Gustave Doré. Illustrazione Divina Commedia, Inferno, Cap XXVIII: Bertran de Born (da http://www.latelanera.com/divina-commedia-inferno/images/inferno-XXVIII-Bertran-de-Born.jpg)

Altaforte, quando si dice il destino

Altaforte è stato il castello di Bertran de Born, posto da Dante nella bolgia dei seminatori di discordia. Nobile e poeta noto per i componimenti che esaltano la guerra e la battaglia, è stato poi cantato da Ezra Pound nella “Sestina Altaforte”.

Altaforte è da questa estate il nome della nuova casa editrice di CasaPound: “Altaforte: la casa editrice sovranista”.

Altaforte fu assediata e presa da Riccardo Cuor di Leone per sgominare i loschi traffici politici di de Born, l’innamorato della guerra che adesso vaga all’inferno tenendo in mano la propria testa spiccata dal corpo, fino alla fine dei tempi. Quando si dice il destino…

Lealtà-Azione, la solidarietà e il tifo 
(e un tentato omicidio)

L’associazione solidaristica CooXazione, una delle varie coperture dei neonazisti di Lealtà-Azione, sarà alla Festa Giallorossa organizzata dagli Ultras Lodi. Ma già a luglio era stata presente alla Festa della Curva Nord, fuori dallo stadio di San Siro, a Milano. Solo qualche giorno prima un membro di Lealtà-Azione, ultras dell’Inter e dell’Hockey Milano, era stato arrestato per aver tentato di uccidere un ragazzo fuori da una discoteca, fortunatamente sopravvissuto a ben 11 generose coltellate.

Terrore e delirio a Firenze

L’11 agosto di ogni anno si ricorda l’insurrezione di Firenze. In quei giorni del 1944 Pavolini organizza i cecchini, per terrorizzare la città e rallentare l’avanzata degli alleati armando alla bell’e meglio anche i ragazzini, dandogli generose scorte di contanti, sigarette e deliranti promesse. Poi, ai primi scontri con i partigiani, fugge rapido verso il nord.

Casaggì, che condivide la sede con Fratelli d’Italia, ogni anno in quella data (ma anche per il 25 aprile) sale al cimitero dove è situato il Sacrario dei caduti della RSI, con l’intento di “non dimenticare il sacrificio di chi donò la propria vita per riscattare l’onore della Patria e tenere fede al proprio giuramento di soldato.”

Dei cecchini uccisi dai partigiani, che per “riscattare l’onore della Patria” spararono senza indugi sui civili in coda per l’acqua, possiamo avere la speranza che se fossero sopravvissuti forse in seguito avrebbero capito. Nessuna speranza per Casaggì, che di quel terrore fa la propria bandiera.

Pegizei e caccia allo straniero

A seguito dell’assassinio di un cubano-tedesco da parte di in iracheno nella città di Chemnitz in Germania, Pegida – organizzazione di estrema destra e anti-islamica – ha organizzato una manifestazione contro l’immigrazione che è rapidamente degenerata in violenze e caccia allo straniero per le strade della città.

La polizia locale, inizialmente contestata per aver sottovalutato la manifestazione e per non essere stata in grado di contenerla, è stata accusata di aver passato informazioni agli organizzatori.

Nella società civile, che ha replicato con un grande concerto antirazzista con oltre 50.000 spettatori, la parola Pegizei, l’unione di “Pegida” e “polizei”, risuona sempre più spesso.