Tema

Storia

venerdì 9 Maggio 2025

L’ufficiale dei Carabinieri che mise le manette al duce e morì alle Fosse Ardeatine

“L’uomo che arrestò Mussolini”, di Mario Avagliano (Marlin, 2025, 347 pp, 18,50 euro). La vita di Giovanni Frignani, decorato della Grande Guerra, ufficiale dell’Arma, recluso a via Tasso e assassinato nella strage del 24 marzo 1944, Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria per il suo contributo alla lotta di Liberazione. Il rapporto tra Resistenza e Carabinieri è un capitolo importante, ma poco noto della storia del Novecento, che lo storico ora ci aiuta a illuminare. Il libro non è solo un’appassionante biografia di un militare che scelse da che parte stare, ma è anche, come scrive l’autore, l’autobiografia resistenziale della Benemerita

domenica 4 Maggio 2025

Stadio Filadelfia, quel fazzoletto di terra a Torino che racconta grandi storie

Il 4 maggio 1949 la tragedia del “grande Torino”, la formidabile squadra calcistica divenuta simbolo di riscatto di un intero Paese dopo fascismo e guerra. Oggi dove sorge un impianto sportivo moderno, costruito una decina di anni fa, c’era il “tempio” dei tifosi granata. Che non trasmette solo le gloriose memorie legate al gioco del pallone, ma anche esperienze di impegno sociale e politico come quelle di “Resistenza granata”. La presidente Sara Di Lorenzo: “Il calcio è un sport bellissimo, ma è anche il luogo dell’affermazione dei valori civili, per il no alle guerre, a sessismo e razzismo”

giovedì 24 Aprile 2025

Sarà comunque un grande 25 Aprile

Nonostante la bizzarra richiesta del governo di dar vita a manifestazioni “sobrie”, onoreremo l’80° della vittoria di quell’ampio movimento che combatté il nazifascismo e abbiamo chiamato Resistenza. In memoria dei sacrifici della lotta e perché oggi tornano le parole chiave di quel tempo di ferro e di fuoco: pace, democrazia, lavoro (ma dove e come celebreranno loro?). Avremo nel cuore l’ultimo messaggio di Papa Francesco, la cui scomparsa è un lutto pesantissimo: “Nessuna pace è possibile senza un vero disarmo!”. E ribadiremo il “mai più” del giuramento di Mauthausen: “La pace e la libertà sono garanti della felicità dei popoli, e la ricostruzione del mondo su nuove basi di giustizia sociale e nazionale è la sola via per la collaborazione pacifica tra Stati e popoli”

venerdì 18 Aprile 2025

La chica, migliore allieva del Colégio Nacional, vittima della guerra sporca. Desaparecida in Argentina

Lo storico Carlo Greppi dedica la sua ultima ricerca alla ricostruzione della vicenda tragica ed eroica di Franca Jarach, assassinata dai militari di Videla. “Figlia mia”, per le Edizioni Laterza, racconta fatti famigliari e gli anni più bui del Paese latinoamericano con l’“ultima dittatura” (1976-1983), che ha strappato futuro e sogni di più generazioni. Appena diciannovenne, la ragazza venne lanciata da 2.000 metri di altezza durante uno dei “voli della morte”, il corpo inghiottito per sempre dalle acque del Río de la Plata. Era stata una studentessa modello e una militante politicamente attiva fino all’adesione a un’organizzazione semiclandestina. La sua fu una “scelta partigiana”

venerdì 18 Aprile 2025

Desaparecidos argentini, 1985. Storia del processo ai militari che violarono tutti i diritti umani

