Un anno dopo l’inizio della guerra in Ucraina, il 24, 25 e 26 febbraio Anpi con Europe for Peace scenderà in oltre 200 piazze, in tutta Italia e in Europa. All’insegna di un impegno mai interrotto, un’ulteriore risposta a quanti dicevano che mandando armi il conflitto sarebbe “finito presto”. Una rassegna (parziale) delle iniziative nei territori con le locandine dell’associazione dei partigiani
Presidi, fiaccolate, passeggiate, flash mob, veglie, marce, cortei. A un anno di distanza dall’inizio della guerra in Ucraina l’impegno per la pace di Anpi torna in piazza, in Italia e in Europa. Con la piattaforma Europe for Peace di cui fa parte anche l’associazione dei partigiani si ribadirà la richiesta di un cessate il fuoco, l’apertura di negoziati e lo stop all’escalation militare.
(Imagoeconomica)
La pace si pratica e pretendere il disarmo nucleare non è utopia, bensì semplicemente un atto di buon senso per evitare la cancellazione della vita sul pianeta. Torneranno a rivendicare pace associazioni, sindacati, municipalità e mondo ecclesiale insieme nella rete tessuta, non va dimenticato, giorno dopo giorno in centinaia di iniziative, dal marzo dello scorso anno fino all’imponentissima, storica per la portata, manifestazione di novembre.
Nella tre giorni si darà voce a un popolo che non vuol conoscere confini tracciati da fili spinati, muri, mari divenuti fossati e tombe, e si ri-conosce nella solidarietà alle vittime di ogni guerra, vuol far tornare a parlare la diplomazia e chiede che le risorse economiche di vertiginose dimensioni destinate alla guerra siano invece impiegate nella ricostruzione. Per ri-“costruire su macerie” un futuro diverso per tutti.
Il presidente nazionale Anpi, Gianfranco Pagliarulo, sarà a Milano il pomeriggio e la sera di venerdì 24, partecipando prima a un presidio in piazza Santo Stefano e poi alla veglia.
Una iniziativa preceduta da una riflessione-incontro online, trasmesso in diretta sulla pagina facebook dell’Anpi nazionale, del presidente Pagliarulo con Rosy Bindy, Vannino Chiti, Paolo Ciani, moderata da Giovanna Casadio. Anche sezioni e comitati provinciali in Italia e le sezioni Anpi hanno promosso confronti e seminari, e daranno vita a fiaccolate, come a Roma sabato 25, a presidi, cortei e passeggiate.
Dalla diretta della pagina Fb di Anpi nazionale del 23 febbraio 2023
Pubblichiamo la lettera aperta di un gruppo di giovani neoiscritti all’Associazione bolognese dei partigiani. Raccontano la loro voglia di riappropriarsi della politica. Quella buona. Per affermare i diritti e i valori universali sanciti nella Carta fondamentale italiana. “Non solo la Memoria, ma un’attiva partecipazione”
In gran parte rimossi nella coscienza nazionale i 48 luoghi d’internamento in Italia. I casi di Ferramonti e Campagna. Una narrazione riduttiva e monca per coprire le responsabilità del fascismo
Dietro i lager una realtà nazista complessa, stratificata, composta da una pluralità di elementi. La “concorrenza cooperativa” delle diverse parti del nazismo. Impostazione ideologica, fattori materiali, costrutti culturali e processi politici che portarono al genocidio degli ebrei. Lo stato di eccezione permanente
Parri la definì la “prima nostra battaglia in campo aperto”, combattuta e vinta da antifascisti, civili, militari, ex prigionieri di guerra alleati fuggiti dai campi di concentramento. Per l’anniversario, intere scolaresche sono salite su quei luogi, tra faggi e querce secolari. Interventi delle istituzioni locali e tante associazioni. A rappresentare l’Anpi nazionale, Tamara Ferretti della segreteria nazionale. E in classe per tutta la settimana, in collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale, lezioni di storia della Resistenza
La guerra sembra senza sbocchi. Mentre continua il conflitto sul campo, a livello internazionale quasi nessun Paese (fatta eccezione per la Cina e il Vaticano) sembra intenzionato a lavorare almeno per un cessate il fuoco. Intanto l’Europa si riserva di utilizzare parte dei fondi del Pnrr per finanziare la produzione di nuove armi. La posizione del Governo italiano e delle opposizioni. Come non va il mondo, secondo un ragazzo di 19 anni
Subito dopo il colpo di Stato in Cile, in un’Italia stretta nella morsa di un neofascismo strisciante, trame eversive, servizi segreti deviati e attentati terroristici, il segretario del Partito comunista ri-proponeva una strategia politica per evitare la saldatura tra forze «dal centro all’estrema destra». E il 28 settembre 1973 su “Rinascita” pubblicava “Riflessioni sull’Italia dopo i fatti del Cile”, inaugurando un faticoso dialogo a distanza tra i due maggiori partiti democratici in Parlamento, la Dc e il Pci. Ma dovrà fare i conti con una realtà internazionale che sia in Occidente sia all’Est scoraggerà il suo progetto
Lo storico gruppo musicale popolare presenta una nuova edizione della sua raccolta di canti e musiche dell’antifascismo e della Resistenza. Sono 18 brani, alcuni molto famosi e altri meno conosciuti, ma comunque impressi nella memoria: da Bella Ciao a 8 settembre, da Mamma mi dole a Fischia il vento. Appuntamento venerdì 29 settembre al Teatro Astra di Vicenza
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