Le istituzioni cittadine e del Paese con l’associazione dei partigiani al Parco 17 aprile 1944, nel quartiere romano, in occasione del 77° del rastrellamento nazista. L’impegno dell’Amministrazione cittadina per il restauro, finanziato dall’Anpi nazionale, del monumento in memoria. Centinaia di cittadini, tanti giovani, e Bella Ciao
In una giornata di primavera, si è svolta la commemorazione del 77° anniversario del rastrellamento del Quadraro, il più feroce subito da Roma dopo quello del Ghetto nell’ottobre del 1943. La manifestazione è stata organizzata dalla locale sezione Anpi “Nido di vespe” e dall’associazione “Enrico Berlinguer” e si è tenuta nel cuore del quartiere, all’aperto e nel rispetto delle norme anticovid. Diverse centinaia di persone hanno preso parte all’incontro pubblico, aperto dalle riflessioni degli organizzatori: Paola Oliva, dell’Anpi “Nido di vespe”, e Claudio De Feo, dell’associazione intitolata al leader politico.
La prima ha ripercorso le vicende del rastrellamento, sottolineando la necessità di tenere alta la guardia perché “quanto accaduto potrebbe ripresentarsi, perché in molte parti del mondo il dramma della sopraffazione e della deportazione si ripete e ripropone analoghe sofferenze”. Ha quindi ricordato il grande contributo dato dalle donne del Quadraro e, più in generale, dalle donne alla Resistenza e alla difesa della democrazia. Ha poi ricordato il contesto che portò al rastrellamento, rimarcando l’impegno delle istituzioni in collaborazione con l’Anpi nazionale che ha di fatto finanziato il progetto affinché il monumento che ricorda quel drammatico evento venga restaurato
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, alla commemorazione del rastrellamento del Quadraro. A sinistra dello scatto Vincenzo Calò, componente della Segreteria nazionale Anpi
Molto apprezzata è stata la partecipazione del ministro della Salute, Roberto Speranza. Nel suo breve saluto, ha ringraziato l’Anpi per il suo impegno sulla memoria e a difesa della Costituzione. Ha inoltre ricordato quanto i diritti siano fondativi della nostra società e, tra essi, quello alla salute, che deve essere garantito a ogni cittadino senza distinzioni di ceto, livello di istruzione o etnia.
È su questa linea di connessione tra gli ideali e i valori della Resistenza e le lotte per l’uguaglianza e la giustizia sociale che si sono soffermati gli interventi che si sono succeduti.
Tra le tante cose dette, scegliamo due immagini emblematiche di un filo conduttore comune. “La Resistenza non è l’ancora a cui ci aggrappiamo, ma la bussola che ci indica il cammino anche oggi.
Se, durante l’occupazione nazista, si diceva che mezza Roma nasconde l’altra metà, oggi, durante questa pandemia devastante, possiamo dire che, anche qui al Quadraro, la solidarietà è stata forte e che… mezzo quartiere ha aiutato l’altra metà che non ce la faceva”. E ancora, a rimarcare l’importanza di un forte spirito solidale: “Non è vero che, in questa pandemia, stiamo tutti sulla stessa barca. Siamo tutti dentro la stessa tempesta, solo che alcuni l’attraversano sullo yacht e altri su una zattera. La nostra lotta, che viene dalla lotta partigiana, è quella, invece, di mettere tutti nelle medesime condizioni e quindi di stare dalla parte di chi oggi non ce la fa”.
Uno scatto dalla cerimonia tenutasi la mattina del 17 aprile alla presenza dei rappresentati capitolini, della Regione Lazio e dell’Anpi
È proprio dalla connessione tra gli ideali e i valori della Liberazione e la lotta per l’uguaglianza e i diritti sociali deriva il grande insegnamento della Resistenza popolare e la sua eredità morale. In questo modo, si sottolinea l’attualità storica e politica del rastrellamento nazista del Quadraro, quartiere popolare e operaio, colpito con ferocia perché considerato un “nido di vespe”: un nome, questo, che la locale sezione Anpi ha voluto fare proprio per rappresentare la continuità di quella lotta.