Il verdetto finale confermò l’idea di un piano sistematico di sterminio messo in atto dalla giunta militare tra il marzo 1976 e il dicembre 1983. I magistrati giustificarono la forza probatoria dei testimoni, squalificando tutte le argomentazioni della difesa. Tuttavia le pene furono inferiori a quelle richieste dal pubblico ministero. Nella sua argomentazione finale il procuratore Julio César Strassera concluse: «Sulla base di questo processo è nostra responsabilità stabilire una pace basata non sull’oblio, ma sulla memoria, non sulla violenza, ma sulla giustizia. Voglio usare una frase che non appartiene solo a me, perché appartiene già a tutto il popolo argentino: Señores jueces: Nunca más». Durante le udienze vennero ascoltate le tragiche testimonianze di 839 persone che sono state registrate ogni giorno da più di 500 giornalisti e trasmesse in tv

lunedì 14 Aprile 2025

La Memoria salvata a scuola. Noi della Generazione Zeta, come gli storici, sulle tracce della Resistenza

Tutto è partito due anni fa, in occasione dell’anniversario del rastrellamento del Ghetto di Roma. Guidati dalla prof di storia Anna Valente, abbiamo avviato un percorso di approfondimento extracurricolare con il prof Roberto Tarantino, presidente onorario Anpi Bat. Il racconto dell’originale esperienza formativa che ha permesso, tra l’altro, di dar voce e nuova vita, tirandole fuori dagli archivi, alle vicende di ben 300 partigiani del territorio. E di realizzare un database

martedì 8 Aprile 2025

Quegli eroi ed eroine Rom e Sinti della Resistenza italiana ed europea

Lottarono contro il nazifascismo unendosi alle brigate partigiane in molti Paesi: dalla Jugoslavia al Kossovo, dalla Polonia alla Bulgaria. Salvarono ebrei e si distinsero in azioni di grande coraggio. In Italia formarono anche un battaglione di soli sinti, “I Leoni di Breda Solini”, dopo essere fuggiti dai campi di concentramento fascisti. Un ruolo importante lo ebbero le donne

lunedì 7 Aprile 2025

I piloti americani e quella Resistenza al confine orientale che racconta solidarietà. Internazionale

Questa è la storia di partigiani e contadini che salvarono un gruppo di aviatori alleati precipitati in Friuli. La ricostruzione, grazie a ricerche e coincidenze, di un fatto avvenuto nei dintorni di Cividale, provincia di Udine, allora sotto diretta occupazione tedesca. Cominciò tutto nel 2010 con una lettera inviata alla locale sezione Anpi dal signor John Hatch, residente in Australia. Nella missiva si chiedevano informazioni riguardo a un bombardiere statunitense B-24 precipitato il 15 dicembre 1944. Su quell’areo c’era suo padre Lynn W. Hatch, che si salvò lanciandosi con il paracadute e venne soccorso e curato, e poi aiutato a raggiungere il Sud Italia libero

venerdì 21 Marzo 2025

La pace è l’unica fabbrica che produce pace

“Se vuoi la pace prepara la pace” è il titolo del libro di Moreno Biagioni (Multimage edizioni) in cui l’autore s’interroga sul dramma della guerra sempre più presente nel mondo, ma anche sulla crisi del pacifismo. “Il problema della difficoltà dei movimenti e delle esperienze solidali a misurarsi con la politica e le istituzioni viene da lontano”, si legge nel saggio fuori dal coro, che diventa indicazione politica ed esortazione etica rivolta ai singoli e alla collettività. Ripercorrendo la storia del no ai conflitti bellici attraverso i secoli, da Siddhartha al movimento operaio e socialista, passando per Gandhi, Rosa Luxemburg, Vittorio Arrigoni, la Resistenza, la lotta al nucleare, le canzoni, il volumetto (pp 125) diventa un prontuario necessario, urgente, essenziale per orientarsi e agire

