
Per la provincia di Ravenna il 10 aprile è una giornata importante. Ricorrono le Liberazioni di Alfonsine, Cotignola, Fusignano e Lugo: anniversari molto sentiti nel nostro territorio. Quel giorno del 1945, i partigiani del Gruppo di Combattimento Cremona (dove si era arruolato il futuro presidente ANPI Carlo Smuraglia) e la brigata “Mario Gordini” guidata da Arrigo Boldrini “Bulow”, MdO VM e per decenni presidente ANPI fin dalla nascita dell’Associazione dei partigiani, dopo una battaglia durissima lungo il fiume Senio, su cui passava la Linea Gotica, riuscirono a sfondare la corazzatissima difesa tedesca.

Quest’anno l’80° è stato commemorato con maggiore partecipazione, se possibile – perché appunto la ricorrenza è nella memoria di tutti gli abitanti, trasmessa di generazione in generazione – e sono arrivati in Bassa Romagna anche rappresentanti dell’Anpi nazionale: Susanna Florio, componente della segretaria nazionale, e Mari Franceschini, presidente ANPI Perugia, coordinatrice regionale e componente del Comitato nazionale Anpi, alla testa di una delegazione dalla sua regione.
Da quest’anno però il 10 aprile verrà ricordato anche per altro. Durante la visita di Stato in Italia, il re Carlo III e la regina Camilla hanno scelto di venire a Ravenna. Per ricordare Byron, ma soprattutto la Resistenza.

L’importanza che re Carlo attribuisce all’anniversario della Liberazione l’aveva già espressa durante il suo discorso del 9 aprile alla Camera dei deputati: «Domani, a Ravenna, come re del Regno Unito e del Canada, avrò il grande onore di commemorare l’ottantesimo anniversario della Liberazione di quella provincia, insieme al Presidente Mattarella, nella quale le Forze britanniche e canadesi svolsero un ruolo fondamentale». Segno che la collaborazione tra Partigiani e Alleati non è stata dimenticata da nessuna delle due parti.


I Reali prima sono stati accompagnati alla tomba di Dante, poi, mentre Carlo visitava la basilica di San Vitale e il mausoleo di Galla Placidia, il Museo di Byron ha ospitato la consorte Camilla. Ricongiunti in Piazza del Popolo e accolti dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sono saliti in Comune. Lì hanno partecipato alla cerimonia di ricordo dell’80° anniversario della Liberazione dal nazifascismo.
«La città di Ravenna fu liberata il 4 dicembre 1944 dalla 28a brigata partigiana “Mario Gordini” guidata da Arrigo Boldrini con la fondamentale collaborazione dell’VIII Armata britannica». Con queste parole il sindaco Sbaraglia ha sottolineato, emozionato, quanto la collaborazione tra i Partigiani e gli Alleati sia stata fondamentale per la Resistenza ravennate. Il sindaco ha poi ricordato la targa che nel 2022 il Comune ha dedicato ai soldati alleati: «Ravenna ricorda con profonda gratitudine i soldati alleati venuti da Paesi lontani che, con coraggio e sacrificio, contribuirono a liberare la città dal nazifascismo, dando avvio alla rinascita di una comunità libera e democratica. Canadesi, inglesi, indiani, neozelandesi, sudafricani, australiani, a cui si unirono i soldati volontari della Brigata ebraica».

Alla fine del discorso, proprio come fecero i partigiani e gli alleati alla Liberazione della città, i Reali inglesi, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la figlia Laura si sono affacciati dal balcone del Comune, Palazzo Merlato. Mentre di fianco a loro sventolavano le bandiere dell’Italia e dell’Europa, e quella del Regno Unito.
Grande spazio è stato dedicato all’ANPI in questa giornata, con la Corona e il Quirinale uniti nel riconoscere la centralità della Resistenza e della guerra di Liberazione. Erano in prima fila durante il discorso di Sbaraglia i due partigiani Stefano Pagani e Viera Geminiani, il presidente provinciale dell’ANPI Ravenna e componente del comitato nazionale ANPI, Renzo Savini, e Susanna Florio, della segreteria nazionale ANPI.
Una folta delegazione dell’Associazione ha poi accolto i coniugi reali e Mattarella nella sala pre-consiliare, insieme a rappresentanti dell’esercito inglese e canadese.
Stefano Pagani di 103 anni, nome di battaglia Steno, di Alfonsine, si è alzato in piedi parlando con Mattarella e re Carlo. Incredulo sull’età del partigiano il re ha chiesto se il suo segreto fosse l’ottimo cibo della Romagna. Altro momento emozionante è stato quando Viera Geminiani di 98 anni, nome di battaglia Minny, di Alfonsine, ha stretto forte le mani a regina Camilla, il cui padre fu prigioniero dei nazisti durante la guerra.

Dopo lo spazio dedicato ai partigiani, grande attenzione è stata data anche all’intera delegazione dell’ANPI e al suo contributo nella trasmissione della memoria e dei valori nella società. In questo frangente sia re Carlo che Laura Mattarella hanno accettato in dono il fazzoletto dell’ANPI, un gesto fortemente significativo.

Dopo l’importante commemorazione a Ravenna, le celebrazioni sono state rinnovate il 25 Aprile con le ormai tradizionali camminata e biciclettata di 18 km lungo il fiume Senio, otto tappe con l’immancabile pranzo conviviale, letture, spettacoli, a cui in questo 2025 hanno voluto partecipare tutti i Comuni del territorio.
Lucia Ricci, direttivo comitato provinciale Anpi Ravenna
Pubblicato domenica 27 Aprile 2025
Stampato il 27/04/2025 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/servizi/god-save-la-liberazione-il-lungo-80-del-25-aprile-in-bassa-romagna/