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La formazione è, per l’Anpi, un aspetto di fondamentale importanza e un mezzo indispensabile per l’esercizio di quella (buona) memoria attiva che permette alle nuove generazioni di approcciarsi criticamente a tematiche che uniscono storia e attualità. E l’Aned, l’Associazione nazionale ex deportati, che con i partigiani aderisce al Forum delle associazioni antifasciste e della Resistenza, da decenni sposa questa visione, organizzando da ben cinquant’anni le visite ai campi di concentramento e sterminio nazisti. Una vicinanza di intenti che ha portato il Comitato provinciale Anpi Pisa a stanziare, a partire dall’anno scolastico 2018-19, delle borse di studio per la partecipazione a queste visite di istruzione, indirizzate alle studentesse e agli studenti delle terze classi delle scuole medie della provincia, attribuite attraverso un concorso.

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Alunni e alunne, supportati da docenti e specialisti dei singoli argomenti, sono invitati ad approfondire le tematiche storiche del periodo preso in esame. L’obiettivo è quello di realizzare un elaborato individuale – da presentare sotto forma di saggio, tema, relazione, composizione poetica, racconto, disegno o video – che viene poi sottoposto a una commissione composta da un insegnante individuato dal collegio dei docenti dell’istituto, un rappresentante Anpi e uno Aned.

E lo scorso 8 giugno si è tenuta, presso l’auditorium “Maccarrone” della Provincia di Pisa, gremito per l’occasione, la cerimonia di premiazione alla quale hanno partecipato docenti, genitori e, naturalmente, le studentesse e gli studenti che hanno realizzato i progetti. Oltre alle ragazze e ai ragazzi che hanno aderito all’iniziativa Anpi, erano presenti anche quelli che si sono candidati all’analogo concorso promosso da Aned Pisa. E come già anticipato, per i vincitori del premio dei partigiani, la partecipazione alla visita ai campi di concentramento e sterminio, i cui costi sono interamente coperti dalle sezioni Anpi.

L’itinerario del viaggio, che si tiene in primavera, prevede le tappe di Dachau, Ebensee, Gusen, Harteim, per poi concludersi a Mauthausen il 5 maggio, anniversario della liberazione del campo. Un’esperienza che incide profondamente nel percorso di crescita e maturazione degli studenti che, così, vengono coinvolti in prima persona nelle vicende storiche e umane legate ai deportati.

Non un semplice viaggio, ma un’occasione senza eguali che contribuisce a radicare nella memoria individuale episodi collocati in una dimensione temporale sempre più distante dagli adolescenti, accompagnandoli in un percorso di acquisizione di consapevolezza. Soprattutto perché le vincitrici e i vincitori del concorso, prima di recarsi sui luoghi testimoni della più grande tragedia dell’umanità, hanno approfondito l’argomento, studiando e dando prova, con i loro elaborati, di avere integrato il dramma e la complessità del periodo analizzato.

Le studentesse e gli studenti premiati (Pagina Facebook Anpi comitato provinciale di Pisa)

L’ultima edizione del viaggio, prevista per lo scorso maggio, purtroppo non si è tenuta a causa delle restrizioni pandemiche e i 16 vincitori hanno ricevuto in regalo un buono per l’acquisto di libri. Un gesto ovviamente dettato dalle necessità del periodo, ma che sottolinea come cultura, sensibilità ed educazione alla consapevolezza delle vicende storiche vadano di pari passo. E che rimarca l’urgenza e l’instancabile impegno, da parte dell’Anpi, di fare formazione ai più giovani sui temi di fascismo, Resistenza, Costituzione e diritti.