Il segretario di Sinistra italiana: “Indecente caccia al pacifista, a chiunque si ponga un problema di alternativa, a chi si oppone all’escalation delle armi”
Tra gli ospiti del secondo giorno dei lavori del XVII Congresso, il parlamentare, segretario di sinistra italiana, Nicola Fratoianni: “Io ho votato contro l’invio di armi in Ucraina – ha detto il deputato ai delegati dell’associazione dei partigiani – ma non credo che chi ha fatto una scelta diversa sia un pericoloso guerrafondaio. Rivendico però la mia scelta perché la parola armata produce mostri: in questi giorni abbiamo assistito a una indecente caccia al pacifista e una caccia all’Anpi, a chiunque si ponga un problema di alternativa, a chi si oppone al terreno dell’escalation. Se cercate gli amici di Putin, non venite all’Anpi. Non li troverete tra i pacifisti, nelle piazze della pace. Li troverete, e piuttosto numerosi, nella parte più a destra del governo di questo Paese e nelle organizzazioni neofasciste come CasaPound e Forza Nuova che il Parlamento aveva chiesto di sciogliere ma sono ancora lì”. Fratoianni ha aggiunto: “Pensare di impegnare il nostro Paese in una inconcepibile corsa al rialzo delle spese militari, 13 mld in più, dovrebbe riflettere su come immaginiamo le scelte del futuro. Il tema su cui si costruisce un mondo più sicuro è quello multipolare e calando gli armamenti”.
Pubblicato venerdì 25 Marzo 2022
Stampato il 05/12/2023 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/patria-indipendente-anpi/fratoianni-se-cercate-gli-amici-di-putin-non-venite-allanpi/
Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
Modena. Oltre 150 delegati in rappresentanza dei 4.500 iscritti di tutta la provincia, eletti nei 35 congressi di sezione. Rappresentanti delle Istituzioni e altri prestigiosi ospiti al XVII dell’Anpi provinciale
Al 17° congresso nazionale, tra Gen Z e Gen Y con la curiosità dell’inviata e la voglia di incontro e confronto dell’iscritta, per “ri-scoprire di non essere soli”
Accade nella città Medaglia d’Oro della Resistenza, che pagò con 1.863 morti e oltre 2.250 deportati il contributo alla lotta, e dove, unico caso europeo, gli occupanti tedeschi si arresero ai partigiani. L’Anpi provinciale: “gesto esecrabile, offende la memoria delle migliaia di vittime della violenza nazifascista”. Ma la Giunta: “Un equivoco”, e si scusa. A Ravenna, intanto, per l’anniversario della Liberazione, si è impedito all’associazione di deporre una corona durante la cerimonia. Il presidente nazionale, Gianfranco Pagliarulo, sui due episodi: “Denuncio con allarme i tanti segnali di svolta autoritaria in corso nel Paese e rivolgo un appello alle forze democratiche e ai cittadini perché si faccia rete di contrasto e concreta opposizione a questo traumatico degrado civile e morale”
Henry Kissinger, ex segretario di Stato degli Usa, è morto all’età di cento anni. Fu fautore del dialogo con la Cina e del ritiro dal Vietnam, ultimamente anche sostenitore di un accordo tra Russia e Ucraina. Difficile però dimenticare che con le amministrazioni Nixon e Ford rappresentò il paradigma di una concezione della politica in cui la lotta al comunismo giustificava ogni tipo di intervento, compreso l’appoggio al Cile di Pinochet e alle dittature militari in Argentina e Brasile
Dedicato a studenti e associazioni giovanili della Regione, che potranno scegliere di realizzare un elaborato tra prose, poesie, grafici, disegni, pitture, corti cinematografici, spot, canzoni. C’è tempo fino al 24 febbraio 2024. L’iniziativa è promossa da Cgil Campania, Anpi, Libera, Istituto Campano per la Storia della Resistenza, Arci, Legambiente, la rivista Infinitimondi e il Centro di Promozione Culturale Insieme. La premiazione il 25 aprile. Nell’articolo il bando
Nella prima volta da regista. “C’è ancora domani” parla di storia e del nostro presente. Il filo conduttore è la battaglia contro il patriarcato, la violenza sulle donne e per l’emancipazione. E prova a indicare una strada: “Che partecipazione certo è libertà. Ma è pure resistenza”
Calvino ha scritto: “l’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui”. Si chiama Gaza, credo. È il luogo del dolore
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