24 marzo 2023, Mausoleo Fosse Ardeatine, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, accanto al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (Andrea Panegrossi, Imagoeconomica)

Chissà quanto gli doleva il dente avvelenato. E si è schierato dalla parte più infame della storia il presidente del Senato, Ignazio La Russa. Volendo difendere la Presidente del Consiglio che sulle Fosse Ardeatine ha parlato di vittime “solo” perché italiane, ha colto un’altra occasione per sferrare un colpo alla lotta di Liberazione dal nazifascismo.

Sull’azione di via Rasella, per cui i partigiani vennero decorati di Medaglia d’Oro e d’Argento, ha commentato: “È stata una pagina tutt’altro che nobile della Resistenza, quelli uccisi furono una banda musicale di semi pensionati e non nazisti delle SS, sapendo benissimo il rischio di rappresaglia su cittadini romani, antifascisti e non”, ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa.

Definendola per di più “attentato”, un termine che nemmeno Meloni aveva utilizzato, preferendo almeno il più corretto termine “attacco”. Condividendo il medesimo atteggiamento revisionista e falso.

A replicare l’Anpi con il presidente nazionale, Gianfranco Pagliarulo: “Le parole di La Russa sono semplicemente indegne per l’alta carica che ricopre e rappresentano un ennesimo, gravissimo strappo tesa ad assolvere il fascismo e delegittimare la Resistenza. Il terzo battaglione del Polizeiregiment colpito a via Rasella mentre sfilava armato fino ai denti stava completando l’addestramento per andare poi a combattere gli Alleati e i partigiani, come effettivamente avvenne. Gli altri due battaglioni del Polizeiregiment erano da tempo impegnati in Istria e in Veneto contro i partigiani”.

Continua il presidente nazionale Anpi: “L’attacco di via Rasella, pubblicamente elogiato dai comandi angloamericani, fu la più importante azione di guerra realizzata in una capitale europea. Dopo la Presidente del Consiglio, anche il Presidente del Senato fa finta di ignorare che non furono i soli nazisti a organizzare il massacro delle Fosse Ardeatine, perché ebbero il fondamentale supporto di autorità fasciste italiane”.