Tema

Società

venerdì 21 Marzo 2025

La pace è l’unica fabbrica che produce pace

“Se vuoi la pace prepara la pace” è il titolo del libro di Moreno Biagioni (Multimage edizioni) in cui l’autore s’interroga sul dramma della guerra sempre più presente nel mondo, ma anche sulla crisi del pacifismo. “Il problema della difficoltà dei movimenti e delle esperienze solidali a misurarsi con la politica e le istituzioni viene da lontano”, si legge nel saggio fuori dal coro, che diventa indicazione politica ed esortazione etica rivolta ai singoli e alla collettività. Ripercorrendo la storia del no ai conflitti bellici attraverso i secoli, da Siddhartha al movimento operaio e socialista, passando per Gandhi, Rosa Luxemburg, Vittorio Arrigoni, la Resistenza, la lotta al nucleare, le canzoni, il volumetto (pp 125) diventa un prontuario necessario, urgente, essenziale per orientarsi e agire

martedì 18 Marzo 2025

Magistrati, quella separazione che indebolisce la Giustizia

Il vero obiettivo della riforma approvata in prima lettura a Montecitorio è un riequilibrio dei poteri in favore dell’esecutivo. L’efficienza del sistema non c’entra nulla, servono invece risorse pubbliche per l’assunzione di personale amministrativo nelle cancellerie, negli uffici giudiziari, e per dare soluzione alla carenza di organico sia giudicante sia requirente. Se, come è molto probabile, il ddl Nordio, che è di revisione costituzionale, verrà approvato dai due rami del Parlamento, si terrà il referendum oppositivo/confermativo previsto dall’articolo 138 della Costituzione, dunque senza quorum. Perciò bisognerà far capire, nonostante la complessità della materia, qual è la posta in gioco. Perché le modifiche costituzionali riguardano sempre i diritti soggettivi di tutti i cittadini e di tutte le cittadine. Quindi, la vita delle persone

mercoledì 12 Marzo 2025

Alla ricerca delle responsabilità di una strage. Riparte il processo di Cutro

Sono sei i rappresentati della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera accusati di non aver fatto il possibile per salvare i migranti naufragati sulla spiaggia di Steccato di Cutro il 26 febbraio 2023. Il procedimento è stato riavviato il 5 marzo, ma subito rinviato al 12 maggio prossimo per assenza dei legali degli imputati. Intanto la riva luogo dell’affondamento ha ospitato una partecipata iniziativa per ricordare il tragico evento a due anni di distanza, ma non c’era alcuna rappresentanza del governo

domenica 9 Marzo 2025

Passione sportiva e antifascismo allo stadio. I tifosi che “resistono”

L’impegno civile si manifesta anche in curva. Se fanno notizia gli episodi di razzismo e le esibizioni delle destre estreme, esiste però una fetta di supporter che rifiuta di consegnare a saluti romani, croci celtiche e slogan discriminatori uno sport popolare e amato da milioni di persone come quello del pallone. Ad Amburgo, c’è lo storico tifo progressista del Sankt Pauli. Ma anche qui da noi non scherziamo. E insieme al sostegno alla propria squadra, si esprimono tante energie per dire no alla guerra, alle discriminazioni, al sessismo, ai femminicidi, alle stragi sui luoghi di lavoro, e ci si attiva in concreti gesti di solidarietà

giovedì 20 Febbraio 2025

A Venezia l’edicola storica abbattuta in calle Sechera vuole tornare a vivere

La sua storia era cominciata nel 1962 e per la sua “sopravvivenza” nei mesi scorsi si era mosso non solo il quartiere ma tutta la città. E seppure il chiosco di giornali è stato smantellato, dopo un “funerale” di commiato i cittadini si sono organizzati per ricostruirlo. Ora c’è un progetto che va avanti, insieme alla petizione per attivare il “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la gestione condivisa e la rigenerazione dei beni urbani della città”. Alla testa del movimento civico il gruppetto di “Edicola Radio Rivetta”, ispirato ad analoghe esperienze internazionali. Il 18 febbraio era fissato un incontro con il Comune, slittato all’11 marzo

venerdì 14 Febbraio 2025

Quel piccolo borgo d’Abruzzo specchio di un popolo

Un percorso per fotografie e parole quello di Cesare Alimonti, con il libro “La Storia siamo Noi” (Editrice Carabba, 2024). Ambientata a Rocca di Botte (provincia de L’Aquila) la pubblicazione si inserisce nel filone della “letteratura per immagini”, che ha come grande classico “Un Paese” (1955) dello scrittore Cesare Zavattini e del fotografo statunitense Paul Strand. Raccontare e ricordare la vita delle persone con cui abbiamo vissuto per ricostruire il senso della comunità: dai ricordi dei bombardamenti dei centri abitati al racconto degli episodi di coraggio antifascista della popolazione dopo l’8 settembre e degli eccidi compiuti dai nazifascisti

mercoledì 15 Gennaio 2025

1985, quando la neve coprì un Paese che cambiava pelle

Intervista a Pasquale Palmieri e Arnaldo Greco, autori del volume “La nevicata del secolo” (Il Mulino, pp 248, 2024), colto e divertente saggio di storia contemporanea e nello stesso tempo studio sociologico attorno a uno dei più grandi cambiamenti (non climatici) della cultura e della società. Partendo dal ricordo di quell’evento straordinario le pagine del libro ci portano in una dimensione più ampia e disegnano il ritratto di una Italia in trasformazione. Dalle lotte politiche si scivolava velocemente verso nuovi moduli edonisti e individualistici

