Dal 27 al 30 marzo 2025, la Fondazione Rosa Luxemburg ha ospitato a Berlino la conferenza internazionale “Good Night, Far Right — Antifascist Strategies” (Buonanotte, estrema destra), riunendo attivisti, ricercatori e organizzazioni da tutto il mondo per affrontare l’ascesa globale dell’estrema destra.
Durante i giorni dei lavori, la conferenza ha proposto un fitto programma di workshop, con tavole rotonde e plenarie, articolato attorno a quattro aree tematiche: strategia e organizzazione, cultura e comunicazione, memorie e storia, giustizia e resistenza. L’approccio è stato fortemente pratico e orientato all’azione, con contributi di attivisti provenienti da America Latina, Europa, Medio Oriente e Stati Uniti che hanno condiviso esperienze di lotta quotidiana contro razzismo, sessismo, omolesbotransfobia e autoritarismo. In un clima di collaborazione orizzontale, si è discusso di come contrastare la crescente normalizzazione della destra estrema nei media, nelle istituzioni e nello spazio pubblico.
Particolare attenzione è stata data alle sfide della comunicazione antifascista nell’era digitale, all’organizzazione sindacale nei territori ostili e al ruolo della memoria storica nella costruzione di alleanze intergenerazionali. I partecipanti hanno esplorato metodi di resistenza creativa, come la contro-narrazione artistica e le pratiche di solidarietà mutualistica, riconoscendo la necessità di costruire infrastrutture permanenti e reti internazionali di supporto. La conferenza si è chiusa con l’impegno condiviso a rafforzare il fronte antifascista globale, non solo come reazione all’estrema destra, ma come proposta politica radicale e inclusiva per il futuro.

Patria Indipendente ha tenuto un laboratorio il sabato pomeriggio. Giovanni Baldini, il principale autore della serie di articoli della Galassia Nera e membro della redazione di Patria, ha raccontato la quasi decennale esperienza nel tracciare modelli rappresentativi delle attività e delle strategie organizzative dell’estrema destra sui social network.
Si è trattato di un incontro molto tecnico, in cui i partecipanti hanno acquisito le capacità di elaborazione dati, di interpretazione dei risultati e di uso di software specifici.

Condividendo il workshop con Tommaso Chiti di Antifascist Europe e, in fase preparatoria, con Giorgia Bulli dell’Università di Firenze, le abbondanti e intense tre ore hanno consegnato nelle mani delle persone che hanno sperimentato insieme a noi uno strumento e un quadro interpretativo agnostico, che è possibile usare in vari contesti. Con grande piacere abbiamo infatti ricevuto nei giorni successivi le prime mappe su reti Telegram dedite al razzismo in Germania o sull’estrema destra inglese che durante il laboratorio erano state abbozzate da alcuni dei partecipanti.
Del resto la natura fattiva di tutta la conferenza berlinese e il suo titolo venato di ottimismo – una vera sfida ai tempi che corrono – erano in sintonia con il nostro approccio.
L’incontro conclusivo “What Is to Be Done – And How? Contesting Authoritarianism From Below” (Cosa fare e come? Contrastare l’autoritarismo dal basso) ha messo in luce un contesto globale segnato dall’avanzata dell’autoritarismo di destra, con attacchi sempre più violenti ai diritti democratici e sociali. La sinistra, intanto, attraversa una grave crisi di rappresentanza e fatica a fornire risposte efficaci a questa ondata reazionaria. La destra radicale sfrutta la dimensione emotiva e culturale nella propria comunicazione politica, alimentando paure e risentimenti diffusi.
Esempi concreti di questa tendenza si riscontrano in contesti come la Germania, l’Argentina e gli Stati Uniti: in Germania l’ascesa di Alternative für Deutschland (AfD) cavalca il malcontento popolare; in Argentina la retorica estremista di leader come Javier Milei trova terreno fertile nel malcontento diffuso; e negli Stati Uniti l’onda lunga del trumpismo continua a influenzare la scena politica. In questo scenario, la mobilitazione sociale e le alleanze trasversali emergono come strumenti cruciali per contrastare l’autoritarismo.
Se però c’è una lezione da trattenere dai quattro giorni che abbiamo condiviso con così tante persone in Germania, non può che essere la necessità di costruire una nuova narrazione politica fondata sulla speranza, sull’inclusione e sulla giustizia sociale. Senza la quale la notte arriverà davvero.
Pubblicato giovedì 17 Aprile 2025
Stampato il 25/04/2025 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/cittadinanza-attiva/good-night-far-right-quattro-giorni-a-berlino-per-una-nuova-strategia-antifascista/