Interessante ed importante la pubblicazione di “Stampa coatta”. Un volume con specifici contributi di storici, giornalisti e intellettuali, che esplorano in maniera esaustiva il ruolo e le molteplici forme di scrittura e di giornalismo “detenute”, censurate o in clandestinità, attraversando ambiti temporali e spaziali assai diversi: dal confino per gli oppositori politici durante il regime mussoliniano, all’internamento civile e militare durante il secondo conflitto mondiale, passando per la guerra di Spagna fino alle resistenze europee. Approdando ai nostri tempi e agli istituti carcerari in Europa, la Turchia e altri Paesi arabo-islamici che si affacciano sul Mediterraneo, fino oltre Atlantico negli Stati Uniti.

La narrazione del volume parte dal presupposto di un forte desiderio di leggere e di comunicare, anche attraverso la forma scritta, nei contesti nei quali si è perduta la libertà, e si snoda seguendo anche lo stretto rapporto tra detenzione e giornalismo. Questo connubio rappresenta il filo conduttore dell’intera trattazione.

Il libro è frutto di un articolato convegno di studi internazionali tenutosi nel maggio 2019, organizzato dalla Fondazione Murialdi e l’Università La Sapienza di Roma, con il sostegno del Centro di ricerca e documentazione del confino politico e detenzione delle isole di Ventotene e Santo Stefano.

Tra i temi affrontati nel convegno, il ruolo della stampa clandestina nella diffusione del progetto federalista di Spinelli, Rossi e Colorni. Nella foto Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi (con Colorni, autori del Manifesto di Ventotene)

Scrive nella presentazione Vittorio Roidi, presidente della fondazione Murialdi: “Il carcere è stato per secoli ed è purtroppo il luogo del dolore, della costrizione e dell’impedimento. Anche una democrazia moderna come la nostra non è ancora riuscita a fare delle prigioni dimore non solo di espiazione, ma anche di rieducazione, di lavoro e di riappacificazione con la società ferita”.

Suddiviso in sei sezioni (Prigionia e Guerra totale, Confino senza confini, Biografie fra carcere e clandestinità, Internamenti e Guerra nel mondo, Scrittura coatta nel Mediterraneo coloniale e post coloniale, L’informazione oggi e domani) e 21 testimonianze, “Stampa coatta” propone alcuni profili di grandi personalità condannate al confino o costrette all’esilio, tra cui Gaetano Salvemini, Teresa Noce, Vincenzo Calace, Francesco Fancello. Perseguitati politici antifascisti che Benito Mussolini voleva annientare e distruggere, fisicamente e intellettualmente.

Tra i pregi della pubblicazione una chiarezza che ne permette la fruizione sia agli specialisti, sia a qualunque persona interessata al tema della stampa e dell’informazione.

Assai pregnante la prefazione del curatore Anthony Santilli (insieme a Ernesto Serventi Longhi): “I contributi qui raccolti tentano di mostrare una varietà di forme e modalità che ha assunto la pratica della scrittura nell’interazione con i sistemi socio-politici coercitivi di privazione della libertà. I risultati delle ricerche qui presentati analizzano pratiche in regime di detenzione, confino, internamento o in regimi autoritari secondo diverse prospettive di analisi (storica politica, storia sociale, storia delle idee, storia culturale, storia della letteratura) utilizzando un ampio ventaglio di tipologie di fonti”.

L’epilogo del libro precisa che “quello dell’informazione non è naturalmente l’unico settore della vita democratica che risenta della crisi profonda che investe le società avanzate, ma i media hanno un ruolo fondamentale nella testimonianza del tempo presente”. In sintesi il volume costituisce un equilibrato contributo all’approfondimento del rapporto tra pratiche di scrittura e i sistemi coercitivi del mondo contemporaneo.

Un libro da leggere per i tanti spunti di riflessione e di analisi che suscita, soprattutto i tanti ostacoli e insidie che si inseriscono alla libera informazione, attraverso intimidazioni e minacce, che annacquano il diritto  di cronaca e alla libera circolazione delle idee.

Maurizio Orrù, componente Esecutivo Annpia Nazionale