Lotteremo. Democraticamente, come ci impone la meravigliosa memoria della Resistenza e dei nostri partigiani,  con fermezza e determinazione nell’anno venturo ribadiremo l’impegno antifascista che strinsero nel 1943 uomini e donne, ragazzi e ragazze, soldati, civili, militari, e persino suore. E meravigliosamente nell’80° dell’inizio della lotta dal ricordo troveremo la forza, anche perché nel 2023 ricorre un altro importante anniversario: il 75° dell’entrata in vigore della Costituzione. Una Carta bellissima che riassume in ogni articolo gli ideali e la visione del mondo di chi era salito in montagna, aveva combattuto in città o dato rifugio e assistenza. Un intero popolo che allora disse mai più fascismi, mai più razzismi, mai più guerra. E pose il lavoro ad architrave della Repubblica Italiana.

La Costituzione dunque rappresenta una vittoria e va applicata pienamente, come ancora non è accaduto e perciò oggi se ne pagano le conseguenze. Non applicarla pienamente è scendere agli inferi, accettare compromessi con chi esaltava la morte e non la vita e la dignità. In nome della Costituzione nata dalla Resistenza risponderemo colpo su colpo a chi con il presidenzialismo o semipresidenzialismo che dir si voglia, l’autonomia differenziata, l’annunciata volontà di mettere le mani sul sistema giudiziario, la stretta contro le ong che operano per evitare le stragi di migranti in mare, il depennamento nei fatti della questione ambientale, e le sempre più ricorrenti celebrazioni nostalgiche del ventennio da parte di uomini di Stato approdati per la prima volta al governo, calpesterebbe la migliore pagina di storia del Paese. Non possiamo permetterlo. Tradiremmo gli anziani partigiani ancora con noi, chi non c’è più e le nostre radici, cioè noi stessi e il futuro; uccideremmo una seconda volta chi perse la vita in quei lunghissimi mesi per affermare libertà, democrazia, solidarietà.

Il 2023 ci riserva un cantiere di attività che richiederanno energie e a volte sacrifici. Sta a noi decidere se restare alla finestra o imbracciare il testimone consegnatoci dai nostri partigiani. In realtà, sappiamo tutti già cosa sceglieremo, come abbiamo sempre fatto ogni giorno. Conosciamo la generosità di chi opera nell’Anpi, cioè delle donne e uomini e giovani che ne sono la testa, le gambe e il cuore, dimostrandolo quotidianamente nei territori dal Nord al Sud con centinaia di iniziative. E lo faremo con “pazienza, rigore, e specialmente realismo, muovendoci passo dopo passo nella direzione giusta”, come ci detto il presidente nazionale, Gianfranco Pagliarulo.

“Patria” continuerà a raccontare un’Italia e l’Europa immaginata a Ventotene e un mondo che c’è, fatto di persone meravigliose, impegnate in prima fila. La politica democratica è di sinistra, e se latita o non dà la migliore prova di sé, noi dell’Anpi continueremo a lavorare per l’unità antifascista, per costruire una rete di realtà della società civile, associazioni, partiti, sindacati, ed essere pronti di nuovo a vincere.

La storia, che è scienza, attesta la sconfitta di quanti provarono a far strage del concetto stesso di umanità. La memoria è facoltà, cioè possibilità di fare. Per questo è sempre attiva, non va confusa con la rimembranza, e ha un formidabile motore: il sentimento di gratitudine verso chi ha saputo costruire un futuro migliore, in altre parole ha scelto ciò che sarebbe stato e per ottenerlo non si è risparmiato, e ci ha trasmesso quell’esperienza di lotta. E quando in occasione delle ricorrenze scandite dal calendario civile partigiano andremo a celebrare i nostri Caduti, donne e uomini di ogni estrazione sociale e credo democratico, davanti ai cippi dove è nato il sogno a cui ha dato forma e sostanza la Costituzione, la meravigliosa memoria della scelta si rinnoverà, ritroverà intatta la forza di combattere, e vincerà.

Ecco, nell’80° della nascita della Resistenza, anticipata dagli scioperi delle fabbriche del nord e nel 75° della Costituzione risuoneranno le parole di coraggio che molti di noi hanno ascoltato dalla voce dei nostri amatissimi partigiani: “Schiena diritta, sguardo verso il sole e le stelle, con dignità e speranza, e conquisterete, come tanti anni fa i nostri combattenti per la libertà, un futuro democratico e antifascista”.

Ce la faremo anche questa volta. W la Resistenza, W la Costituzione, W l’Anpi! Auguri a tutte e tutti noi!!!