Essere antenne vigili della democrazia in modo da diventare anticorpi contro ogni tentativo di ritorno a un passato che non dimentichiamo. Monitorare con attenzione la galassia delle formazioni neofasciste, note e meno note, che operano sul territorio. Informare l’opinione pubblica su ciò che accade, senza omissioni. Essere presenti nelle scuole e nelle università per un radicamento della cultura antifascista e per la strenua difesa e l’applicazione della Costituzione italiana, nata dalla Resistenza dei nostri partigiani e dalla Liberazione dal nazifascismo.

Foto di gruppo dell’Osservatorio regionale pugliese sui neofascismi

Sono questi, in sintesi, gli obiettivi prioritari del programma, presentato ufficialmente questa mattina nella sala Giunta della Regione Puglia a Bari (ma la presentazione sarà itinerante in tutti i capoluoghi di provincia nelle prossime settimane) dall’Osservatorio regionale pugliese sui neofascismi costituito presso la Presidenza della Regione. Presenti Antonella Morga, coordinatrice dell’Osservatorio, e il vice capo di Gabinetto della Regione Puglia, Domenico De Santis. Gli altri componenti dell’organismo, Luciano Canfora, Laura Marchetti, Ferdinando Pappalardo (vicepresidente nazionale Anpi), Davide Giove, Maria Rosaria Manieri, Francesca Recchia Luciani, Roberto Savino, Vittorio Ventura, Stefano Mariano, Pasquale Martino, Stefania Verna, Maria Teresa Santacroce, Tea Sisto, Marcello Barletta e Tommaso Bruno, erano collegati da remoto.

La coordinatrice dell’Osservatorio, Antonella Morga

“Presentiamo il nostro programma all’indomani della ricorrenza del Giorno della Memoria e non è un giorno scelto a caso”, ha detto Antonella Morga. “L’antifascismo deve essere un impegno quotidiano di ognuno e l’Osservatorio sarà lo strumento perché ciò avvenga. I fatti di Perugia e l’aggressione antisemita di un bambino a Livorno, ci spingono ancora di più a essere attenti e vigili su ciò che accade per poter dare risposte decise e immediate”. Restano questi, del resto, gli obiettivi assegnati all’Osservatorio dal protocollo d’intesa sottoscritto dal Coordinamento regionale antifascista (composto da Anpi, Arci, Cgil, Libera, Unione degli studenti, Rete della Conoscenza, Link) con il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, nel maggio 2019. L’Osservatorio, il primo e l’unico al momento in Italia, si era insediato in presenza il 13 ottobre scorso nominando, appunto, coordinatrice Antonella Morga che sarà coadiuvata da un esecutivo formato da Martino, Sisto e Ventura.

A sinistra, il vice capo di Gabinetto della Regione Puglia, Domenico De Santis e la coordinatrice Morga durante l’incontro di presentazione

Iniziare a lavorare in queste direzioni è quanto mai urgente in Puglia. L’assalto vergognoso e violento alla Cgil di Roma del 9 ottobre scorso durante la manifestazione no vax ha visto protagonisti cinque esponenti pugliesi di Forza Nuova in trasferta. I neofascisti, dicono dall’Osservatorio. “dimostrano di avere scelto la violenza come strumento di lotta sociale e politica, e di rispondere a una strategia di dimensioni transnazionali”. E quindi: “Tali fenomeni stanno prendendo piede in maniera preoccupante e non possono essere ignorati, in quanto danno luogo a gravi violazioni dell’ordine democratico e allargano oggettivamente il terreno di manovra e il bacino d’influenza del neofascismo. In proposito, sarà importante anche osservare con occhi attenti i messaggi veicolati attraverso i social, che si rivelano efficaci strumenti di condizionamento e di condizionamento e di manipolazione dell’opinione pubblica”.

È in corso il processo agli esponenti di CasaPound che aggredirono il 21 settembre del 2018 a Bari gli antifascisti dopo una pacifica manifestazione. Si sono costituite parte civile l’Amministrazione comunale di Bari, l’Anpi e, nella prima udienza, la Regione Puglia. Per non parlare della recente inchiesta della magistratura su un’organizzazione antisemita e violenta, l’Ufi (Unione forze identitarie), collegata a gruppi terroristici internazionali e che ha reclutato, attraverso il web, giovanissimi pugliesi.

