Viviamo tempi non facili, nei quali ci è toccato addirittura di sentire il ministro dell’Istruzione vantare il potere educativo dell’umiliazione, con buona pace della Costituzione e dei criteri pedagogici correnti. Un motivo in più per continuare a lavorare nelle scuole e aiutare i giovani ad acquisire strumenti per crescere come cittadini consapevoli e difensori della cultura dei diritti fondamentali.

Avevamo intercettato il lavoro di Francesca Parmigiani sulla Costituzione spiegata ai bambini l’anno scorso, grazie al contatto nell’ambito del festival “Buon compleanno Faber” che da 11 anni si tiene a Monserrato, nella città metropolitana di Cagliari, ma i molti impegni di allora ci avevano indotto al rinvio. Quest’anno, con lo stesso Festival e con il Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti, con cui da molti anni prosegue una proficua collaborazione, siamo tornati alla carica.

È bastato presentare la proposta in poche scuole perché siano fioccate le richieste, tanto da dover organizzare un gioco di incastri per garantire la partecipazione a tutte le 18 classi che hanno aderito all’iniziativa: merito certo della qualità della proposta di Francesca, ma anche testimonianza dell’interesse per la materia, innanzitutto da parte degli insegnanti che sono stati coinvolti. Hanno aderito tre Istituti comprensivi della città metropolitana, il “Maria Lai” di Quartu, l’“Ermanno Cortis” di Quartucciu e il “Cristoforo Colombo” di Cagliari. Nel Comune di Burcei i rapporti dell’Anpi con la scuola sono meno facili, ma la giovane e dinamica sezione “Isidoro Frigau” non si è scoraggiata e ha chiesto l’adesione dell’Amministrazione, in particolare della biblioteca comunale, e ha poi coinvolto le mamme dei bambini in età scolare. L’incontro su Costituzione e Resistenza si è così tenuto nella Casa Museo comunale alla presenza di un folto numero di bambini e anche di mamme.

Dal 2012 ho seguito i nostri progetti nelle scuole, soprattutto alle superiori ma anche in uno degli istituti coinvolti quest’anno, e devo dire che in questa occasione la riuscita è andata oltre le aspettative: i bambini, di età fra i 9 e gli 11 anni (più una sola classe di 8 anni) non solo hanno mostrato molta attenzione, ma hanno partecipato con domande pertinenti e acute, mostrando una preparazione per la quale siamo grati alle loro insegnanti, e un interesse a chiarire e approfondire.

Cito un esempio per tutti: parlando di diritto all’uguaglianza ed entrando nel merito della disparità uomo/donna in ambito lavorativo, un bambino ha posto la domanda se chi decide di cambiare sesso dal femminile al maschile vede per questo riconosciuto un miglioramento retributivo. Prima che lo facesse Francesca, la risposta è arrivata da un compagno di scuola: “In quel caso è anche peggio, perché c’è omofobia”. Insomma, i bambini ci hanno regalato la loro capacità, che spesso sottovalutiamo, di osservare il mondo che li circonda e di analizzare il problema della diversità come in quest’esempio o dell’intreccio tra diritti e doveri in un animale sociale come è l’uomo.

I bambini osservano, vogliono capire, e se usiamo un linguaggio adatto e sappiamo catturare la loro attenzione, partecipano e fanno un percorso di cittadinanza che, ci hanno mostrato con evidenza, è giusto e importante sia attuato anche alla loro età e non solo nell’adolescenza o nell’età adulta. Il lavoro di Francesca Parmigiani ha il grande pregio d’aver utilizzato alcune decisive parole chiave sulle quali il ragionamento si dipana con la partecipazione dei bambini per arrivare a esprimere i concetti fondamentali della nostra Carta costituzionale con una semplicità che sa mantenere vivo il suo spirito e il suo senso e a raccontare con “leggerezza” calviniana la guerra di Liberazione che ne costituì la premessa. Quella chiarezza espositiva, frutto anche della straordinaria tensione morale di quella stagione politica, riconosciuta alla nostra Costituzione tanto da averle fatto meritare a distanza di decenni, nel 2006, il prestigioso Premio Strega, la ritroviamo mutatis mutandis in questi preziosi libriccini.

E, che sia stato merito della preparazione agli incontri fatta dagli insegnanti nelle classi o frutto di lavoro precedente, fatto sta che gli alunni coinvolti sono entrati subito in sintonia con l’autrice e hanno interloquito con lei in modo appropriato ed efficace. Per le nostre sezioni Anpi è stata la conferma di quanto sia importante che i principi fondamentali della nostra convivenza civile siano presentati e discussi anche nella fascia d’età dell’infanzia, cui finora abbiamo dedicato minore impegno rispetto a quella dei 16-19 anni. Una richiesta in questo senso ci è pervenuta anche dalle scuole coinvolte che, a partire da dirigenti e insegnanti, ringraziamo per l’opportunità offerta. E ringraziamo anche il CIDI di Cagliari per aver voluto realizzare questi interventi assieme a noi e Francesca Parmigiani per aver saputo coniugare così bene, nei testi e negli interventi, sapere e semplicità.

Antonello Murgia, coordinatore regionale Anpi Sardegna