Cittadinanza attiva

lunedì 25 Novembre 2024

Giù le mani dalle donne, siamo LIBERE DI ESSERE

Il 25 novembre è una giornata internazionale perché a subire violenza nel mondo sono milioni di donne. Lo Statuto della Corte Penale Internazionale qualifica tra i crimini contro l’umanità atti come l’omicidio volontario, lo stupro, la schiavitù sessuale, la prostituzione forzata, la sterilizzazione forzata e altre forme di violenza sessuale di analoga gravità. Quanto bisognerà ancora aspettare perché discriminazioni, persecuzioni, violenze e apartheid di genere vengano riconosciuti come violazione dei diritti umani e crimini contro l’umanità?

venerdì 22 Novembre 2024

A Milano novembre sembrava aprile con la Festa dell’80° dell’ANPI

Il racconto di una giornata bellissima, straordinariamente partecipata ed emozionante. Dall’auditorium della storica Camera del Lavoro, intitolato a Giuseppe Di Vittorio, al Piccolo Teatro, passando per la Loggia dei Mercanti. Con grandi personalità dello spettacolo, della cultura e della musica, rappresentanti delle associazioni compagne di viaggio nelle tante battaglie per affermare la democrazia, giornalisti, esponenti delle massime Istituzioni cittadine e dell’Esercito, e un mondo di gente. “Mai senza Resistenza, 1944-2024 guardando al futuro” ha fatto vivere, e rivivere a molti, una storia formidabile

giovedì 31 Ottobre 2024

Palermo, la “Strage del pane” e un silenzio lungo 80 anni

Nell’ottobre 1944 l’esercito di Badoglio sparò e lanciò bombe a mano contro manifestanti inermi, “armati” di niente o di rami d’albero, che chiedevano soltanto un lavoro e di poter mangiare perché non potevano permettersi di comprare al mercato nero. Ventiquattro morti, soprattutto ragazzini, e 158 feriti. Una carneficina ancora senza colpevoli e nemmeno un riconoscimento al valor civile delle vittime

lunedì 21 Ottobre 2024

A Latina con Anpi perché democrazia è partecipazione

Grande presenza di cittadine e cittadini all’iniziativa organizzata dall’associazione provinciale dei partigiani per ragionare insieme sulle ragioni più profonde della sfiducia nella rappresentanza politica e del boom dell’astensionismo, e rilanciare l’impegno per la pace e per la battaglia del referendum contro l’autonomia differenziata. Con gli interventi di Teresa Pampena, presidente Anpi provinciale Latina; Valerio Strinati di “Patria Indipendente”; Vincenzo Vita, garante di Articolo 21, e Vincenzo Calò della segreteria nazionale Anpi, coordinati dalla presidente della sezione di Fondi, Giovanna Sposito

venerdì 18 Ottobre 2024

“Fermiamo tutte le guerre”. Un messaggio di Pace da Terni

In vista della manifestazione nazionale del 26 ottobre, un convegno organizzato insieme alla locale Rete delle associazioni per la pace nella Sala del Consiglio comunale ha visto la partecipazione di ospiti di rilievo. Della situazione in Palestina hanno parlato Ali Rashid, già primo segretario dell’ambasciata palestinese, e Sveva Haertter, co-fondatrice di Ebrei contro l’occupazione. Toccante anche la testimonianza del giornalista gazawi Sawfat Kahlout, oggi residente nella città umbra. Con Emiliano Manfredonia, presidente nazionale delle Acli, e Vincenzo Calò della segreteria nazionale Anpi, si è affrontata la situazione attuale in altri scenari, come quello in terra ucraina, e si è parlato di Costituzione e antifascismo

lunedì 7 Ottobre 2024

Tra Stati Uniti e Italia, bilanciamento dei poteri, garanzie costituzionali e ruolo delle Corti Supreme

“Temendo per la nostra democrazia dissento”. Il grido della giudice Sotomayor sull’immunità concessa all’ex presidente Trump è un monito che va ascoltato anche da noi. Dove in gioco sull’elezione di un componente della Consulta da parte del nostro Parlamento ci sono anche le decisioni che l’istituzione dovrà prendere a breve sull’ammissibilità del referendum sull’autonomia differenziata e nel prossimo futuro sulla legge elettorale connessa al progetto di premierato

mercoledì 25 Settembre 2024

100 anni dalla nascita di Aldo Juretich: con Anpi Monza il futuro è all’ombra dei giganti

