Il 25 Aprile ci sarà anche il consigliere comunale leghista Roberto Fabiani tra i “ritardati” a festeggiare la Liberazione a Macerata (maggioranza Carroccio), dopo essersi scusato pubblicamente per un post su Facebook con cui era riuscito in un colpo solo a insultare i disabili e le Istituzioni della Repubblica. E pure la sua stessa Amministrazione che, con il sindaco Sandro Parcaroli, esponente locale di primo piano del partito di Salvini, aveva assicurato la partecipazione alle celebrazioni ufficiali. A indignarsi e a pretendere le scuse del consigliere era stata l’Anpi cittadina di Macerata dopo aver letto un post di Fabiani in cui proponeva una vignetta di pessimo gusto, come il consigliere stesso ha ammesso.
La striscia ritraeva un uomo con le mani alzate che di fronte a dei soldati armati diceva “Non sparate, sono ritardato”, i militari ribattevano “Provalo”, e l’uomo confermava il gap mentale affermando “Tra circa un mese festeggerò la Liberazione”. La vignetta sul profilo del consigliere è stata cancellata, ma non c’ è traccia neppure delle scuse, nonostante Fabiani le abbia presentate, sostenendo inoltre che saranno rincarate plasticamente dalla sua presenza in piazza il giorno della festività civile insieme al primo cittadino.
L’Anpi di Macerata ha riconosciuto il passo indietro: “Adesso – scrivono gli eredi maceratesi dei partigiani – speriamo in una ampia partecipazione alla cerimonia istituzionale del 25 Aprile e soprattutto in una vera condivisione dei valori della Liberazione e della Costituzione, non solo nelle occasioni istituzionali ma soprattutto nella pratica quotidiana”. Perché, conclude l’associazione,“l’adesione a questi valori non dovrebbe mai essere messa in dubbio, essendo imprescindibilmente legata non solo ad una civile convivenza ma all’assunzione di ogni ruolo istituzionale in questo Paese”.
Tutto è bene quel che finisce bene, un momento di sbandamento, uno scivolone può verificarsi. Ciononostante riteniamo che l’Anpi di Macerata continuerà a vigilare e non solo perché in passato si sono verificati diversi sgradevoli episodi con altri esponenti della maggioranza. Il consigliere è certamente tipo scherzoso, “venditore di armi e lavora presso Banca centrale della Federazione Russa e Damico Engles” (macchinari agricoli) si propone nelle info. Però a lui la guerra sembra piacere davvero tanto a vedere le foto delle ricostruzioni della seconda guerra mondiale a cui partecipa. Immaginandolo anche appassionato di storia dunque, gli consigliamo di leggere il bellissimo libro “Marche, nascita di una democrazia” (Patria a breve pubblicherà la recensione).
Un suggerimento che potrebbe fargli capire quanto è davvero “in ritardo”, perché figlio di una terra dove la lotta di Liberazione è stata durissima sì, ma talmente grandiosa e corale da sembrare impossibile non avere un familiare vicino o lontano impegnato allora a resistere. E forse dopo aver letto quel volume, ricco di foto di lapidi quasi a costellare ogni strada, sarà orgoglioso di partecipare a una Festa grande di libertà e pace tanto faticosamente conquistate. E di riconoscersi pienamente nella meravigliosa gente erede dei partigiani di Macerata e del Paese.
Pubblicato giovedì 31 Marzo 2022
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