domenica 5 Gennaio 2025

Il Mediterraneo, il processo Cutro e altri fronti giudiziari

Il bilancio delle vittime del 2024 nel Mare Nostrum resta altissimo. Intanto arrivano le prime condanne per il naufragio di Steccato di Cutro del 2023, 94 morti, di cui 35 bambini. Riguardano solo persone straniere, ritenute responsabili di favoreggiamento dell’immigrazione ma non di omicidio colposo. Restano aperti i filoni del processo per le responsabilità delle autorità pubbliche italiane

venerdì 3 Gennaio 2025

Cesare Bermani, cacciatore di voci e suoni sottotraccia

A colloquio con uno dei massimi protagonisti dello studio delle tradizioni popolari e della musica folk. Autore di importanti saggi sui temi della Resistenza e dell’antifascismo, sulla cultura delle classi subalterne, sulle canzoni di protesta, ma anche sulle leggende metropolitane e il “mondo magico”. È considerato la memoria di un’epoca. In questa intervista ci racconta la sua esperienza e ribadisce l’attualità del grande lavoro svolto in un momento di (apparente) trionfo delle culture capitalistiche e reazionarie. “Ho fiducia nel futuro. Ci sono moltissimi giovani che riscoprono anche il pensiero di Marx”

venerdì 20 Dicembre 2024

Il mondo è in guerra? Meglio addestrarsi da piccoli, a scuola. Il caso pugliese

Prima i murales guerrafondai durante il G7 a giugno, poi, all’inizio di dicembre “lezioni di combattimento” e di “addestramento alla guerra” per 196 ragazzi e ragazze delle scuole medie di Brindisi e della Provincia (accompagnati dai loro insegnanti) nella caserma “Carlotto” della Brigata Marina San Marco. Protesta delle associazioni della società civile, dei sindacati e dell’Anpi. Stiamo tornando a “libro e moschetto”?

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

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domenica 7 Dicembre 2025

Passaggio al Bosco a Più Libri Più Liberi, i fatti e l’affondo alla democrazia

Definire “neofascista” la casa editrice creata internamente a Casaggì (a sua volta legata a FdI) è corretto, ma al contempo è troppo poco. Le istituzioni, culturali e politiche, hanno la responsabilità di riconoscere quando la tutela della libertà si trasforma in alibi per chi mira a minarla. Verificare la reale adesione ai principi democratici non è censura ma mettere in pratica la Costituzione

Un gigante dai piedi d’argilla. Il diritto internazionale di fronte ai conflitti armati e al genocidio

Le norme, i principi giuridici e gli organi che regolano le relazioni tra Stati sovrani con l’obiettivo di garantire pace e stabilità nella comunità mondiale mostrano oggi tutta la loro fragilità. Dalla Guerra Fredda ai conflitti contemporanei e lo sterminio del popolo di Palestina, le promesse tradite di un sistema che resta indispensabile ma troppo spesso è impotente. La legge del più forte e la guerra hanno ripreso il dominio, mentre proliferano ovunque i processi di riarmo e il presidente Usa con disprezzo bolla come inutili tutte le istituzioni sovrazionali e sanziona i magistrati della CPI che hanno osato emettere un mandato di cattura nei confronti di Netanyahu

Palestina, dalla tregua fragile alla costruzione della pace

I movimenti in Italia e nel mondo hanno scosso le coscienze e isolato Israele, ma ora è necessario uno scatto nuovo. Il ruolo fondamentale che l’Onu deve riprendere e assumere pienamente e quello finora assente della Ue, la richiesta di liberazione di Barghouti, la ricostruzione nella prospettiva dell’avvio della costituzione di uno Stato palestinese in uno scenario di due popoli in due Stati e le tentazioni dei potenti di “sedersi a tavola” per spartirsi il pranzo. Cosa possiamo fare come Anpi

Stato di Palestina, sì o no? Due popoli e due Stati, uno Stato unico oppure altro ancora?

Nonostante non si fermi il piano israeliano di spopolare Gaza, nonostante il genocidio, l’odio seminato a piene mani e la Cisgiordania a rischio di formale annessione da parte di Tel Aviv, può ancora esistere un futuro per i palestinesi perché i sentimenti delle persone, le speranze o la disperazione, si alimentano e si modificano sulla base della vita quotidiana: per un bimbo la scomparsa di un check point sulla via per la scuola è di per sé un pezzo importante di liberazione. Cosa possiamo fare come Anpi in questo preciso momento storico affinché inizi un processo negoziale che dia dignità e pace a quel martoriato popolo. Ecco alcuni spunti per una proposta strategica

venerdì 19 Dicembre 2025

I cugini Meyer, una storia che non passa

Vittorio Giardino, maestro del fumetto italiano, è tornato indietro nel tempo con le avventure di Max Fridman, ex agente segreto francese, assente da quasi vent’anni dai suoi grafic novel. La vicenda, ambientata nella Vienna del 1938 e ripercorsa con estrema cura e una cronologia implacabile, parte da una domanda che l’autore pone nell’introduzione del libro: «Se aveste 24 ore di tempo per lasciare il Paese e poteste portare con voi solo una valigia, cosa ci mettereste?». È l’interrogativo che affrontarono gli ebrei tedeschi e austriaci negli anni 30. Lo stesso di chi oggi attraversa il Mediterraneo o altre frontiere per sfuggire a guerre, persecuzioni, povertà, dittature. E se, come allora, si alzano muri, si discute di quote, espulsioni, “remigrazione”, è evidente il perché l’autore abbia scelto di parlare di fascismo e nazismo nel 2025

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