Il ruolino di partigiano combattente di Carlo Smuraglia, firmato da Enrico Mattei, e un primissimo piano del presidente Anpi scattato da Imagoeconomica (Raffaella Verderese)

Aveva combattuto la Resistenza nelle Marche, dove era nato nel 1923, ad Ancona, raggiunta dopo l’8 settembre da Pisa dove studiava giurisprudenza. Nel ’44 si era arruolato come volontario nel gruppo di combattimento “Cremona” del rinnovato esercito italiano per rientrare nella città della torre pendente dopo la Liberazione e avviare quel che diverrà un lungo percorso nelle istituzioni, nella professione di avvocato e nella carriera universitaria prima in Toscana e in seguito in Lombardia.

L’ultimo saluto  a Smuraglia di Silvia Pinelli, figlia di Pino, ai funerali celebrati a Palazzo Marino, alla presenza della massime autorità civili e di una marea di persone

Memorabili i processi dove difese i partigiani nel dopoguerra e poi quelli in qualità di avvocato di parte civile aperti per la morte di Giuseppe Pinelli, considerato la diciottesima vittima della Strage di Piazza Fontana.

Carlo Smuraglia tra i grandi del Famedio

È stato presidente dell’Assemblea regionale della Lombardia, senatore della Repubblica, membro del Consiglio Superiore della Magistratura, insignito della onorificenza di Cavaliere di Gran Croce al Merito della Repubblica italiana. Il suo nome è iscritto al Famedio di Milano.

Carlo Smuraglia nel 2016 all’iniziativa conclusiva della campagna referendaria per il No alla riforma costituzionale

Innamorato della Costituzione italiana, Smuraglia ha dedicato tanto impegno e numerosi libri al testo fondamentale su cui si basa l’organizzazione dello Stato italiano e le relazioni con i cittadini, tanto da intitolare l’autobiografia Con la Costituzione nel cuore. Conversazioni su storia, memoria e politica. Altrettanta sollecitudine ha riservato alle leggi di contrasto ai fascismi.

Carlo Smuraglia era molto stimato da chiunque avesse avuto l’occasione di conoscerlo, e molto amato dai giovani con un sentimento che lui ricambiava

E portano il suo nome norme lungimiranti in favore dei detenuti e dei diritti dei lavoratori. Indimenticabile l’energia profusa per il No nel referendum istituzionale sulla riforma Renzi- Boschi, che portò alla vittoria dello schieramento contrario allo stravolgimento della legge delle leggi.

Carlo Smuraglia con la moglie, Enrica Domeneghetti

Amatissimo dai giovani, che ascoltava e consigliava, e da ogni persona che ha avuto occasione di conoscerlo o lavorare con lui, Smuraglia celava dietro atteggiamenti a volte “ruvidi” una grande timidezza, sempre però accompagnata da una straordinaria determinazione. E quasi da romanzo è stata la sua storia di amore con la moglie Enrica “Chicca” Domeneghetti, anche lei avvocato dal grande prestigio.

Carlo Smuraglia con il Presidente della Repubblica Mattarella, e l’allora ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini. È del luglio 2014 la firma del primo protocollo di intesa fra ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e Anpi, cui seguì un partecipatissimo concorso per le scuole, i vincitori premiati al Quirinale (Imagoeconomica, Stefano Carofei)

Tutta di Smuraglia l’idea dell’accordo con il ministro dell’Istruzione per parlare di Resistenza nelle scuole, e lui stesso partecipava agli incontri con le classi testimoniando quella straordinaria seppur sofferta stagione che conquistò libertà e diritti, riscattando il Paese dall’ignominia del regime fascista.

Tra le numerose persone che hanno voluto portare l’ultimo saluto a Smuraglia, il presidente nazionale Anpi, Gianfranco Pagliarulo; il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini; il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. Hanno partecipato inoltre scrittori, politici, esponenti della società civile giunti da tutta italia e anche dall’Europa

La notizia della morte, nonostante Smuraglia avesse 99 anni, suscitò dolore e sgomento in tutto il mondo, come documentano i messaggi di cordoglio arrivati all’Associazione e la accorata partecipazione ai funerali. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, scrisse, tra l’altro: “Con Carlo Smuraglia scompare una delle ultime figure del movimento partigiano che concorse alla fondazione della Repubblica e a vivificarne la democrazia. La sua azione rimane nel ricordo della Repubblica”.

Nell’anniversario della scomparsa tantissime le iniziative in memoria, ne possiamo citare solo alcune: Pisa gli ha già dedicato la Festa della Liberazione e per la ricorrenza, il 30 maggio alle ore 15 ha promosso un seminario all’università. Titolo “Carlo Smuraglia: primi appunti per una biografia”, organizzato dall’Università, dal Cidic, il Centro per l’innovazione e la diffusione della cultura, dal Dipartimento di civiltà e forme del sapere, dal Dipartimento di Giurisprudenza e dal Comitato Provinciale Anpi Pisa.

A Milano si terrà un concerto, non dimenticando la passione per la musica classica di Smuraglia, che non perdeva mai gli eventi alla Scala. Tra i promotori, oltre all’Anpi provinciale di Milano e l’Aned, anche l’Istituto Parri. Fu con il presidente, lo storico Paolo Pezzino, allora giovanissimo, che Smuraglia realizzò l’Atlante delle stragi nazifasciste, uno strumento di ricerca che anno dopo anno si rivela sempre più prezioso.

Sempre a Milano, l’ateneo ha avviato la pubblicazione online della sua opera completa, a cura della prof Olivia Bonardi, Carlo Smuraglia: Scritti, discorsi e atti istituzionali, che mira a rendere accessibile a tutti il lavoro di Carlo Smuraglia, consultabile gratuitamente (per il link cliccare qui).

Un altro momento dell’ultimo saluto a Carlo Smuraglia. A portare il feretro, uno dei figli di Smuraglia (a destra nello scatto di Imagoeconomica) e per Anpi: Andrea Liparoto, responsabile Comunicazione Anpi; Paolo Papotti, responsabile Formazione Anpi; Ivano Tajetti, del comitato provinciale Anpi Milano

Il primo dei 15 volumi dell’opera è sulla piattaforma digitale e comprende la autobiografia Con la Costituzione nel cuore. Conversazioni su storia, memoria e politica, scritta con Francesco Campobello. Una lettura, scrivono i curatori  dell’opera completa che consente di ripercorrere e di rileggere con le lenti della salvaguardia delle istituzioni democratiche molteplici, rilevanti fatti che hanno drammaticamente caratterizzato la storia del nostro Paese.

Il sorriso di Carlo Smuraglia (Imagoeconomica, Alessandro Paris)

Il libro raccoglie inoltre una serie di ricordi e saggi di studiosi di “diversi generi e generazioni” che illustrano i profili di attualità del pensiero di Carlo Smuraglia. E ancora sono proposti i contributi di Amos Andreoni, Gaetano Azzariti, Marzia Barbera, Alessandro Bellavista, Olivia Bonardi, Franca Borgogelli, Piera Campanella, Giancarlo Caselli, Nando dalla Chiesa, Pietro Ichino, Lucio Motta, Gianfranco Pagliarulo, Corrado Stajano, Paolo Tomassetti, Ettore Zanoni e la dichiarazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della scomparsa di Carlo Smuraglia.