
Nel 1944 il Quadraro, quartiere a sud-est di Roma, era una borgata dalle casette basse con gli orti, popolata da operai, immigrati arrivati dal centro-sud, lavoratori edili, artigiani e maestranze che lavoravano nei vicini studi cinematografici di Cinecittà, sfollati dal centro – rimasti senza casa a causa degli sventramenti voluti da Mussolini che volle imprimere alla città il contrassegno monumentale – e disoccupati, a cui il regime negava il diritto di residenza perché senza lavoro. «E poi ce stavano cuniculi, anfratti. De fatti, er console tedesco – Eitel Moellhausen – lo diceva “si te volevi nasconne a Roma ce stavano solamente du’ posti: er Vaticano e er Quadraro”. I tedeschi questo lo chiamavano “er nido de vespe”. […] Qui s’era antifascisti pe’ natura, pe’ fame, pe’ solidarietà coi poveracci. S’era antifascisti pe’ politica, pe’ religione. S’era antifascisti pe’ coraggio, pe’ dileggio, pe’ senso de giustizia. Qui Roma resisteva» (dallo spettacolo teatrale Nido di Vespe di Simona Orlando e Daniele Miglio).
Il progetto è stato concepito come un percorso partecipativo di arte urbana strutturato in due fasi. La prima, iniziata nel 2018, ha visto la partecipazione di diversi attori sociali legati agli eventi presenti e passati del quartiere – ragazzi di due licei artistici, associazioni, gruppi musicali, artigiani, attività commerciali e società civile – che hanno finanziato e contribuito alla realizzazione del progetto, mentre la seconda è affidata al pubblico fruitore della metropolitana. «Le bottiglie sono una metafora della conservazione della memoria – spiega Spagnuolo – e sono figure allegoriche dei turatori, sacerdoti della memoria, selezionati tra tante persone conosciute nel quartiere per rappresentare il conservatore, qualcuno con cui le persone si potessero identificare, quindi personaggi storici. L’esperienza estetica diventa dunque un’esperienza di presa di coscienza».
Venti tra questi protagonisti sono rappresentati nell’opera «in dimensioni monumentali nella quotidianità di un gesto altamente simbolico, ovvero turando delle bottiglie: conserve-memorie da riempire attraverso la propria storia», continua Spagnuolo. Tra loro, Ada Giacopetti e Vanda Prosperi, ultime testimoni oculari del rastrellamento del 1944, Clemente Scifoni, ex gappista e don Roberto Sardelli – scomparso lo scorso febbraio – con la sua “Scuola 725” nata negli anni Settanta tra i baraccati dell’Acquedotto Felice.

Nel 2004 alla ex borgata è stata conferita la Medaglia d’Oro al Valor Civile dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Prima di allora, nessun altro riconoscimento istituzionale.
«La ragione sta esattamente nel carattere di resistenza diffusa del quartiere. Tra i rastrellati del 17 aprile non ci sono i leader della resistenza romana, spesso intellettuali prestati alla militanza. Ci sono persone comuni, per lo più manovali, piccoli negozianti. Il comunicato del comando nazista, “sono stati arrestati tutti i comunisti e gli uomini che collaborano con i comunisti”, mentre venivano arrestati tutti i maschi del quartiere è una sintesi paradossale di ciò che accadeva da quelle parti», scrive Walter De Cesaris, militante comunista, in “La borgata ribelle” (edizioni Odradek, 2004), prima raccolta storiografica dei fatti del Quadraro del 1944, dove protagonista, su tutti, è la memoria ricostruita attraverso la testimonianza orale di coloro che ne furono coinvolti, i loro diari e tutta la documentazione che ha permesso di ricostruire questa vicenda. Seguiranno le ricerche dello storico Alessandro Portelli e del circolo Gianni Bosio (la più grande raccolta di materiali sonori musicali e storici di Roma e del Lazio), le ricostruzioni effettuate da Ascanio Celestini, che porteranno per la prima volta questa storia al grande pubblico con lo spettacolo “Scemo di guerra” (2005) e quelle di Simona Orlando e Daniele Miglio per “Nido di Vespe” dove alle ricostruzioni recitate si alternano videoproiezioni e interviste dei testimoni diretti. Ma la storiografia resta ancora debole.
Mariangela Di Marco, insegnante
Pubblicato venerdì 12 Luglio 2019
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