Mai come in questa tornata elettorale il voto è decisivo per il destino dell’Europa e di tutti i suoi cittadini. Per questo un gruppo di associazioni partigiane europee hanno lanciato a Budapest il 4 maggio un appello al voto antifascista, contro i rigurgiti neri, ogni razzismo, ogni nazionalismo. L’appello è stato subito raccolto da altre associazioni e sindacati. Hanno aderito fra gli altri Maurizio Landini, Annamaria Furlan, Carmelo Barbagallo, segretari rispettivamente Cgil, Cisl, Uil. Tutti si sono impegnati a far girare l’appello in ogni modo: manifesti, volantini, social network. Facciamo sentire e pesare la voce degli antifascisti e democratici europei. L’appello è stato preceduto da un documento più articolato che pubblichiamo qui sotto.

L’APPELLO AL VOTO ANTIFASCISTA

Un voto antifascista alle elezioni europee: lanciamo un forte appello ai cittadini di tutti i Paesi europei perché vengano sconfitti nazionalismi, razzismi, fascismi, nazismi, mai così forti dal dopoguerra ad oggi. Vogliamo un’Europa contraria a qualsiasi forma di discriminazione, che garantisca asilo ai rifugiati ed il rispetto dei diritti di tutti, in particolare delle donne e dei fanciulli; un’Europa del lavoro, dell’istruzione, del sostentamento a chi ha bisogno; un’Europa che si opponga a ogni negazionismo e revisionismo, alla riabilitazione dei nazisti; che tuteli i diritti e le culture delle minoranze; che sia portatrice di pace e di non ingerenza negli affari degli altri Stati. Difendiamo la democrazia e le libertà conquistate col sangue, con la Resistenza e la Liberazione nel 1945! Contribuiamo a dar vita a un largo fronte antifascista e democratico a difesa dei popoli dell’Unione Europea!

PROMOTORI:

ASSOCIAZIONI ANTIFASCISTE E PARTIGIANE EUROPEE:

FEDERAZIONE INTERNAZIONALE RESISTENTI (alla FIR aderiscono 58 associazioni di partigiani, di perseguitati dai regimi fascisti e nazisti e di giovani antifascisti) – ANPI (Italia) –VVN-BdA (Germania) – ZZB NOB(Slovenia) – SABA HR (Croazia) – STUDENTI MEDI (Slovenia) – ANED (Italia) – ZKP (Unione Partigiani della Carinzia) – AMICALE BELGE DES EX-PRISONNIERS POLITIQUES D’AUSCHWITZ-BIRKENAU (Belgio) – ASSOCIAZIONE ITACA (Belgio)

ADERISCONO:

Maurizio Landini, Segretario generale CGIL; Annamaria Furlan, Segretario generale CISL; Carmelo Barbagallo, Segretario generale UIL; Unai Sordo, Segretario generale della Confederacion Sindical de Comisiones Obreras (CCOO), Spagna; Pepe Alvarez, Segretario generale UGT (Unione generale dei lavoratori), Spagna; Dimitris Paleologopoulos, Presidente dell’Associazione Combattenti della Resistenza Nazionale Greca dell’EAM (PSAEEA); Kostas Manteos, Presidente dell’Associazione Detenuti e Esiliati della Resistenza contro la Dittatura Militare (SFEA) e vicepresidente dell’Associazione Combattenti della Resistenza Nazionale Greca dell’EAM (PSAEEA); Raffaele Napolitano, Presidente ComItEs (Comitato degli italiani all’estero) del Belgio; Manuela Gretkowska, Scrittrice e giornalista polacca, dirigente di “Iniziativa femminista”; ANPPIA, Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti.

IL DOCUMENTO ANTIFASCISTA PER LE ELEZIONI EUROPEE

Lanciamo un grido d’allarme a difesa della democrazia e delle libertà in Europa: per questo, consci della nostra forza, invitiamo a sostenere nelle prossime elezioni europee le liste che si contrappongono senza ambiguità alle formazioni nazionaliste, razziste, neofasciste e neonaziste.

Mai come oggi dal dopoguerra si presenta in Europa un così agguerrito e composito fronte di forze politiche di ispirazione razzista, fascista, nazista, nazionalista.

La politica economica e la cultura liberista hanno determinato negli ultimi anni una straordinaria crescita delle povertà e contemporaneamente una sempre maggiore concentrazione di ricchezza nelle mani di pochi.

L’Unione Europea è perciò apparsa a milioni di cittadini come una delle cause determinanti del generale impoverimento, della crescente esclusione sociale, della riduzione dei diritti. Queste politiche hanno causato il rafforzamento delle formazioni nazionaliste, razziste, antisemite, nazifasciste.

Condividiamo perciò le preoccupazioni espresse nella Risoluzione del Parlamento europeo del 25 ottobre 2018 sull’aumento della violenza neofascista in Europa, con particolare riferimento alle derive antidemocratiche di alcuni Paesi.

Al migrante, che è il bersaglio preferito delle forze radicali di destra, si aggiunge spesso la discriminazione verso ogni vera o presunta diversità: i rom e i sinti, gli omosessuali, gli ebrei, gli oppositori politici. Merita una particolare riflessione l’attacco verso le conquiste delle donne ed i diritti dell’infanzia.

Per questo lanciamo un appello per la costruzione di un largo fronte democratico e popolare.

Un ulteriore avanzamento o addirittura la vittoria delle forze di estrema destra alle prossime elezioni europee potrebbe far naufragare l’intero progetto unitario europeo condannando il continente al declino economico e sociale, alla progressiva cancellazione dei diritti, all’eclisse della democrazia rappresentativa e partecipata. L’Europa dei nazionalismi allarma, perché nella storia essi hanno sempre portato alla guerra.

Chiediamo che dalle prossime elezioni sorga un’Europa:

  • contraria a qualsiasi forma di discriminazione di provenienza, di etnia, di orientamento sessuale, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali;
  • che garantisca un asilo sicuro ai rifugiati ed il rispetto dei diritti di tutti, in particolare delle donne;
  • che non sia al servizio delle grandi banche e dei lobbisti, ma che assicuri una politica sociale che garantisca a tutti il lavoro, l’istruzione, il sostentamento e un alloggio adeguato come base per una vera democrazia;
  • che promuova condizioni di vita analoghe in tutti i Paesi al fine di evitare l’obbligo di migrazione alla ricerca del lavoro;
  • che si opponga a tutte le forme di negazionismo e di revisionismo, alla falsificazione della lotta di Resistenza, alla distruzione dei luoghi della memoria, alla riabilitazione dei nazifascisti e dei collaborazionisti in qualsiasi forma essi si presentino;
  • che si opponga ad ogni nazionalismo e separatismo e che tuteli i diritti e le culture delle minoranze;
  • che sia portatrice di una politica di pace e di non ingerenza negli affari degli altri Stati.