimo dei momenti più drammatici seguiti all’armistizio e dei lunghi mesi della Resistenza affidato a un giovane che vuol capire. Un ragionamento che fa luce anche sul presente, sul ritorno della guerra e sulla necessità di costruire una pace vera attraverso il disarmo
Il racconto del colpo di Stato dell’11 settembre 1973 nelle parole della secondogenita del presidente cileno pronunciate a Cuba, in Plaza de la Revolución, davanti a una folla sterminata e al “líder máximo” Fidel Castro. Il giorno del golpe la giovane, incinta di otto mesi, volle essere comunque accanto al padre. Le ultime ore di un uomo che continuò a combattere con le armi in pugno fino alla morte
Nelle settimane successive, in una “nazione allo sbando”, mentre già gli “unni meccanizzati” colpivano con stragi e rappresaglie civili e militari sbandati, non pochi dei quali meridionali, da una coraggiosa disobbedienza di massa nacque la Resistenza. Al Sud come al Nord, le energie migliori decisero di riappropriarsi del loro destino, di battersi per la rinascita del Paese contro gli invasori nazisti e i loro complici fascisti
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