Cittadinanza attiva

martedì 18 Ottobre 2022

Voglio la pace. E manifesto

Presentata la mobilitazione nazionale che il 5 novembre, a Roma, porterà in piazza Europe for Peace. Anpi tra i promotori. Fabrizio De Sanctis, responsabile esteri dei partigiani: “Sarà la voce della società civile. Fermare l’escalation o andremo incontro a una guerra nucleare. Sperperare per gli armamenti sottrae risorse necessarie ad affrontare la crisi”. E in preparazione, a ottobre, tre giornate di mobilitazione in oltre 70 città

mercoledì 5 Ottobre 2022

Protocollo Anpi-Fiom, anche in Veneto si fabbrica antifascismo

Sottoscritta e avviata a livello regionale l’intesa nazionale tra l’associazione dei partigiani e il sindacato dei metallurgici Cgil. La presentazione in occasione delle assemblee preparative della manifestazione dell’8 ottobre, a Roma, a un anno dall’assalto alla sede della Confederazione generale dei lavoratori

venerdì 30 Settembre 2022

A Roma la memoria è in cammino e si fa giovane. Con il QrCode

Anche grazie al significativo contributo dell’Anpi provinciale nasce “Generazioni Resistenti”, progetto dell’associazione giovanile Storia futura, vincitrice del bando Vitamina G indetto dalla Regione Lazio: un sito, una mappa interattiva dei luoghi della lotta di Liberazione capitolina, una mostra e opuscoli divulgativi pensati per gli studenti

lunedì 19 Settembre 2022

Anpi Genova, la memoria antifascista di Kōstas Geōrgakīs rivive. Restaurata la targa

Oggi alle 17.30 associazioni, sindacati e istituzioni insieme per commemorare lo studente che esattamente 52 anni fa si diede fuoco al grido di “Grecia libera, aiutate la Grecia”. Il presidente dei partigiani Massimo Bisca: “si ribadisce la naturale spinta democratica e antifascista della città Medaglia d’oro al Valore militare per la Resistenza”

lunedì 29 Agosto 2022

Anpi Tigullio (GE), dove la memoria attiva della Resistenza è digitale

Con una mappa e un sito. Più di 250 luoghi geolocalizzati e oltre 50mila visualizzazioni per un progetto che, nato dall’iniziativa di un singolo iscritto all’associazione dei partigiani, si è rivelato uno strumento di impegno collettivo per la conoscenza della storia e della cultura antifascista del territorio. E il lavoro continua

giovedì 4 Agosto 2022

Vallone, Anpi Calabria: “Sia battaglia per tutte le Beauty e per i diritti di tutti”

“La Carta nata dalla Resistenza, e fondata sul lavoro, con i suoi articoli sancisce il rispetto della dignità della persona umana e il diritto a una retribuzione adeguata”. L’associazione dei partigiani della regione dopo la vicenda della giovane nigeriana, lavoratrice in un ristorante di Soverato, picchiata per aver chiesto di essere pagata. Intanto la Procura apre un’inchiesta

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

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domenica 7 Dicembre 2025

Passaggio al Bosco a Più Libri Più Liberi, i fatti e l’affondo alla democrazia

Definire “neofascista” la casa editrice creata internamente a Casaggì (a sua volta legata a FdI) è corretto, ma al contempo è troppo poco. Le istituzioni, culturali e politiche, hanno la responsabilità di riconoscere quando la tutela della libertà si trasforma in alibi per chi mira a minarla. Verificare la reale adesione ai principi democratici non è censura ma mettere in pratica la Costituzione

Un gigante dai piedi d’argilla. Il diritto internazionale di fronte ai conflitti armati e al genocidio

Le norme, i principi giuridici e gli organi che regolano le relazioni tra Stati sovrani con l’obiettivo di garantire pace e stabilità nella comunità mondiale mostrano oggi tutta la loro fragilità. Dalla Guerra Fredda ai conflitti contemporanei e lo sterminio del popolo di Palestina, le promesse tradite di un sistema che resta indispensabile ma troppo spesso è impotente. La legge del più forte e la guerra hanno ripreso il dominio, mentre proliferano ovunque i processi di riarmo e il presidente Usa con disprezzo bolla come inutili tutte le istituzioni sovrazionali e sanziona i magistrati della CPI che hanno osato emettere un mandato di cattura nei confronti di Netanyahu

Palestina, dalla tregua fragile alla costruzione della pace

I movimenti in Italia e nel mondo hanno scosso le coscienze e isolato Israele, ma ora è necessario uno scatto nuovo. Il ruolo fondamentale che l’Onu deve riprendere e assumere pienamente e quello finora assente della Ue, la richiesta di liberazione di Barghouti, la ricostruzione nella prospettiva dell’avvio della costituzione di uno Stato palestinese in uno scenario di due popoli in due Stati e le tentazioni dei potenti di “sedersi a tavola” per spartirsi il pranzo. Cosa possiamo fare come Anpi

Stato di Palestina, sì o no? Due popoli e due Stati, uno Stato unico oppure altro ancora?

Nonostante non si fermi il piano israeliano di spopolare Gaza, nonostante il genocidio, l’odio seminato a piene mani e la Cisgiordania a rischio di formale annessione da parte di Tel Aviv, può ancora esistere un futuro per i palestinesi perché i sentimenti delle persone, le speranze o la disperazione, si alimentano e si modificano sulla base della vita quotidiana: per un bimbo la scomparsa di un check point sulla via per la scuola è di per sé un pezzo importante di liberazione. Cosa possiamo fare come Anpi in questo preciso momento storico affinché inizi un processo negoziale che dia dignità e pace a quel martoriato popolo. Ecco alcuni spunti per una proposta strategica

venerdì 19 Dicembre 2025

I cugini Meyer, una storia che non passa

Vittorio Giardino, maestro del fumetto italiano, è tornato indietro nel tempo con le avventure di Max Fridman, ex agente segreto francese, assente da quasi vent’anni dai suoi grafic novel. La vicenda, ambientata nella Vienna del 1938 e ripercorsa con estrema cura e una cronologia implacabile, parte da una domanda che l’autore pone nell’introduzione del libro: «Se aveste 24 ore di tempo per lasciare il Paese e poteste portare con voi solo una valigia, cosa ci mettereste?». È l’interrogativo che affrontarono gli ebrei tedeschi e austriaci negli anni 30. Lo stesso di chi oggi attraversa il Mediterraneo o altre frontiere per sfuggire a guerre, persecuzioni, povertà, dittature. E se, come allora, si alzano muri, si discute di quote, espulsioni, “remigrazione”, è evidente il perché l’autore abbia scelto di parlare di fascismo e nazismo nel 2025

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