Tema

Partigiani

giovedì 5 Settembre 2024

Giuseppe Verginella, partigiano europeo

Il nome di battaglia era “Alberto”, fu comandante della 122ª Brigata Garibaldi. La sua lotta contro il nazifascismo non conobbe confini: Spagna, Francia, Urss, Italia. Venne catturato, torturato e fucilato a Brescia. Non è stato solo un combattente guerrigliero, ma l’avanguardia di una visione d’Europa antifascista, portatrice di pace, fratellanza, uguaglianza e libertà

mercoledì 28 Agosto 2024

Il mio nome di battaglia era “Mas”, sono entrato nella Resistenza da giovane operaio

L’anno dell’80° della Liberazione è appena cominciato. Per celebrarlo vi proporremo nuove storie e interviste sulla lotta partigiana, per capire quanto è costata la vittoria sul nazifascismo. Cominciamo da una testimonianza raccolta durante la Festa nazionale dell’Anpi a Bologna che vi abbiamo voluto riservare per l’anniversario degli ottant’anni. Questo è il racconto di Mario Neri (classe 1926), che diventò partigiano a 18 anni

lunedì 5 Agosto 2024

Resistere con cura. Il romanzo corale di Giacomo Verri

In dieci racconti l’autore scava nei sentimenti di uomini e soprattutto di donne di un luogo immaginario, Giave, cittadina del Nord Ovest appiattita tra pianura e montagna” nella bassa Valsesia. Non una semplice raccolta di novelle: al centro della narrazione, che si muove nel tempo, è il tema della “Resistenza”, un prisma per indagare le varie sfaccettature della fragilità umana dove realtà, finzione, coraggio, paura, amore e odio, pregiudizi e libertà si mescolano in un ‘flusso di coscienza’ perenne, coinvolgente e indimenticabile

domenica 21 Luglio 2024

Quanto è bella la musica dal monumento alla Resistenza. Ricordando la Brigata Maiella

Il festival “Paesaggi sonori” rende omaggio alla lotta contro l’occupante nell’antico borgo di Petralucente e Gessopalena, proprio di fronte alla montagna dove i partigiani combatterono i nazifascisti. Le note del violoncello della compositrice polacca Dobrawa Czocher in memoria della formazione MdOVM guidata da Domenico Troilo. La kermesse proseguirà fino ai primi di agosto con concerti in location d’eccezione

domenica 14 Luglio 2024

Le cose possono parlare. E quelle della lotta di Liberazione lo fanno

Francesco Marchetti, “Cultura materiale della Resistenza. Storia della Resistenza italiana attraverso gli oggetti e i materiali utilizzati dai partigiani”, prefazione di Andrea Giannasi, Tralerighe Libri, Lucca 2023. Una ricognizione minuziosa della vita quotidiana dei partigiani, dalle armi alle divise si utilizzava quello che era a disposizione

sabato 13 Luglio 2024

Maria Ciofalo, la prima partigiana paracadutista della Resistenza italiana

Nata in provincia di Messina, è studentessa di ingegneria a Napoli quando partecipa alle Quattro Giornate, poi reclutata dai servizi segreti inglesi per missioni speciali è addestrata alle azioni di lancio oltre le linee tedesche. In Veneto svolgerà anche un ruolo politico, operando per l’unità di tutte le formazioni, ed elaborerà un piano militare per la cacciata dell’occupante. Dopo la Liberazione sposerà un combattente conosciuto durante la lotta e tornerà in Sicilia, a Cammarata (la tela del paracadute diverrà una elegante camicetta). È scomparsa nel 2009 a 96 anni. Nuovi documenti sulla sua eccezionale esperienza sono emersi al National Archives di Londra

lunedì 8 Luglio 2024

Jože Srebrnič, “l’internazionalista identitario”

