Tema

Neofascismo

mercoledì 17 Dicembre 2025

Con Paolo Berizzi nelle stanze segrete di CasaPound

Con “Il libro segreto di CasaPound”, Fuori Scena, 2025, un militante delle Tartarughe frecciate racconta in forma anonima al giornalista sotto protezione per minacce neofasciste la realtà del movimento che dal 2003 occupa a Roma, in via Napoleone III, uno stabile di proprietà dello Stato. La ferrea disciplina interna si basa su quindici regole da rispettare assolutamente in un mix di ritualità di soldati pagani obbligati a partecipare al solstizio due volte l’anno, praticare liturgie un po’ romane, un po’ greche, un po’ naziste come accendere fuochi e vegliare tutta la notte o farsi un sacrario, anzi un larario, a casa propria. Tra le “divinità”, Mussolini, Léon Degrelle, Himmler, Priebke, solo per fare qualche nome. La presa di distanza da Forza Nuova

domenica 30 Novembre 2025

Dittatori, servizi segreti e neofascisti (italiani). Gli intrecci perversi dell’America Latina dei colpi di Stato

Marina Cardozo e Mimmo Franzinelli, “Gli artigli del Condor. Dittature militari latino-americane, CIA e neofascismo italiano”, Einaudi, 2025. Il racconto della struttura dell’organizzazione criminale che aveva come obiettivo il “pericolo rosso”. Il libro spiega come il Piano Condor non sia stato un semplice coordinamento tra regimi militari, ma una vera e propria infrastruttura del terrore istituzionalizzato, un “sistema” che ha superato le barriere nazionali per attuare una repressione sistematica e scientificamente organizzata, colpendo oppositori politici, attivisti per i diritti umani, rifugiati e persino i loro familiari in esilio in Europa e negli Stati Uniti. Il ruolo attivo dei capi della destra eversiva italiana come Stefano Delle Chiaie. Il “Plano” si chiuderà formalmente solo nel 1983

martedì 18 Novembre 2025

Remigrazione e Riconquista: la deriva nera dalle piazze alle periferie

Gruppi storicamente divisi da rivalità territoriali sono ora accomunati dalla volontà dichiarata di “porre un argine deciso all’immigrazione incontrollata”, che secondo loro minaccia la coesione sociale e la sopravvivenza stessa dei popoli europei. Le parole d’ordine del movimento lanciato dalle organizzazioni della galassia neofascista sugli striscioni di quattordici metri davanti al Castello di San Giorgio a Mantova, ma anche negli slogan delle manifestazioni ad Ancona, Trieste, Novara, Verona, Brescia, Avellino, Cassino, e Anzio in provincia di Roma, nel cuore di un quartiere che diventa il manifesto della narrazione identitaria. I riferimenti politici sono chiari: i sovranisti europei e il presidente americano che caccia i migranti

sabato 23 Agosto 2025

Se il revisionismo fa tappa in Mortirolo

Sul passo divenuto famoso per le competizioni ciclistiche, i nostalgici del regime collaborazionista di Salò hanno realizzato una sorta di altarino dedicato alla famigerata e criminale Legione Tagliamento e vi tengono una giornata di commemorazione. Anpi con le associazioni democratiche dell’Alta Valle Camonica reagiscono a quella mistificazione storica e politica

mercoledì 9 Luglio 2025

Quando Reggio Calabria scelse i neofascisti. Dopo 55 anni il bilancio ancora incompleto del “boia chi molla”

La rivolta non fu affatto spontanea come certe ricostruzioni giornalistiche e storiografiche hanno voluto far credere. Tant’è vero che a distanza di tanto tempo non tutte le forze politiche hanno fatto i conti veramente con quanto accadde, mentre non è neppure corretto isolare quegli avvenimenti da un contesto di generale tensione e di stragismo. A guidare i moti della città calabra un allora sconosciuto Ciccio Franco, affiancato dal Msi nazionale con Giorgio Almirante che appositamente arrivò da Roma sullo Stretto

lunedì 5 Maggio 2025

Ramelli, “Mai più antifascismo”, e la cronista che ha osato chiedere della Costituzione

A Nettuno (RM), città Medaglia d’Oro al Valor Civile per la Resistenza, esponenti di CasaPound, lo storico revisionista Cappellari, consiglieri di FdI, hanno tenuto una commemorazione del giovane del Fronte della Gioventù assassinato a Milano nel 1975 da un gruppo di militanti di sinistra. Alla richiesta di chiarimenti sullo slogan dell’iniziativa, che poco sembrava avere a che fare con una riflessione umana e storica su un episodio drammatico avvenuto nel pieno degli anni di piombo, ecco la risposta: “Deve studiare la Costituzione. Non risulta che la parola ‘antifascismo’ vi sia scritta”

domenica 13 Aprile 2025

Forza Nuova non passerà. La potente risposta antifascista di Reggio Emilia

Un grande corteo ha sfilato per le vie dalla città MdO VM della Resistenza per poi confluire in Piazza della Vittoria dove si sono ritrovate circa 10.000 persone con i sindaci del territorio in fascia tricolore. È stata un’importante iniziativa resa possibile dall’unità di tutte le forze antifasciste. In contemporanea la manifestazione dell’estrema destra si è svolta in una piazza periferica per decisione della Questura, che ha così tenuto conto della ferma opposizione delle forze democratiche. Lottare oggi contro il neofascismo e il ritorno della violenza significa anche lottare per la pace