“Occorre dar conto delle connivenze e delle contiguità fra individui ideologicamente riferibili alla galassia nera ed esponenti locali di forze politiche rappresentate in Parlamento, o di raggruppamenti di altra natura”, si legge nel programma. “Sono infatti sempre più frequenti i casi di neofascisti eletti nelle assemblee degli enti locali da liste di ispirazione sovranista, oppure da liste civiche; queste ultime costituiscono spesso il travestimento mimetico adottato dall’estrema destra per acquistare legittimazione e visibilità, e per infiltrare le istituzioni”. E ancora: “Una particolare attenzione va poi riservata alle associazioni studentesche di matrice neofascista operanti nel sistema della formazione, che in molte realtà riescono persino a eleggere loro rappresentanti negli organi collegiali della scuola e negli organi di governo dell’università, e che si rivelano particolarmente insidiose allorché dissimulano la loro ispirazione ideologica e i loro riferimenti culturali al fine di raccogliere più facilmente il consenso e l’adesione dei giovani”.

In merito al progetto di diffusione e di radicamento della cultura dell’antifascismo soprattutto tra i giovani, “occorre innanzitutto che l’Osservatorio si impegni a promuovere una presa di coscienza di massa della realtà dei vecchi e dei nuovi fascismi, avendo cura di coniugare il discorso sul fascismo storico con quello sul fascismo eterno (secondo la felice definizione di Umberto Eco). In termini più espliciti, la migliore conoscenza storica del fascismo, delle sue origini, della sua organizzazione, dei suoi obiettivi politici, va accompagnata con l’analisi critica dell’ideologia fascista e dei suoi tratti distintivi (nazionalismo, antisemitismo, razzismo, xenofobia, odio per il diverso, omofobia, machismo, culto della forza fisica, esaltazione della gerarchia, apologia della guerra e retorica della bella morte)”.

Presidio del Coordinamento antifascista davanti al tribunale penale di Bari a ottobre 2020 (Imagoeconomica)

In contemporanea l’Osservatorio definirà programmi di attività che offrano a studenti e docenti l’opportunità di migliorare la conoscenza della Costituzione repubblicana, esplicitando il legame organico fra i suoi principi cardinali e l’esperienza della Resistenza e della lotta di Liberazione ma anche, e più in generale, approfondendo la comprensione del contesto in cui questi eventi si collocano. Già avviati i contatti per la stipula di una convenzione di durata pluriennale fra l’Osservatorio, l’Ufficio scolastico regionale e le autorità accademiche per la realizzazione da un lato di attività didattiche curriculari ed extracurriculari per gli studenti, e dall’altro di corsi di aggiornamento per i docenti. “Si suggerisce di articolare lo studio del fascismo e dell’antifascismo in percorsi tematici, con la raccomandazione di affrontarli in un’ottica multidisciplinare e di fornirne, per quanto possibile, una specificazione regionale, dando per esempio la giusta visibilità alle antifasciste e agli antifascisti pugliesi che militarono nella Resistenza e che parteciparono ai lavori dell’Assemblea costituente”, spiegano dall’Osservatorio.

(Imagoeconomica)

Ecco alcuni dei percorsi suggeriti: la Grande Guerra e le origini del fascismo; la costruzione dello Stato totalitario in Italia; il fascismo italiano e i fascismi europei; l’ideologia del fascismo; le culture politiche dell’antifascismo; la Resistenza e la lotta di Liberazione, in Italia e in Europa; le democrazie del dopoguerra e la defascistizzazione; il revisionismo storiografico e la riabilitazione del fascismo; il fenomeno neofascista. In conclusione, in Puglia è stato così avviato un progetto pilota attraverso un organismo, l’Osservatorio regionale sui neofascismi, appunto: un esempio che altre Regioni sono pronte a seguire e che non mira a sostituirsi all’antifascismo militante, ma che fornirà, con lo studio, l’attenzione, l’informazione, gli interventi nelle scuole e nelle università, strumenti indispensabili per una lotta efficace contro ogni rischio di deriva neofascista e a sostegno della Costituzione e della democrazia.