Morena Terraschi (Anpi provinciale Roma, a destra nella foto) regala a Bilquis Roshan la shopper della Primavera delle Antifasciste del Coordinamento Donne Anpi Provinciale Roma

Il  Coordinamento Donne Anpi provinciale Roma “Tina Costa” ha incontrato presso la Casa della Memoria e della Storia Bilquis Roshan, ex parlamentare afghana oggi rifugiata politica in Germania, e una delegazione del Coordinamento Italiano Sostegno Donne Afghane (Cisda). L’incontro fa seguito alla lettera di collaborazione che il Coordinamento Nazionale Donne Anpi e il Cisda hanno siglato alla fine di febbraio per sancire la collaborazione tra le due associazioni con l’intento di rendere visibile l’attualità della resistenza delle donne afghane, attraverso la promozione di eventi in collaborazione con Cisda. L’iniziativa romana, tenuta il 5 marzo scorso, rientrava tra gli impegni per le celebrazioni della Giornata Internazionale della Donna.

L’attività sociale e politica in Afghanistan

Talebani a Farah

Attivista per i diritti umani e in modo particolare per i diritti delle donne, Bilquis Roshan viene prima eletta nel Consiglio Provinciale di Farah, ed è stata successivamente una delle pochissime donne parlamentari in Afghanistan, eletta come indipendente nel 2009 alla Mishrano Jirga, la Camera Alta del Parlamento (Senato), e nel 2018 alla Wolesi Jirga (Camera Bassa del Parlamento) per la provincia di Farah, sempre come indipendente.

Durante la sua attività parlamentare, Bilquis Roshan non ha mai smesso di denunciare i crimini e la corruzione dei signori della guerra, molti dei quali facenti parte dello stesso Parlamento afghano. Allo stesso modo, ha sempre criticato le politiche che Usa e Nato avevano perseguito in Afghanistan, ritenendo gli Stati Occidentali responsabili della tragedia che il suo Paese stava e sta ancora vivendo.

L’Accordo di Doha e il ritorno dei Talebani

Un momento dell’accordo di Doha, 2020

Con il ritorno al potere dei talebani e la ritirata delle truppe Nato e Usa in seguito all’accordo di Doha del 2020 fra la fazione afghana dei talebani e il governo Usa di Donald Trump, che prevedeva di porre fine al conflitto armato in Afghanistan del 2001, disponendo il totale ritiro delle forze armate statunitensi dal Paese entro il 31 agosto del 2021, Bilquis Roshan è costretta a fuggire dal Paese poiché sulla lista nera dei talebani e dell’Isis, che lei ha sempre denunciato come essere in realtà una cosa sola.

Nell’incontro del 5 marzo, l’ex parlamentare afghana ha esordito ricordando quanto le sia costato abbandonare il proprio Paese e, a riprova del fatto che non avesse mai avuto in mente di farlo, ha ricordato più volte che non aveva neanche un passaporto, e che l’unico motivo per cui si era convinta a partire fosse stato per proteggere non la propria incolumità, ma quella delle persone che dal 2021 la nascondevano ai fondamentalisti talebani, e del suo team che rischiava di essere ucciso per arrivare a lei.

Non è stato facile, ci ha detto Bilquis, accettare di dover andare in uno dei Paesi che lei ritiene responsabile della tragedia afghana, insieme a tutti quelli che hanno prima invaso il suo Paese e poi lo hanno abbandonato di nuovo nelle mani di quei talebani che avevano detto di voler combattere. “Sono in molti a doversi vergognare per la distruzione dell’Afghanistan“, disse Bilquis a luglio 2023 in un’intervista ad Altreconomia. Quasi le stesse parole ha usato per descrivere la situazione attuale in Afghanistan, fatta di terrore e di silenzio per le migliaia di donne che sono ripiombate nell’incubo del fondamentalismo talebano, in quello che l’Onu definisce un vero e proprio apartheid di genere. Donne che però, ci ha raccontato Bilquis, non si sono arrese e che continuano in totale clandestinità a organizzare attività di supporto alle donne, di istruzione e di lavoro.

