L’altro giorno ero in divano con la Camilla, c’era la testa della Camilla sulla mia spalla destra, stavamo guardando una cosa alla televisione che mica mi ricordo bene, comunque la Camilla a una certa aveva cambiato canale e su questo canale c’era della gente che parlava del patriarcato, questo me lo ricordo bene, e la Camilla mi fa Ma io mica ho capito bene ‘sta cosa del patriarcato, cos’è il patriarcato? e io mi ricordo che mi sono girato verso la mia spalla destra, proprio dove c’era la testa della Camilla, e ho pensato che la Camilla stava chiedendo a me, che sono un essere umano maschio, privilegiato, trentatré anni e rotti, stava chiedendo a me che cos’è il patriarcato, a me che io ho vissuto trentatré anni e rotti in una società che la donna di là e l’uomo di qua, che la donna a casa e l’uomo a lavorare, che la donna oggetto e l’uomo proprietario, che la donna dominata e l’uomo sovrano, e mi è venuto quasi da risponderle tutta sta cosa della società, del potere dell’uomo sulla donna, eccetera, ma poi mi ero detto che forse era meglio fare degli esempi.
Sicché le ho detto che io, secondo me, il patriarcato, è tipo quando sei in macchina col Giovanni sul sedile davanti, e gli stai dicendo che ieri sera ti sei pulito il culo e la carta igienica sanguinava, e lui ti dice che a lui per dire è la sesta volta che gli vengono sto anno, che è normale, stress, quello che mangi, eccetera, e tu in effetti pensi che se uno ci pensa alla fine chi è che non è stressato, chi è che mangia bene, nessuno, ti dici, e poi domandi a Giovanni come fa lui quando la carta igienica sanguina ma Giovanni ha gli occhi sgranati, guarda fuori, abbassa il finestrino e suona a delle tizie che camminano per strada, dice FIGHEEE, e poi lo vedi che continua a fissarle anche dallo specchietto retrovisore, e tu ti zittisci, stai lì, non dici un cazzo.
Il patriarcato, forse, ma mi potrei sbagliare, il patriarcato forse, ho detto alla Camilla, è quando leggi una notizia, e la notizia ha un titolo della serie “Una donna per costruire il futuro del Messico”, oppure “A Roma nasce la nuova giunta, due donne per rifiuti e buche”, o “Una mamma al comando dei carabinieri”, o anche “Noale, la vedova di un medico salva un uomo dall’infarto”, o “Prima donna alla guida della borsa di Parigi”, o “È bella, è mamma, è tosta: vi presentiamo il primo vigile del fuoco donna della Sicilia”, o “La piccola Somala cambia l’America”, o “il Nobel al tempo del Covid: Murakami o una donna?”, o eccetera, o eccetera, e insomma tu leggi questa notizia che ha uno di questi titoli qui e non è che ti dici Perché? ma perché, com’è possibile?, tu leggi questo titolo e basta, non ti domandi un cazzo.
Secondo me, io, ho fatto alla Camilla, direi che il patriarcato è anche quando vedi il reggiseno della Luisa, oppure le vedi i capezzoli, ecco sì, le vedi i capezzoli sotto la maglia, che alla Luisa non piace il reggiseno, te lo ha anche detto una volta, davanti alla macchinetta, chissà perché si parlava di reggiseni, chissà, comunque vedi la Luisa e i capezzoli della Luisa, li stai un po’ lì a fissare e pensi Oh, ma che voglia di cazzo cià la Luisa? Oppure il patriarcato è quando fa freddo, e tu cammini per la via Castellana che è tardi, c’è una volante in fondo alla strada, e tu sei tutto lì intento a camminare finché non arrivi in prossimità della volante, Carabinieri, stanno parlando con due tizie giovani, due tizie con pance fuori e spalle nude, e senti che uno dei due carabinieri dice Ragazze ma cosa fate in giro a quest’ora? e tu superi tizie e Carabinieri e pensi Che cazzo ci fanno in giro a quest’ora vestite così Dio bello?
Che poi, il patriarcato è strano, ho detto alla Cami, ché sembra di no, ma quando senti tua mamma che dice Tuo papà mi ha dato una mano a fare le pulizie è stato bravo, quello è patriarcato, e anche quando tua zia ti dice Tuo zio mi aiuta sempre con i bimbi è patriarcato, e è patriarcato soprattutto quando senti che tua madre dice che tuo padre dà una mano con le pulizie oppure che tua zia dice che tuo zio la aiuta sempre con i bambini e tu non pensi a un cazzo, anzi, magari sei anche fiero che tuo papà aiuta a pulire casa sua e tuo zio sta dietro ai suoi figli.
