Tema

Antifascismo

martedì 23 Aprile 2019

Il partigiano della Repubblica della Carnia

Romano Marchetti, recentemente scomparso, 106 anni. Fra gli ideatori e i sostenitori della Repubblica partigiana della Carnia e dell’Alto Friuli, dell’unità delle formazioni osovane e garibaldine, non abbandonò l’impegno che lo aveva portato alla Resistenza, come lotta di liberazione e di creazione di condizioni di vita libere e decorose per la sua gente

martedì 23 Aprile 2019

Patto giurato tra uomini liberi

Ecco la Resistenza. In essa rivivono, calandosi nella realtà della nuova storia, i valori della libertà e della giustizia, della indipendenza e della solidarietà tra i popoli. L’antifascismo non è solo opposizione al fascismo; è contrapposizione di un mondo di valori a un altro che ne è la negazione. Per questo esso non è «superato» e non è superabile

martedì 23 Aprile 2019

L’albero e la terra

Cronaca di un evento: Sežana (Slovenia), 30 marzo 2019. I presidenti delle associazioni partigiane di Slovenia, Croazia, Carinzia, Italia, “fratelli senza confini”, condividono un appello per un’Europa unita antifascista. Ciascuno versa la sua terra sulla terra di un tiglio appena piantumato. E il 4 maggio, con gli altri europei, a Budapest contro neonazisti, nazionalisti, razzisti

martedì 23 Aprile 2019

25 Aprile: la speranza combattente

Ecco la festa popolare: una porta aperta per godere di tutti i colori del mondo e non rassegnarsi al grigio o, peggio, al nero. L’unità bussola della moderna lotta antifascista e antirazzista. Come lo è stata per l’antica lotta: i Cln ne erano l’incarnazione. È irrazionale ogni fatalismo, perché la storia non si ferma mai. Questo è l’antifascismo qui ed ora

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

Numero 157 Anno

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domenica 7 Dicembre 2025

Passaggio al Bosco a Più Libri Più Liberi, i fatti e l’affondo alla democrazia

Definire “neofascista” la casa editrice creata internamente a Casaggì (a sua volta legata a FdI) è corretto, ma al contempo è troppo poco. Le istituzioni, culturali e politiche, hanno la responsabilità di riconoscere quando la tutela della libertà si trasforma in alibi per chi mira a minarla. Verificare la reale adesione ai principi democratici non è censura ma mettere in pratica la Costituzione

Un gigante dai piedi d’argilla. Il diritto internazionale di fronte ai conflitti armati e al genocidio

Le norme, i principi giuridici e gli organi che regolano le relazioni tra Stati sovrani con l’obiettivo di garantire pace e stabilità nella comunità mondiale mostrano oggi tutta la loro fragilità. Dalla Guerra Fredda ai conflitti contemporanei e lo sterminio del popolo di Palestina, le promesse tradite di un sistema che resta indispensabile ma troppo spesso è impotente. La legge del più forte e la guerra hanno ripreso il dominio, mentre proliferano ovunque i processi di riarmo e il presidente Usa con disprezzo bolla come inutili tutte le istituzioni sovrazionali e sanziona i magistrati della CPI che hanno osato emettere un mandato di cattura nei confronti di Netanyahu

Palestina, dalla tregua fragile alla costruzione della pace

I movimenti in Italia e nel mondo hanno scosso le coscienze e isolato Israele, ma ora è necessario uno scatto nuovo. Il ruolo fondamentale che l’Onu deve riprendere e assumere pienamente e quello finora assente della Ue, la richiesta di liberazione di Barghouti, la ricostruzione nella prospettiva dell’avvio della costituzione di uno Stato palestinese in uno scenario di due popoli in due Stati e le tentazioni dei potenti di “sedersi a tavola” per spartirsi il pranzo. Cosa possiamo fare come Anpi

Stato di Palestina, sì o no? Due popoli e due Stati, uno Stato unico oppure altro ancora?

Nonostante non si fermi il piano israeliano di spopolare Gaza, nonostante il genocidio, l’odio seminato a piene mani e la Cisgiordania a rischio di formale annessione da parte di Tel Aviv, può ancora esistere un futuro per i palestinesi perché i sentimenti delle persone, le speranze o la disperazione, si alimentano e si modificano sulla base della vita quotidiana: per un bimbo la scomparsa di un check point sulla via per la scuola è di per sé un pezzo importante di liberazione. Cosa possiamo fare come Anpi in questo preciso momento storico affinché inizi un processo negoziale che dia dignità e pace a quel martoriato popolo. Ecco alcuni spunti per una proposta strategica

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