Tema

8marzo

venerdì 8 Marzo 2024

La protesta è donna. E canta

Un viaggio musicale attraverso le voci di donne che raccontano altre donne e lotte per i diritti, per la libertà e per la pace che arrivano da lontano. Con la forza del repertorio popolare, patrimonio comune di tutte e tutti, tramandato per generazioni e costantemente rinnovato, solida base per costruire insieme il futuro che vogliamo

giovedì 7 Marzo 2024

Quando Scelba sanzionò la Giornata internazionale della donna. In nome della Guerra Fredda

75 anni fa, era il 1949, l’8 marzo cessò di essere una festa pubblica retribuita, come stabilito durante il primo governo De Gasperi sostenuto dai partiti dell’unità antifascista. Le prefetture vennero allertate contro le organizzazioni femminili, perché “paracomuniste”, invitate a prendere adeguate misure riguardo alle manifestanti, “potenziali attentatrici delle libertà”, le mimose sequestrate

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

Numero 135 Anno 2024

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Patria Indipendente, il periodico antifascista con aggiornamenti quotidiani.

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“La Pietra degli dei” dedicata ad Aulo Grandoli “il Pupo”, grande alabastraio e testimone dell’antifascismo

martedì 30 Aprile 2024

La Resistenza e la Liberazione di Sovicille scritte e illustrate dagli alunni

“Memorie di Resistenza per la libertà, la pace e i diritti”. In occasione dell’80° della sconfitta della dittatura fascista gli allievi delle scuole primarie e secondarie di primo grado del Comune in provincia di Siena hanno studiato volumi e fonti documentali, ma soprattutto hanno dialogato con gli anziani custodi dei ricordi del “tempo di guerra”. E dopo aver raccolto le testimonianze e percorso i sentieri partigiani hanno realizzato un bellissimo libro, molto documentato e con illustrazioni a colori

lunedì 29 Aprile 2024

Il sindaco di Maserà preferisce Mussolini a Matteotti

Il primo cittadino del piccolo Comune in provincia di Padova, eletto con FdI, ha respinto la proposta di attribuire la cittadinanza onoraria a Giacomo Matteotti, nel centenario dell’assassinio, e di revocarla a Benito Mussolini. Per fortuna ci sono esempi contrari, come quello del sindaco di Limena, sempre del partito della fiamma, che ha osato pronunciare la frase fatidica: “Siamo tutti antifascisti”, e per ben due volte

lunedì 29 Aprile 2024

Da Sigonella a Comiso, la battaglia di Pio La Torre per il disarmo

Il segretario regionale del Pci sacrificò la vita per la lotta contro la guerra e l’uso militare del territorio siciliano da parte della Nato. Venne assassinato con il suo autista Rosario Di Salvo per mano mafiosa il 30 aprile 1982. Ai funerali anche i tanti che avrebbero dovuto sostenerlo, ma invece lo lasciarono solo. Un video, che è un documento, in memoria

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