mercoledì 9 Aprile 2025

Piazza Loggia, condannato il sedicenne dal cuore nero

La strage è di Ordine Nuovo, ma lo Stato è coinvolto. Trent’anni di carcere per Marco Toffaloni, divenuto cittadino svizzero con il nome di Franco Maria Muller, in quanto ritenuto uno degli esecutori di quel vile e tragico gesto. La massima pena applicabile perché allora era minorenne. Dopo ben 50 e passa anni, un ulteriore e significativo squarcio di verità processuale e anche storica. Intanto continua il processo parallelo a carico di Roberto Zorzi, che oggi vive negli Stati Uniti

domenica 2 Febbraio 2025

Clara, non sei sola! Dalla parte della libertà e della Resistenza

“Testimoniare è la prima forma di ribellione alle ingiustizie, è la cosa più importante che ho imparato dai partigiani. Per cambiare il mondo bisogna esserci, diceva Tina Anselmi”. Le conseguenze di aver concesso cittadinanza a prassi e ideologie violente e discriminanti, il potere d’acquisto come pacifico strumento di lotta, la necessità di denunciare affinché intimidazione e prepotenza non si normalizzino. Tutto questo vive e ci racconta la libraia di Castelfranco Veneto nuovamente minacciata perché si rifiuta di vendere il libro di Vannacci

giovedì 28 Novembre 2024

Giorgio Almirante, brigatista nero

Sappiamo molto della vita del segretario del MSI. Durante il regime è stato segretario di redazione del giornale “La difesa della razza”, e in seguito capo di gabinetto del Ministero della Cultura popolare della Repubblica di Salò. Quasi sempre però nel racconto della sua biografia si dimentica o omette un particolare di non poco conto: per quattro mesi, al tempo della RSI, fu un graduato delle Brigate Nere. Ecco la ricostruzione di quel capitolo di storia

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

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domenica 7 Dicembre 2025

Passaggio al Bosco a Più Libri Più Liberi, i fatti e l’affondo alla democrazia

Definire “neofascista” la casa editrice creata internamente a Casaggì (a sua volta legata a FdI) è corretto, ma al contempo è troppo poco. Le istituzioni, culturali e politiche, hanno la responsabilità di riconoscere quando la tutela della libertà si trasforma in alibi per chi mira a minarla. Verificare la reale adesione ai principi democratici non è censura ma mettere in pratica la Costituzione

Un gigante dai piedi d’argilla. Il diritto internazionale di fronte ai conflitti armati e al genocidio

Le norme, i principi giuridici e gli organi che regolano le relazioni tra Stati sovrani con l’obiettivo di garantire pace e stabilità nella comunità mondiale mostrano oggi tutta la loro fragilità. Dalla Guerra Fredda ai conflitti contemporanei e lo sterminio del popolo di Palestina, le promesse tradite di un sistema che resta indispensabile ma troppo spesso è impotente. La legge del più forte e la guerra hanno ripreso il dominio, mentre proliferano ovunque i processi di riarmo e il presidente Usa con disprezzo bolla come inutili tutte le istituzioni sovrazionali e sanziona i magistrati della CPI che hanno osato emettere un mandato di cattura nei confronti di Netanyahu

Palestina, dalla tregua fragile alla costruzione della pace

I movimenti in Italia e nel mondo hanno scosso le coscienze e isolato Israele, ma ora è necessario uno scatto nuovo. Il ruolo fondamentale che l’Onu deve riprendere e assumere pienamente e quello finora assente della Ue, la richiesta di liberazione di Barghouti, la ricostruzione nella prospettiva dell’avvio della costituzione di uno Stato palestinese in uno scenario di due popoli in due Stati e le tentazioni dei potenti di “sedersi a tavola” per spartirsi il pranzo. Cosa possiamo fare come Anpi

Stato di Palestina, sì o no? Due popoli e due Stati, uno Stato unico oppure altro ancora?

Nonostante non si fermi il piano israeliano di spopolare Gaza, nonostante il genocidio, l’odio seminato a piene mani e la Cisgiordania a rischio di formale annessione da parte di Tel Aviv, può ancora esistere un futuro per i palestinesi perché i sentimenti delle persone, le speranze o la disperazione, si alimentano e si modificano sulla base della vita quotidiana: per un bimbo la scomparsa di un check point sulla via per la scuola è di per sé un pezzo importante di liberazione. Cosa possiamo fare come Anpi in questo preciso momento storico affinché inizi un processo negoziale che dia dignità e pace a quel martoriato popolo. Ecco alcuni spunti per una proposta strategica

venerdì 19 Dicembre 2025

I cugini Meyer, una storia che non passa

Vittorio Giardino, maestro del fumetto italiano, è tornato indietro nel tempo con le avventure di Max Fridman, ex agente segreto francese, assente da quasi vent’anni dai suoi grafic novel. La vicenda, ambientata nella Vienna del 1938 e ripercorsa con estrema cura e una cronologia implacabile, parte da una domanda che l’autore pone nell’introduzione del libro: «Se aveste 24 ore di tempo per lasciare il Paese e poteste portare con voi solo una valigia, cosa ci mettereste?». È l’interrogativo che affrontarono gli ebrei tedeschi e austriaci negli anni 30. Lo stesso di chi oggi attraversa il Mediterraneo o altre frontiere per sfuggire a guerre, persecuzioni, povertà, dittature. E se, come allora, si alzano muri, si discute di quote, espulsioni, “remigrazione”, è evidente il perché l’autore abbia scelto di parlare di fascismo e nazismo nel 2025

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