Bussole di una vita i valori di libertà, internazionalismo e pace. Cittadino del capoluogo lombardo, originario di Fiume, pagò con il carcere l’opposizione al fascismo di confine. Partigiano comunista, nel dopoguerra andrà in Jugoslavia ma finirà recluso nel gulag di Goli Otok. Il centenario celebrato con un fitto programma di appuntamenti a cominciare dal 28 settembre: incontri, testimonianze e uno spettacolo teatrale che riserverà agli iscritti dell’associazione una promozione speciale

martedì 24 Settembre 2024

Romagna mia, dove la gente si inginocchia solo per allacciarsi le scarpe

Vive in una pianura strappata alle paludi, bonificata e divenuta terra fertile col sudore degli scarriolanti, braccianti che non ottenevano il lavoro se non erano i primi ad arrivare nei poderi. Per questo è sempre capace di rimboccarsi le maniche e di eccellere in ogni campo. Cronaca di un’alluvione, la terza in un anno, e della generosità solidale di tante persone accorse anche da più regioni, che rischiano la vita per salvare quelle degli altri

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

Numero 157 Anno

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Leggi anche

domenica 7 Dicembre 2025

Passaggio al Bosco a Più Libri Più Liberi, i fatti e l’affondo alla democrazia

Definire “neofascista” la casa editrice creata internamente a Casaggì (a sua volta legata a FdI) è corretto, ma al contempo è troppo poco. Le istituzioni, culturali e politiche, hanno la responsabilità di riconoscere quando la tutela della libertà si trasforma in alibi per chi mira a minarla. Verificare la reale adesione ai principi democratici non è censura ma mettere in pratica la Costituzione

Un gigante dai piedi d’argilla. Il diritto internazionale di fronte ai conflitti armati e al genocidio

Le norme, i principi giuridici e gli organi che regolano le relazioni tra Stati sovrani con l’obiettivo di garantire pace e stabilità nella comunità mondiale mostrano oggi tutta la loro fragilità. Dalla Guerra Fredda ai conflitti contemporanei e lo sterminio del popolo di Palestina, le promesse tradite di un sistema che resta indispensabile ma troppo spesso è impotente. La legge del più forte e la guerra hanno ripreso il dominio, mentre proliferano ovunque i processi di riarmo e il presidente Usa con disprezzo bolla come inutili tutte le istituzioni sovrazionali e sanziona i magistrati della CPI che hanno osato emettere un mandato di cattura nei confronti di Netanyahu

Palestina, dalla tregua fragile alla costruzione della pace

I movimenti in Italia e nel mondo hanno scosso le coscienze e isolato Israele, ma ora è necessario uno scatto nuovo. Il ruolo fondamentale che l’Onu deve riprendere e assumere pienamente e quello finora assente della Ue, la richiesta di liberazione di Barghouti, la ricostruzione nella prospettiva dell’avvio della costituzione di uno Stato palestinese in uno scenario di due popoli in due Stati e le tentazioni dei potenti di “sedersi a tavola” per spartirsi il pranzo. Cosa possiamo fare come Anpi

Stato di Palestina, sì o no? Due popoli e due Stati, uno Stato unico oppure altro ancora?

Nonostante non si fermi il piano israeliano di spopolare Gaza, nonostante il genocidio, l’odio seminato a piene mani e la Cisgiordania a rischio di formale annessione da parte di Tel Aviv, può ancora esistere un futuro per i palestinesi perché i sentimenti delle persone, le speranze o la disperazione, si alimentano e si modificano sulla base della vita quotidiana: per un bimbo la scomparsa di un check point sulla via per la scuola è di per sé un pezzo importante di liberazione. Cosa possiamo fare come Anpi in questo preciso momento storico affinché inizi un processo negoziale che dia dignità e pace a quel martoriato popolo. Ecco alcuni spunti per una proposta strategica

venerdì 19 Dicembre 2025

I cugini Meyer, una storia che non passa

Vittorio Giardino, maestro del fumetto italiano, è tornato indietro nel tempo con le avventure di Max Fridman, ex agente segreto francese, assente da quasi vent’anni dai suoi grafic novel. La vicenda, ambientata nella Vienna del 1938 e ripercorsa con estrema cura e una cronologia implacabile, parte da una domanda che l’autore pone nell’introduzione del libro: «Se aveste 24 ore di tempo per lasciare il Paese e poteste portare con voi solo una valigia, cosa ci mettereste?». È l’interrogativo che affrontarono gli ebrei tedeschi e austriaci negli anni 30. Lo stesso di chi oggi attraversa il Mediterraneo o altre frontiere per sfuggire a guerre, persecuzioni, povertà, dittature. E se, come allora, si alzano muri, si discute di quote, espulsioni, “remigrazione”, è evidente il perché l’autore abbia scelto di parlare di fascismo e nazismo nel 2025

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