La presidente dell’Anpi provinciale di Latina, Teresa Pampena, durante l’intevento di apertura

Il 6 luglio a Latina, nella sala riunioni della Cgil, si è costituita la sezione Anpi raccogliendo adesioni tra i dipendenti dell’organizzazione sindacale. La nascita di una sezione Anpi-Cgil è una splendida notizia, soprattutto in area pontina, una zona dove le agromafie speculano sul lavoro di donne e uomini spesso stranieri (terreno di lotta e materia di studio del sociologo Marco Omizzolo) e dove clan camorristici operano, ancora indisturbati, nei settori edilizi e dei rifiuti. E l’importanza dell’iniziativa è stata sottolineata dalla presenza del dirigente nazionale Anpi, Vincenzo Calò.

La prima festa provinciale dell’Anpi di Latina

Non solo: ci inorgoglisce anche l’apertura della sezione Anpi a Lenola dello scorso 9 luglio, preannunciata da Pierluigi De Filippis di Fiom durante la prima Festa provinciale dell’Anpi Latina tenutasi a maggio. E sempre a Lenola, paese di nascita e residenza dell’indimenticabile Pietro Ingrao, la sezione Anpi è stata intitolata al sindaco-partigiano Angelo De Filippis, papà del funzionario Fiom Pierluigi e figura leggendaria. Fu combattente antifascista e memoria storica degli orrori nazifascisti, tornò salvo per puro caso dalla prigionia in un campo di internamento in Germania.

Nella foto, al centro, con il fazzoletto dell’Anpi, il neoeletto presidente De Filippis, a sinistra Vincenzo Calò, dirigente nazionale Anpi, responsabile area Centro e Sud

Pierluigi De Filippis, che a fine assemblea è stato eletto presidente di sezione, racconta la figura del padre partigiano Angelo, nome di battaglia “Lucio”, persona buona e onesta che tutti hanno amato. Nell’intervento il neopresidente ha sottolineato con forza tutte le personalità facenti parte della famiglia De Filippis e, tra gli altri, don Gioacchino Rei, Medaglia d’Oro al Merito Civile, che con il suo coraggio salvò circa mille persone durante un rastrellamento tedesco al Quadraro, il quartiere romano conosciuto anche come il “nido di vespe”.

Il tesseramento

Pierluigi De Filippis ha reso un racconto dettagliato e appassionato del padre partigiano, entrando nel vivo di aneddoti familiari e di impegno politico-sociale, senza omettere i particolari, agghiaccianti, della prigionia e gli episodi della lotta partigiana in cui è sempre venuta fuori la bontà d’animo e l’amore per gli altri di “Lucio”.

Questa è indubbiamente un’ottima annata per la nostra Associazione. Cresce nei militanti Anpi, su tutto il territorio della provincia (la ex Littoria mussoliniana), la certezza di avere a disposizione informazioni sempre più complete e avvalorate da studi e ricerche d’archivio approfondite sulla storia dell’intero territorio, lontana dal refrain del “fascismo ha fatto anche cose buone”; e insieme sentiamo più concreta ed evidente la fiducia riposta dai cittadini in una associazione che vuole rappresentare valori non negoziabili e decisivi di democrazia e di giustizia.

In tanti all’iniziativa

Principi antifascisti che accomunano Anpi e Cgil, insieme in diverse occasioni in questo territorio. Ad esempio il 9 settembre del 2018 a Borgo Hermada, nei pressi di Terracina, quando l’Anpi provinciale di Latina sfilò insieme alla Flai-Cgil (il sindacato di categoria agroindustriale) di Roma e del Lazio, alla comunità indiana del Lazio, alla cooperativa “In Migrazione” di Marco Omizzolo e alla Segreteria nazionale Cgil con Susanna Camusso sul palco per chiedere il rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo. Nel cuore dei territori presidiati dalle agromafie. Lì dove ogni giorno uomini e donne subiscono ricatti e violenze di ogni tipo. La manifestazione, una pagina straordinaria di lotta, aveva per titolo: “Quanta strada nei miei sandali”, una citazione di Paolo Conte che ben si adattava tanto alla fatica sportiva del campione Bartali, quanto ai percorsi di vita sofferti dei braccianti sfruttati, non di rado migranti.

Alcuni pannelli della mostra “Mai indifferenti” allestita nel 2019 ad Aprilia (latinaoggi.eu)

Il 12 Aprile 2019, a Lenola, Fiom-Cgil, Anpi, cittadini e istituzioni locali ricordarono insieme il “sindaco-partigiano” Angelo De Filippis con una grande manifestazione di affetto e di riconoscenza in un tripudio di bandiere Anpi e Fiom-Cgil per le strade del paesino e poi, per i discorsi ufficiali, al cinema teatro Lilla. Una giornata fantastica di partecipazione popolare, densa di memoria storica condivisa. Impossibile da dimenticare. E sempre nelle stesse settimane, anche la sezione di Aprilia decise di chiedere in prestito alla Cgil-Anpi “Adele Bei” di Roma la mostra “Mai indifferenti”, composta da 40 pannelli sulle leggi italiane per la difesa della razza. Il materiale fu concesso immediatamente e l’iniziativa, supportata anche dal patrocinio del Comune, ebbe molto successo. Per tutta la giornata del 25 aprile la mostra fu visibile in piazza Roma a disposizione dei cittadini. Mai come quell’anno il corteo dell’Anpi, a cui parteciparono esponenti provinciali della Cgil, fu impressionante per numero di adesioni e significato.

Il tesseramento a Lenola

Dunque è evidente quanto, nel nostro territorio, si siano intensificate sempre di più negli anni le collaborazioni a livello locale e provinciale tra Anpi, Cgil e le sue interne articolazioni di categoria. È, del resto, un processo di reciproca attestazione di convergenza su tematiche costituzionali che risponde in maniera convinta all’appello nazionale “Uniamoci per salvare l’Italia” del 16 gennaio 2021 rivolto ad associazioni, partiti, organizzazioni sindacali e fatto proprio dall’intero Congresso nazionale dei partigiani del marzo scorso a Riccione. Nella fase di pericolosa regressione sociale e democratica che stiamo vivendo, Cgil e Anpi sanno di dover unire le forze, intrecciando e intersecando i loro percorsi in maniera ancora più forte e articolata. Senza escludere associazioni, movimenti e altre organizzazioni che conoscono la forza della responsabilità e dello stare insieme. È fondamentale che, proprio adesso, si costituiscano nuove sezioni Anpi e che nascano proprio nelle Camere del Lavoro, avamposti storici e prestigiosi di democrazia, legalità, antifascismo e antirazzismo.

Un momento dell’assemblea di Latina

Il 27 giugno scorso è stato firmato a Roma un protocollo d’intesa fra Anpi e Fiom, “un patto resistente”, finalizzato “a promuovere la conoscenza e la difesa della Costituzione italiana, a riaffermare il valore della Resistenza partigiana e il ‘ripudio’ incondizionato di tutte le guerre e di ogni forma di fascismo e discriminazione”. Del resto, una organizzazione sindacale che ha nella propria storia uomini come Giuseppe Di Vittorio e Luciano Lama, l’uno e l’altro partigiani (il primo anche Padre costituente), e che non dimentica perciò l’immenso sacrificio che uomini e donne della Resistenza hanno dovuto affrontare per costruire libertà e uguaglianza di diritti in una Repubblica fondata sul lavoro, non può non essere in sintonia con la sensibilità dell’Anpi che guarda alla Costituzione come orizzonte di valori irrinunciabili e come guida sicura per regole praticabili e realizzabili.

Teresa Pampena, presidente provinciale Anpi Latina