Goriziano durante il Regno d’Italia, militante socialista poi comunista, deputato nella stessa legislatura di Matteotti, partigiano, ha dedicato tutta la vita alla lotta contro il fascismo. Confinato a Ustica con Bordiga (che ne riferì a Gramsci), e a Ponza con Pertini (che ne omaggerà la memoria in una lettera), scrisse una storia del popolo sloveno che sequestrata dalla polizia del regime a oggi è ancora introvabile. Lo abbiamo ricordato a Košbana/Cosbana con Anpi e le associazioni slovene nell’80° dell’elezione dei Comitati popolari, ultima sua attività, ma lo Stato italiano non gli ha mai tributato il giusto riconoscimento

sabato 6 Luglio 2024

Cesena 1945. La vera storia dell’assalto alla Rocca

Il bel libro “Anatomia di una strage. Cesena, 8 maggio 1945” di Mattia Brighi e Alberto Gagliardo, prefazione di Francesco Filippi, Biblioteca Clueb, Bologna 2024, pp. 238, ricostruisce la verità dei fatti di una vicenda “revisionata” per infangare la memoria dei partigiani. La “dissezione” storica ha invece stabilito che gli uccisi erano tutti fascisti e l’azione nacque in un preciso contesto (si rischiava la scarcerazione dei detenuti), e sotto la spinta di una fortissima pressione popolare

lunedì 24 Giugno 2024

Storia di Nunzia, staffetta partigiana nel Maceratese

Era romana di Testaccio ma è stata operativa nella Resistenza nelle Marche con la “201 Volante” al comando di Emanuele Lena “Acciao”. Nascondeva i messaggi dapprima all’interno di guanti bianchi con una stella rossa, poi sotto il sellino della bicicletta. Curò un sottufficiale tedesco ferito e fatto prigioniero, che in seguito scappò, però forse intervenne quando la ragazza, arrestata, venne interrogata dai fascisti. In un libro pubblicato dall’Anpi di Tolentino aveva tratteggiato le figure dei compagni di lotta. La combattente Cavarischia è scomparsa nel luglio 2022

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

Numero 154 Anno

Leggi il numero 154

Tutti i numeri

Patria Indipendente, il periodico antifascista con aggiornamenti quotidiani.

Leggi anche

martedì 28 Ottobre 2025

Quando l’Italia entrò nella Grande Guerra, dal “colpo di Stato” alla decimazione (per finire con la marcia su Roma)

L’ingresso dell’Italia nella Prima guerra mondiale avvenne contro la volontà popolare e senza il consenso del Parlamento, in maggioranza neutralista. I comandi militari imposero fucilazioni sommarie per reprimere “l’apparire di indisciplina individuale o collettiva nei reparti al fronte”. Fu l’inizio della crisi del sistema liberale, che aprì la strada al nazionalismo autoritario e, infine, al fascismo

venerdì 17 Ottobre 2025

Blitz e spintoni di Gioventù Nazionale davanti a un liceo torinese, ma la scuola – prof, dirigenti, studenti – non ci sta

Ieri mattina davanti all’artistico Primo un volantinaggio dell’organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia ha provocato paura. Secondo la testimonianza di alcune ragazze, sembrerebbe che almeno una studentessa si sia dovuta far medicare in ospedale. Oggi i prof hanno manifestato insieme ai loro allievi per difendere la scuola. Un docente: “Sto vivendo in prima persona cose che finora avevo letto solo sui libri di storia”. Gli studenti: “Hanno filmato minorenni e li hanno sbattuti sui social, hanno spintonato. Ci siamo spaventati però non rispondiamo, né lo faremo, alla violenza con altra violenza, quelli sono metodi fascisti e noi ci riconosciamo nella Costituzione”

martedì 14 Ottobre 2025

In viaggio per la pace

Una partecipazione senza precedenti per la marcia Perugia Assisi del 12 ottobre 2025, e l’Anpi come sempre c’era, numerosissima da tutta Italia, con l’energia, il sorriso, la determinazione delle sue donne e dei suoi uomini, delle sue ragazze e dei suoi ragazzi. Un impegno continuo e generoso, riassunto negli striscioni di sezioni e comitati provinciali e in quello nazionale “Ora e sempre Umanità”

Newsletter

Iscriviti alla newsletter e resta informato: ricevi ogni due settimane gli articoli di Patria Indipendente direttamente nella tua casella di posta.

Iscriviti ora