martedì 18 Marzo 2025

Vercelli dice addio al suo “Franco”, partigiano per sempre

Si è spento il 26 febbraio scorso all’età di 98 anni, Luigino Malinverni. Uomo colto, gentile e riservato, per tutta la vita ha continuato la sua testimonianza di ‘resistente’ militante con Anpi, di cui a lungo è stato presidente provinciale. Era entrato diciottenne nella Resistenza con la Brigata Sap comandata dal fratello. È stato tra coloro che liberarono Milano, e venne incaricato di presidiare Piazzale Loreto dove erano esposti i corpi di Mussolini, Petacci e dei gerarchi che avevano cercato di fuggire in Svizzera con il capo del fascismo. In quei giorni, in un momento di pausa per mangiare, incontrò Sandro Pertini: “Mi disse ‘vieni qui, sei il più giovane, siediti vicino a me’. Un grande onore”

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

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Leggi anche

domenica 2 Novembre 2025

Riforma della Giustizia e decreti Sicurezza: dalla democrazia costituzionale allo stato penale?

Il progetto di modifica della Costituzione ha preso il via negli anni Novanta. Oggi stiamo vivendo la tappa finale con la riforma della Giustizia, sbrigativamente definita come riforma per la separazione delle carriere. Il testo è stato approvato in Senato in quarta lettura, con un iter parlamentare senza alcuna possibilità di emendamenti, fatto che non ha precedenti nella storia delle riforme costituzionali. Ora la legge sarà al vaglio del referendum, previsto per la prossima primavera, che essendo una consultazione costituzionale non prevede quorum. Ecco i motivi per opporsi a questo stravolgimento degli assetti democratici

venerdì 7 Novembre 2025

Gli omicidi di Valarioti e Losardo. “Sostenete i nostri docufilm contro la ’ndrangheta”

Prodotti da Ugly Films, piccola ma battagliera società cinematografica indipendente, promossi in collaborazione con l’Anpi provinciale di Reggio Calabria, i due cinedocumentari raccontano due vicende umane inedite della lotta alle mafie, e hanno fatto riaprire le indagini su almeno uno dei due casi. Dopo le presentazioni in Calabria, le opere sono in tour per l’Italia. Per sostenere le spese di realizzazione, ingenti in una piccola realtà, l’associazione dei partigiani reggini ha lanciato un appello e una sottoscrizione. Storie come quelle di tante altre vittime innocenti della barbarie mafiosa e ‘ndranghetistica sono più attuali che mai e non possono restare nel dimenticatoio. Soprattutto tra le giovani generazioni. “Aiutateci a portarle ovunque sia possibile”. Le coordinate bancarie per contribuire

venerdì 31 Ottobre 2025

No al Ponte. Insieme a Messina per un grande corteo nazionale

Dopo la bocciatura della Corte dei Conti il governo Meloni è in grande difficoltà. È il momento di mobilitarsi. La manifestazione promossa per il 29 novembre prossimo, co-organizzata dall’ANPI provinciale unitamente a comitati, associazioni, partiti, sindacati, sarà una buona occasione per continuare la lotta contro i disegni eversivi dell’esecutivo, anche in preparazione del referendum costituzionale sulla riforma della Giustizia della prossima primavera. Ecco tutte le ragioni per bloccare un’opera inutile e pericolosa. Per adesioni corteonoponte29novembre@gmail.com

“Vogliamo la pace”. Una flotilla di bambini per scrivere ai potenti di tutto il mondo

In occasione della prossima Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia, far partire dall’Italia un fiume di lettere, cartacee e affrancate, dirette ai decisori politici, ai media e quindi all’opinione pubblica planetaria, per motivare una richiesta che arriva dai bambini e dagli studenti di ogni ordine e grado. L’iniziativa è promossa dai docenti del Gruppo nazionale educazione alla pace e alla nonviolenza del MCE. Propongono ai colleghi di affrontare in classe, tra ottobre e novembre, il tema della guerra e della pace, invitando alunne e alunni, ragazze e ragazzi, a esprimere idee e proposte da spedire dal 20 al 29 novembre a migliaia di indirizzi. Per l’occasione prodotto il fumetto “Lettere di Pace”

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