
Un fine settimana impegnativo, importante, di prospettiva, a significare come “essere Anpi” di questi tempi e un ottimo inizio di celebrazione dell’80° della Liberazione.
Un primo appuntamento è stato promosso sabato 12 aprile nella sala del Castello di Fondi con Anna Foa, storica e scrittrice, ospite dell’Anpi provinciale Latina, della sezione Anpi di Fondi e delle associazioni un Ponte per e Obiettivo Comune.

Una iniziativa di molte presenze, e un dibattito molto partecipato per discutere del ruolo di Israele nella drammatica realtà di quel che resta del popolo Palestinese, ancora una volta oppresso, martoriato fino a che i crimini di guerra da parte di Netanyahu…non sono stati più “un forse”.

Anna Foa dice di quel che sta accadendo: “ora posso chiamarlo anche io genocidio”. Chi legge il suo libro “Il suicidio di Israele” ne ha una lezione di storia, e quando lei, durante il dialogo con gli intervenuti, dice di essere pessimista per il futuro ma non bisogna stancarsi di lottare contro la guerra, sa far capire perché un sano futuro per i due popoli potrà esserci solo se si riesce a sostituire Netanyahu come pure sostituire Hamas.
Un secondo incontro a Terracina, domenica 13 aprile, con Anpi nazionale, Anpi provinciale, sezione di Terracina aveva per titolo “𝐿𝐴 𝑅-𝐸𝑆𝐼𝑆𝑇𝐸𝑁𝑍𝐴 𝐶𝐻𝐸 𝑈𝑁𝐼𝑆𝐶𝐸”. Un dialogo partecipato su quanto la Resistenza sia attuale e abbia bisogno di essere riscoperta e raccontata nella città.

La pioggia ci ha costretto a cercare all’ultimo minuto un posto al chiuso, ma l’iniziativa avremmo voluto svolgerla all’aperto, all’interno della “Pineta Parco Falcone Borsellino”. Luogo che la sezione cittadina aveva formalmente chiesto di titolare alle “Partigiane e Partigiani” di Terracina. Dopo tre anni di mancate risposte e di quasi promesse verbali, cenni e non cenni, con una delibera di Giunta viene intitolata “Parco Falcone Borsellino”.
Ne abbiamo pubblicamente plaudito, concordi e rispettosi della memoria di due uomini di legge, custodi esemplari del dettato costituzionale, di cui le partigiane e i partigiani furono fautori lottando per la libertà e la democrazia.

Storia che continuiamo a raccontare come esercizio di memoria, perché si approfondiscano gli avvenimenti, come e dove sono nati, come hanno pervaso città, contrade, cultura e persone. Attraverso i nomi e le loro storie, riusciamo a vivere la storia di quel momento particolare, la Seconda guerra mondiale, il nazifascismo, le leggi razziali, i deportati in campi di concentramento, la necessaria Resistenza e lotta di Liberazione.
L’uso della toponomastica va oltre il semplice simbolo, a noi piace pensarla come uno strumento di conoscenza, componente altrettanto primaria di uso della storia.

Con il contributo di Vittorio Berti, presidente della sezione Anpi di polizia di Roma “Maurizio Giglio”, e Amalia Perfetti, presidente della sezione Anpi di Colleferro, abbiamo messo in risalto la partecipazione alla Resistenza degli uomini dei vari corpi delle Forze Armate, e delle tante donne, menzionando in particolare le storie locali.
Con l’intervento puntuale di Vincenzo Calò, componente della segreteria nazionale Anpi è stato riconfermato l’impegno dell’Anpi di Terracina, sensibilmente attenta, a portare ancora avanti il percorso che da nomi e simboli può restituire alla città conoscenza e valore al sacrificio delle sue partigiane e partigiani.
Ripeteremo la richiesta primaria individuando e suggerendo altri luoghi della città.
Messaggio chiaro alla presenza dei rappresentati di opposizione dell’Amministrazione Comunale, la grande assente della mattinata.
Teresa Pampena, presidente Anpi provinciale Latina
Pubblicato mercoledì 30 Aprile 2025
Stampato il 30/04/2025 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/cittadinanza-attiva/latina-dalla-resistenza-alla-palestina-il-ricordo-di-quei-giorni-sempre-uniti-ci-terra/