Meena Keshwar Kamal, fondatrice di Rawa

Bilquis Roshan ci ha ricordato che queste attività non sono nate dopo il 2021, ma esistono in Afghanistan da decenni, perché le donne in Afghanistan sono da sempre oggetto di segregazione e di persecuzione, e ha ricordato quelle che per questo hanno dato la vita. Come Meena Keshwar Kamal, che nel 1977 fondò Rawa (Revolutionary Association of the Women of Afghanistan), per aiutare le donne dell’Afghanistan nella lotta per l’emancipazione e i diritti civili e per sostenere la resistenza in seguito all’occupazione dell’Unione Sovietica. Meena venne assassinata nel 1987 da agenti del Khad, il braccio afghano del Kgb.  Donne resistenti e combattenti per la libertà, ha detto, come le donne che hanno combattuto nella Resistenza italiana, che aveva appena avuto modo di vedere nella mostra “Donne R-Esistenti a Roma”, ospitata proprio alla Casa della Memoria e della Storia, e alla cui lotta ha detto di volersi ispirare.

Bilquis Roshan in visita alla mostra Donne R-Esistenti a Roma

La Rete di Coalizione euro-afghana

A questo incontro del 5 marzo, ne ha fatto seguito un altro online l’11 marzo con il Coordinamento Nazionale Donne Anpi, organizzato dalla Rete di Coalizione euro-afghana, creata dal Cisda in risposta all’appello delle forze laiche e democratiche afghane – Rawa e Hambastagi (Solidarity Party of Afghanistan) – di sostenere l’autodeterminazione del popolo afghano poiché la democrazia non può essergli imposta dall’esterno, e creare una grande rete di sostegno alla loro resistenza in Europa. La Rete di Coalizione si propone quindi di creare una alleanza tra queste e le Associazioni e le Reti Europee che, pur agendo in ambiti specifici, possono individuare terreni comuni di azione per promuovere una reale democrazia sia in Afghanistan, sia in Italia e in Europa.

Una voce per le donne afghane

Flash mob per le donne afghane davanti al Parlamento italiano (Imagoeconomica, Carlo Lannutti)

In questo incontro Bilquis Roshan ha ribadito il suo proposito incrollabile di continuare la battaglia per la libertà del popolo afghano, e la sua richiesta di creare tutte le opportunità possibili per dare voce al suo popolo e alle sue sofferenze, ma anche di continuare quel supporto economico indispensabile alle organizzazioni e associazioni che in Afghanistan continuano nonostante tutto a sostenere le donne, perché il primo passo, ha ricordato, è sempre il lavoro sociale. Ha sottolineato l’importanza dell’istruzione e della possibilità per le donne di usufruire di borse di studio per i pochi ambiti (ostetricia, infermieristica farmacia) in cui è loro ancora permesso di lavorare, e di come accedere a queste borse di studio eviti loro di finire nelle scuole religiose, le madrasse.

Nel parlare della sua attività parlamentare, ha di nuovo affermato che il governo cosiddetto democratico favorito da Usa e Nato nei vent’anni di occupazione fosse in realtà nulla più che un governo fantoccio dedito all’arricchimento personale, e che l’attuale governo non abbia un reale sostegno in Afghanistan, ma solo all’estero. Ha proposto di trovare il modo di documentare la storia dell’Afghanistan perché nessuno lo fa a parte Rawa, ha detto, e perché le persone devono sapere, sia in Occidente che in Afghanistan, perché un popolo senza voce e senza memoria è un popolo senza presente né futuro.

Bilquis Roshan con la delegazione Cisda e la delegazione del Coordinamento Donne Anpi provinciale Roma “Tina Costa”

“Dobbiamo essere pronti, sia all’interno che all’esterno” ha detto Bilquis Roshan “Non sappiamo quando le forze democratiche avranno l’opportunità di rovesciare questo regime, ma dobbiamo essere sempre organizzati, non dobbiamo perdere la speranza e continuare a lottare anche se è difficile”.

Giovanna Pesci, Coordinamento Donne Anpi provinciale Roma “Tina Costa”

Per approfondire:
Breve biografia di Belquis Roshan
Cronologia della storia dell’Afghanistan fino agli anni delle guerre di indipendenza
Dossier Afghanistan: area di controinformazione messa a disposizione dal CISDA alla Coalizione euro-afghana per la democrazia e la laicitàe di singoli esperti
RAWA: Revolutionary Association of the Women of Afghanistan (Associazione Rivoluzionaria delle Donne Afghane): http://www.rawa.org/index.php
HAMBASTAGI: Solidarity Party of Afghanistan (Partito Afghano della Solidarietà): http://www.hambastagi.org/new/en/
CISDA: Coordinamento Italiano Sostegno Donne Afghane