
In epoca di semplificazione dei ragionamenti esiste la possibilità di credere a qualche pagina di un fortunatissimo libro fantasy in salsa neoborbonica: “Io non sapevo che i piemontesi fecero al Sud quello che i nazisti fecero a Marzabotto. Ma tante volte, per tanti anni”, tra le frasi prive di fondamento storico più ripetute. Si va avanti ancora con questa storiografia prêt-à-porter: “Non volevo credere che i primi campi di concentramento e sterminio in Europa li crearono gli italiani del nord, per tormentare e farvi morire gli italiani del sud, a migliaia, forse decine di migliaia”. Non vi aspettate fonti d’archivio o note a piè di pagina: i forse sono già certezze, i si dice, solidi riferimenti bibliografici. I neoborbonici vanno creduti sulla parola. Prendere o lasciare.

E che dire del presunto campo di sterminio di Fenestrelle? Anche in questo caso l’autore smonta il racconto fantastico con fatti documentati, fonti di archivio, studi recenti, concludendo che nessun eccidio venne consumato e Fenestrelle non c’entra nulla con i campi di sterminio nazisti, come grottescamente si vorrebbe far credere.

Non manca Arminio di sottolineare anche i casi in cui, per darsi una alone di autorevolezza e citando qualche fonte, il neoborbonismo inventa i nomi, come nel caso di un tale Giulio Di Vita, presunto testimone dei presunti affari sporchi di Garibaldi. Purtroppo, scrive Armino, nessuno sa dire chi sia questo signore, non c’è traccia in nessun archivio: sostanzialmente non esiste.
Insomma in un periodo in cui la rete ha il potere – non necessariamente negativo – di diffondere tante informazioni, è bene dedicare del tempo per sottoporre la storia alla prova dei fatti, proprio come vuole questa collana di libri Laterza. Va dato merito a Pino Ippolito Armino di aver realizzato un lavoro prezioso, utilissimo a comprendere un periodo storico certamente complesso, come è stata la costruzione dell’Unità d’Italia, senza però accodarsi al cumulo di fole così ben descritte e demolite in questo libro. Il Sud ha certamente tanti problemi e la questione meridionale è ancora colpevolmente sottovalutata. Ma di certo non è addossando al Risorgimento le responsabilità dell’attuale situazione che ne verremo a capo.
Mario Vallone, presidente provinciale Anpi Catanzaro, coordinatore Anpi Calabria, componente del Comitato nazionale Anpi
Pubblicato giovedì 5 Agosto 2021
Stampato il 06/06/2023 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/librarsi/pure-i-borboni-hanno-fatto-tante-cose-buone/