Io però boh, se dovessi dire, sempre diretto alla Camilla, le ho detto che direi che ci sono esempi ancora più esemplari, della serie colloquio per la nuova figura di ADV Specialist in azienda, sei con il tuo capo in Sala Riunioni, che si fanno lì i colloqui per le nuove risorse, siete lì, tu, che sei l’head-of della divisione Advertising, e il tuo capo, che è l’head-of di tutti gli head-of dell’azienda, ed entra questa tizia bionda in camicia, gonna lunga, tacchi, e il tuo capo comincia a chiedere questo e quello, lavori passati, proiezioni future, finché a una certa fa Una ragazza così carina sarà sicuramente fidanzata, che tu quella frase lì, “Una ragazza così carina sarà sicuramente fidanzata”, tu l’hai sentita in qualche serie sul canale cinque ma non l’avevi mai sentita per davvero, sicché non dici niente per tutto il colloquio, anche quando la tizia bionda va via, dici solo Ciao, e il tuo capo rimane seduto, e tu lo vedi che è sul cellulare, al che lui si gira, ti dice L’ho appena aggiunta su Instagram, cheffiga, e tu niente, non dici un cazzo.
Sono esemplari anche le suore, se uno ci pensa, che le suore, magari non c’entrano niente, ma le suore, ci avevi mai pensato Cami? le suore non possono neanche dire messa, che esemplari, le suore, ho detto io. Poi vabbè, ho aggiunto, c’è anche tutta la questione delle medicine, quelle per i disturbi vaginali, che pare che i disturbi vaginali, per la scienza, sono dei disturbi nuovi, e invece esistono da quando esiste la vagina secondo me, quindi molto tempo, credo, è che i libri di medicina su cui sono state formate generazioni di medici sono libri che li hanno scritti gli uomini maschi, pensando agli uomini maschi, sicché quando tu e la Paola andate in farmacia e la Paola chiede una soluzione per la sua vulvodinia e il tizio prende una scatola e le dice che sono 120€, è patriarcato.
È patriarcato, ho detto alla Cami, anche quando sei col Giovanni in discoteca, comunque, che magari c’è una tizia che balla vicino al privè che tu non la vedi neanche bene, ci sono le strobo e tutto il resto, le vedi solo le gambe, ti fanno pensare ai cervi, e Giovanni parte all’attacco, si urlano sulle spalle cose che non è che capisci tanto, ma c’è dell’eloquenza in quei gesti, la tizia dice no con la testa, Giovanni continua a insistere, la tizia fa no con la testa, poi si avvicina all’orecchio del Giova e urla forte NO, SONO FIDANZATA, la senti perfino tu, Giovanni fa un faccia, dice POTEVI DIRMELO SUBITO CAZZO, SCUSA, e Giovanni ti fa cenno di allontanarvi, e vi allontanate, andate sullo scoperto e vi accendete una sigaretta, Giovanni ti dice FIGA QUELLA CAZZO, PECCATO, e tu annuisci. Annuisci e basta.
Ho detto alla Camilla, e poi però ho pensato basta fare esempi alla Camilla, che poi si scoccia, ho detto alla Camilla che il patriarcato è sempre il Giovanni che ti guarda il telegiornale e il telegiornale dice che, in Italia, le donne che sono vittime di reati sono ottantacinque donne al giorno, e che i femminicidi, dice sempre il telegiornale, lo scorso anno sono stati centosei, e in questo ce ne è già stato uno ogni due giorni, e il Giova ti guarda e dice Ma perché non li chiamano omicidi scusa? e a te ti verrebbe da rispondergli ma poi non lo fai. Ed è anche, il patriarcato, è anche quando tu e il tuo collega, siete al bar, arriva la cameriera che vi dà i vostri club sandwich, tu hai un club al crudo e il tuo collega un club prosciutto e zucchine, e il piatto è caldo, e il tuo collega dice Senti che caldo questo piatto, l’hai tenuto in mezzo alle gambe? e la cameriera fa una faccia, e tu muto, muto, non dici un cazzo, muto.
E poi ho detto alla Camilla che ci sarebbero tanti altri esempi, che il patriarcato è dappertutto, che quelli che distruggono le donne, che le bussano, che le check-uppano in continuazione, che le infrangono, tutti quegli essere umani maschi lì sono dappertutto, che non sono mica delle persone esterne alla società, non sono mica delle belve bavose, al contrario, sono il Giovanni, sono tuo zio, sono tuo padre, sono il tuo collega, il tuo capo, sei anche tu sei, può essere, ho detto alla Camilla, che se il patriarcato è il problema, e tu sai che è il problema, e non fai un cazzo per risolverlo sto problema, allora sei anche tu il patriarcato, ho detto alla Camilla, e ho detto anche che, in realtà, perfino se non sai che il patriarcato è il problema, allora sei comunque anche tu il patriarcato, non ti salvi mica non ti salvi, le ho detto, e poi ho anche aggiunto Ha senso per te Cami? ma io l’avevo sentita quella pressione sulla spalla destra, quella pressione che fa un testa quando è una testa addormentata, e infatti mi ero girato verso la Camilla e la Camilla dormiva, sicché ho preso il telecomando e ho messo una cosa alla televisione che, a dire il vero, non è che mi ricordo bene cosa stavo guardando.
Pubblicato lunedì 4 Marzo 2024
Stampato il 11/10/2024 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/8-marzo/il-patriarcato-sei-tu-sei/