
Carissime e carissimi,
usciamo dalla importantissima esperienza della marcia per Gaza, da Marzabotto a Monte Sole, che domenica scorsa ha visto una straordinaria partecipazione di massa, molto superiore alle previsioni, con la presenza attiva di un elevatissimo numero di compagne e compagni dell’ANPI.

Ai 17 pullman organizzati dalla nostra associazione si sono aggiunti tanti iscritti che sono arrivati in treno o in automobile. Inoltre migliaia e migliaia di persone, comprese famiglie con bambini, si sono liberamente recate a Marzabotto per partecipare alla marcia, peraltro molto lunga e faticosa considerando la giornata soleggiata e l’alta temperatura.

Ciononostante, proprio per l’importanza dei contenuti fortemente sentiti, al termine della manifestazione i presenti erano entusiasti del suo andamento (tra gli interventi, tutti di alto profilo, ricordiamo quello del nostro presidente, Gianfranco Pagliarulo, ndr) e della loro partecipazione e soddisfatti dell’organizzazione.
Abbiamo portato a compimento un evento unico nel suo genere, per molti aspetti carico di rilevanti insegnamenti. Grazie davvero a tutte e tutti.
Un ringraziamento particolare va alla sindaca di Marzabotto Valentina Cuppi, al Comitato per le Onoranze ai Martiri di Marzabotto, alla sezione ANPI di Marzabotto, alle tante compagne e compagni del Bolognese e dell’Emilia Romagna che, assieme al Comune, alla Protezione civile, alla Croce rossa, si sono prodigati per garantire un servizio pronto ed efficiente durante tutte le tappe della marcia. Alla marcia Marzabotto Montesole hanno partecipato le nostre strutture prevalentemente della regione, del nord e in parte del centro Italia.
Ma gli ultimi giorni sono stati funestati dall’attacco israeliano all’Iran, con conseguenti contrattacchi. Il G7 si è già dichiarato, di fatto, a sostegno dell’impresa bellica di Israele. È di stanotte la notizia delle minacce degli Stati Uniti di entrare in guerra. Siamo in un momento delicatissimo e pericolosissimo che può portare a un’espansione della guerra e anche a una deflagrazione generale. Quest’anno è il 50° della conferenza di Helsinki. Per questo dobbiamo richiedere con sempre maggiore forza disarmo e conferenza di pace sia per il conflitto ucraino che si sta incancrenendo, sia per il Medio Oriente in fiamme.
Il 21 giugno si svolgerà a Roma l’annunciata manifestazione nazionale “StopRearmEU”, contro il riarmo e contro la guerra, che vede l’adesione di centinaia di associazioni fra cui le più grandi. Il vertice della Nato a L’Aja proprio in quei giorni deciderà i dettagli del gigantesco piano di riarmo sostenuto dall’Unione Europea.
L’ANPI ha aderito all’iniziativa, nella consapevolezza che sarà prevalente la partecipazione delle nostre strutture di Roma, del centro Italia e del sud. L’appuntamento per tutte le compagne e i compagni dell’ANPI che intendono partecipare è alle ore 13.30 a Porta San Paolo, sotto le lapidi. Il corteo partirà alle 14 e si concluderà al Colosseo.
Fraternamente,
Carlo Ghezzi, responsabile organizzazione nazionale ANPI
La lettera che vi abbiamo proposta è stata spedita ai Comitati provinciali ANPI con preghiera di girarla a tutte le sezioni. Ed ecco l’intervento a Montesole del presidente nazionale ANPI, Gianfranco Pagliarulo, e una galleria di immagini per documentare una giornata di impegno straordinario.
L’intervento del presidente nazionale ANPI, Gianfranco Pagliarulo, Marzabotto-Monte Sole
15 giugno 2025
Siamo qui in un luogo del dolore del passato, Marzabotto, per un luogo del dolore del presente, Gaza.
Ma dove stiamo andando? È chiaro o no che il Titanic sta già affondando? È chiaro che la Terza Guerra Mondiale è dietro l’angolo? Il governo Netanyahu è una minaccia alla pace mondiale. Tutti condanniamo il regime iraniano, teocratico e oscurantista. Ma oggi il problema è un altro: l’attacco a uno Stato sovrano da parte di Israele, guidato da fanatici religiosi e razzisti e ovviamente da Trump.