Vincenzo Calò, componente della Segreteria nazionale Anpi
Nell’intervento conclusivo, Vincenzo Calò, della segreteria nazionale dell’Anpi, ha ripreso i vari spunti per ricondurli dentro la cornice dell’impegno quotidiano dell’associazione dei partigiani per la democrazia e contro ogni discriminazione. Calò ha ribadito con grande energia: “Ricordiamo che i nazisti non hanno fatto tutto da soli, erano aiutati dai fascisti. Ricordiamo che i rastrellati del Quadraro per oltre due mesi furono rinchiusi nel campo di concentramento di Fossoli, in Emilia Romagna, quindi sotto la responsabilità dei fascisti italiani. Noi non siamo due parti, gli antifascisti e i fascisti: noi siamo la parte, quella della democrazia, e loro sono la negazione della democrazia. Non esiste, quindi, un fascismo buono: esiste il fascismo, alleato e servo del nazismo e, ancora oggi, fautore del razzismo, della discriminazione e della sopraffazione. Noi ci siamo e ci saremo sempre ogni volta che c’è da combattere una discriminazione, ogni volta che c’è da difendere uno straniero che viene emarginato o che un ragazzo o una ragazza omosessuali vengono colpiti o dileggiati”.
Una bella giornata insomma nella periferia romana, con un vento dolce di primavera e di libertà.
Uno scatto dalla manifestazione della mattina, presenziata dalla sindaca Virginia Raggi insieme ad alcuni assessori capitolini e dal presidente del Comitato Anpi provinciale di Roma, Fabrizio De Sanctis, e componente della Segreteria dell’associazione dei partigiani
Al mattino ricordiamo la cerimonia ufficiale, con la deposizione di fiori al monumento evocativo del rastrellamento, alla presenza della sindaca Raggi, dei rappresentanti del Municipio e del presidente del Comitato provinciale Anpi di Roma, Fabrizio De Sanctis. Insieme in un gesto altamente simbolico per rimarcare l’impegno assunto dall’amministrazione comunale, grazie al finanziamento dell’Anpi nazionale, nella riqualificazione di un simbolo della Resistenza e del prezzo pagato dalla popolazione per conquistare la libertà.
Sezione Anpi “Nido di vespe” – Quadraro/Cinecittà
Pubblicato martedì 20 Aprile 2021
Stampato il 01/10/2023 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/primo-piano/grazie-anpi-il-ministro-speranza-alle-celebrazioni-del-rastrellamento-del-quadraro/
Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
La Repubblica italiana, come l’Illuminismo, è un progetto, o meglio un insieme di progetti. Proclamata per dotare donne e uomini di questo Paese di strumenti che consentano loro di restare liberi, anzi, di diventarlo ancor di più, è nata da una lotta, quella partigiana; perché non si riduca a un involucro morto deve riconoscersi come lotta in ogni momento
Il 10 giugno 2010 la prima riunione e il primo comunicato del ricostituito Comitato provinciale. Il bilancio delle attività. Gli auguri della presidente nazionale Carla Nespolo e del vicepresidente nazionale Gianfranco Pagliarulo
Parri la definì la “prima nostra battaglia in campo aperto”, combattuta e vinta da antifascisti, civili, militari, ex prigionieri di guerra alleati fuggiti dai campi di concentramento. Per l’anniversario, intere scolaresche sono salite su quei luogi, tra faggi e querce secolari. Interventi delle istituzioni locali e tante associazioni. A rappresentare l’Anpi nazionale, Tamara Ferretti della segreteria nazionale. E in classe per tutta la settimana, in collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale, lezioni di storia della Resistenza
La guerra sembra senza sbocchi. Mentre continua il conflitto sul campo, a livello internazionale quasi nessun Paese (fatta eccezione per la Cina e il Vaticano) sembra intenzionato a lavorare almeno per un cessate il fuoco. Intanto l’Europa si riserva di utilizzare parte dei fondi del Pnrr per finanziare la produzione di nuove armi. La posizione del Governo italiano e delle opposizioni. Come non va il mondo, secondo un ragazzo di 19 anni
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Lo storico gruppo musicale popolare presenta una nuova edizione della sua raccolta di canti e musiche dell’antifascismo e della Resistenza. Sono 18 brani, alcuni molto famosi e altri meno conosciuti, ma comunque impressi nella memoria: da Bella Ciao a 8 settembre, da Mamma mi dole a Fischia il vento. Appuntamento venerdì 29 settembre al Teatro Astra di Vicenza
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