Sfogliando i cataloghi librari si incontrano ben quattro monografie dedicate a CasaPound Italia e, per dire, nessuna su Forza Nuova.

L’interesse suscitato negli ultimi anni da questa organizzazione dell’estrema destra italiana è infatti notevole. Sebbene con il consueto corollario di casi di cronaca nera CasaPound, a quindici anni dall’occupazione di quella che tuttora è la loro sede nazionale (una palazzina nel centro di Roma, in via Napoleone III) ha saputo differenziarsi dalle altre formazioni del neofascismo nostrano in parte innovando e in parte importando nel nostro Paese novità emergenti all’estero.

L’ultimo saggio su CasaPound in ordine di apparizione è quello compilato da Elia Rosati, ricercatore all’Università di Milano e già coautore di una “Storia di Ordine Nuovo”.

CasaPound Italia. Fascisti del Terzo Millennio”, edito da Mimesis, è una ricerca a tutto campo che fissa, grazie a una puntuale documentazione, un ritratto completo di questa realtà. Rosati parte con un primo capitolo dedicato a delineare l’ambiente politico e sociale in cui affondano le radici della tartaruga frecciata per poi dettagliarne, nel secondo capitolo, la storia dalla fine degli anni 90 e sino al marzo 2018. Gli inizi nel locale del fondatore Gianluca Iannone, il Cutty Sark (autoproclamatosi “il pub più odiato d’Italia”), con il gruppo musicale ZetaZeroAlfa, tuttora band di culto interno a Cpi, e il primo embrione di comunità politica. Da lì in poi è un crescere lento, con qualche inciampo, ma infine continuo attraverso varie fasi, spesso strategicamente ben congegnate dal punto di vista comunicativo e politico, a volte effettivamente innovative per un ambiente intriso di nostalgia e rivolto al passato come quello dell’estrema destra.

Con la stessa cura per i dettagli, nel capitolo successivo, Rosati analizza i riferimenti ideali e le proposte politiche dei fascisti del terzo millennio, dando conto sia dei noti debiti verso il fascismo dello squadrismo e della repubblica sociale, sia dei meno esibiti, ma altrettanto solidi, legami con il nazismo. Emerge con chiarezza la spinta del pensiero di Julius Evola e la profonda influenza della Nouvelle Droite francese, che invece aveva toccato solo in maniera superficiale il Msi e i suoi eredi, con tutto il portato del razzismo differenziale, di identitarismo, di abbandono del cattolicesimo e del generale svecchiamento di parole e simboli. E naturalmente le campagne politiche del Mutuo sociale, di Tempo di essere madri e del più recente Reddito nazionale di natalità.

Attraversando il pensiero e i messaggi di CasaPound si svelano sia gli aspetti peculiari che quelli comuni al variegato mondo della destra radicale. Soprattutto viene portato in primo piano il solido e pressoché intatto substrato ideologico dell’ultimo fascismo che costituisce la spina dorsale delle loro idee di Stato e di società.

Il quarto ed ultimo capitolo permette di tratteggiare una panoramica dell’approccio “metapolitico” all’organizzazione e alla autorappresentazione, che in un certo senso costituisce una specie di “marchio di fabbrica” della comunicazione politica di Cpi. Quindi innanzi tutto i testi delle canzoni degli ZetaZeroAlfa che guidano, più e meglio dei programmi politici, lo “spirito” dei militanti e l’attenzione spasmodica ma meditata alla mediaticità, all’essere notizia.

Completa il capitolo un’analisi delle strategie social, curata da Giovanni Baldini, redattore di Patria Indipendente. In chiusura due appendici di Valerio Renzi, giornalista di Fanpage.it, dedicate alle relazioni con la criminalità organizzata e al più grave degli episodi di violenza che ad ora hanno visto protagonisti militanti e frequentatori di CasaPound, quello della strage di piazza Dalmazia a Firenze.

Infine va notato che il libro ha creato qualche imbarazzo a Iannone e soci. Il 14 dicembre, durante una presentazione del volume di Rosati presso la sede dell’Anpi Bolzano, ha preso la parola Andrea Bonazza, consigliere comunale in quota Cpi. Come atteso gli aspetti che più infastidiscono CasaPound sono quelli relativi al razzismo differenziale, sempre negato ma sempre praticato a viso scoperto come ad esempio nelle proposte del Reddito nazionale di natalità, e l’infinita teoria di denunce e arresti per fatti di violenza, giustificati come atti di difesa in spregio alla realtà dei fatti.

In conclusione “CasaPound Italia. Fascisti del Terzo Millennio” è di fatto il più ampio, documentato e recente ritratto di un movimento-partito che si fa sempre più spazio nel mondo dell’estremismo di destra. Una guida indispensabile a chi guardi con preoccupazione a questo fenomeno.