Dicono: l’Iran non deve avere la bomba. Giusto, ma l’Iran stava trattando proprio per questo. Ma perché Israele sì? Perché ha centinaia di testate nucleari mai dichiarate all’Agenzia internazionale per l’energia atomica, di cui invece l’Iran accettava il controllo? Dopo l’attacco all’Iran, dopo Gaza e la Cisgiordania, dopo due anni di aggressioni, dopo la pirateria del sequestro della barca della Freedom Flotilla, l’Italia e l’Unione Europea devono finirla col gioco delle tre carte! Basta con l’appoggio a Israele! Basta con l’accordo di libero scambio commerciale! Basta con l’invio di armi! L’Italia e l’Unione Europea riconoscano finalmente lo Stato di Palestina!
E basta con la retorica dell’unica democrazia in Medio Oriente, quando Israele si dimostra una potenza guerrafondaia e coloniale! Non sono forse coloni quelli che cacciano i palestinesi dalla Cisgiordania? E basta con le accuse a capocchia di antisemitismo! Il più grande nemico degli ebrei e della sicurezza di Israele è proprio Netanyahu e il suo governo di razzisti e fascisti! Mai come oggi vivere in Israele è diventato pericoloso! Infatti oggi è sotto le bombe iraniane.
E poi c’è Gaza, che è sparita dalle pagine dei giornali. Vergogna, infamia, abbiezione, ignominia. Ho cercato la parola giusta per Gaza. Non c’è. Ma oggi non è più tempo di parole, è tempo di azioni politiche immediate per far cessare l’indicibile. Domani nessuno potrà dire che non sapeva. Per questo ciascuno di noi qui e ora è responsabile davanti alla Storia e all’Umanità. È responsabile persino chi si arrampica sugli specchi! Persino Tajani!
C’è un aggressore e un aggredito, ci stanno dicendo da tre anni. Ed è vero: la Russia ha aggredito l’Ucraina, come noi abbiamo denunciato dal 24 febbraio 2022. Oggi c’è un aggressore, il governo di Israele e un aggredito, il popolo palestinese. C’è un aggressore, Israele, e un aggredito, l’Iran. Ma c’è silenzio e complicità. Sapete di chi parlo? Del governo italiano e dell’Unione Europea. Ci si commuove per i bambini che muoiono, ma solo se bianchi e possibilmente con gli occhi azzurri. Due pesi e due misure. Come se i palestinesi non fossero umani.
Diciamolo: è pulizia etnica per un evidente progetto politico messianico: la Grande Israele, Gaza e Cisgiordania tutto compreso. E ora l’Iran. Altro giro, altra guerra. Iraniani e israeliani sotto le bombe. E domani non si sa.
Non è questo il mondo che vogliamo! Non è questa l’Europa che vogliamo! Non è questa l’Italia che vogliamo! Hanno tradito i valori della Resistenza antifascista! Hanno negato l’Europa libera, unita e pacifica disegnata nel Manifesto di Ventotene! Ed ora il gigantesco e delirante riarmo degli Stati nazionali voluto dai dirigenti dell’Unione Europea. Ma dietro gli speaker del riarmo e della guerra vediamo chiaramente il volto delle multinazionali delle armi.
Dopo la Liberazione tutti dissero: “Mai più!”. Per questo scrissero in Costituzione: “L’Italia ripudia la guerra”. Oggi, 80 anni dopo quel 25 aprile, noi rinnoviamo quel giuramento. “Mai più!”. Per questo siamo qui adesso. Per questo andremo a Roma il 21 giugno.
Nel tempo infame che stiamo vivendo, sapete, dobbiamo unirci sempre di più. Laici, cattolici, giovani, anziani, donne, uomini, con diverse opinioni politiche; dobbiamo unirci nello stesso giuramento: “Mai più!”.
Noi lottiamo per la vittoria, l’unica vittoria possibile: la vittoria della pace contro la guerra. La vittoria dei diritti dell’umanità contro il potere delle multinazionali. La vittoria della dignità della persona umana contro i mostri della guerra e dell’autoritarismo. Mai come oggi, in questo tempo drammatico, noi gridiamo: contro la guerra, per l’umanità! Gaza viva! Viva Gaza!
Pubblicato mercoledì 18 Giugno 2025
Stampato il 18/06/2025 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/idee/editoriali/dalla-marcia-per-gaza-a-stoprearmeu-lanpi-cera-e-ci-sara/