Angelo Carnelutto “Clark” era nato a Fontanafredda (PN) il 9 giugno 1926 (foto tratta dall’intervista di “Noi partigiani, il Memoriale della Resistenza italiana”, promosso dall’Anpi nazionale)

È mancato Angelo Carnelutto, il partigiano “Clark”, 95 anni, insignito di Croce al VM. Nel 1944-’45 aveva combattuto fra Piancavallo e Valcellina, nella brigata unificata (Garibaldi – Osoppo) Ippolito Nievo A, e poi nella V brigata Osoppo Friuli.

Nei lunghi mesi della Resistenza aveva conosciuto, combattendo al loro fianco, illustri figure di comandanti partigiani pluridecorati come Pietro Maset “Maso”, Mario Modotti “Tribuno”, Giulio Quinto Contin “Richard”.

I medaglieri Anpi con i familari di “Clark” insieme a dirigenti e iscritti all’associazione per l’addio al partigiano Carnelutto

Angelo Carnelutto testimoniava e diffondeva costantemente nelle scuole storia e memoria della Lotta partigiana di Liberazione, contro i nazifascisti.

Bandiere tricolori e il Coro partigiano sul sagrato della chiesa che ha ospitato i funeali di “Clark”

Preziosa fonte della Resistenza, Carnelutto era presidente onorario dell’Anpi mandamentale del sacilese.

Autore del diario “Ricordi vivi di vita partigiana”, Carnelutto, in più occasioni durante l’anno, e sempre il 25 aprile, diventava testimone della Resistenza nelle scuole del pordenonese, dove dirigenti scolastici, docenti e studenti lo accoglievano con riconoscenza e affetto.

Il Presidente provinciale Anpi, Loris Parpinel, durante la cerimonia ha ricordato il grande impegno di Carnelutti nell’associazione dei partigiani

La scomparsa di Angelo Carnelutto ha colpito tutti coloro che lo hanno conosciuto, in particolare l’Anpi, associazione dei partigiani, dove “Clark” ha militato fin dalla sua costituzione, durante la guerra, subito dopo la liberazione di Roma, il 6 giugno 1944.

“L’Anpi era la sua casa, più ancora di quella dove abitava a Vigonovo”: commosse così le figlie Virginia e Gabriella hanno comunicato la scomparsa di papà Angelo a Loris Parpinel, presidente provinciale dell’Anpi.

Le testimonianze partigiane di Angelo Carnelutto “Clark” sulla Resistenza contenute nel diario “Ricordi Vivi di vita partigiana”, oltre ai numerosi episodi di combattimenti e scontri con i nazifascisti, raccontano, con empatia, il sostegno ricevuto dalla gente, in montagna e pianura, a rischio della vita e della distruzione delle proprie abitazioni.

All’uscita dei funerali di “Clark” a Vigonovo

Eccezionale, nel suo diario, il racconto che fa Clark della sua anabasi, in pieno inverno, dalle pendici innevate del Pramaggiore, in alta montagna, fino alla sua casa di Vigonovo, nella pianura pordenonese.

Il diario di “Clark”

Con gli scarponi dalle suole staccate, tenuti insieme prima con la cinghia dei pantaloni e poi con un fil di ferro, recuperato in una vigna.

Un vero e proprio corteo per accompagnare Carnelutto alla sua ultima dimora

I ricordi partigiani di Angelo Carnelutto sono stati raccolti da Gad Lerner e Laura Gnocchi in “Noi, partigiani. Memoriale della Resistenza italiana” e sono contenuti nei recenti dvd dell’Anpi “Ribelli per la Libertà” ed “Eravamo Ragazzi – Sentieri di Coraggio” realizzati dai giornalisti Alessandra Montico e David Da Ros, nonché nel documentario del 2005 “Ri_Conoscenza” dell’Istituto provinciale di storia del Movimento di Liberazione, realizzato dalla docente Sabrina Benussi.

Tanti giovani ai funerali di “Clark”

L’Anpi provinciale del pordenonese continuerà a distribuire nelle scuole il diario e i dvd del partigiano Angelo Carnelutto “Clark”, ritornato nella sua casa di Vigonovo dopo una vita lavorativa spesa a Napoli, a lungo manutentore nella locale azienda dei trasporti.

Le esequie sono state celebrate nella parrocchiale di Vigonovo.

La sepoltura di Angelo Carnelutto è stata accompagnata dall’orazione funebre di Giuseppe Mariuz.

In una chiesa piena, tanti iscritti all’Anpi hanno reso omaggio a “Clark”, assieme al Coro partigiano, con tricolori e medaglieri. Loris Parpinel, presidente provinciale dell’Anpi, nella sua orazione, con la figura esemplare di Angelo Carnelutto, ha ricordato il diario partigiano e le tante testimonianze che ha lasciato.

La sepoltura al cimitero è stata accompagnata dall’orazione funebre di Giuseppe Mariuz.