Il partigiano Bruno Rontaruoli mentre riceve in dono per il suo centenario una targa d’onore Anpi dal presidente provinciale dell’associazione dei partigiani di Reggio Emilia, Ermete Fiaccadori

Nel pomeriggio del 17 agosto, nel porticato antistante la ex cooperativa di Massenzatico, nel reggiano, il partigiano centenario Bruno Rontauroli è stato festeggiato da familiari, amici e dal circolo Arci “La Capannina Paradisa” con la partecipazione nutrita ed entusiasta di numerosi cittadini di tutte le età.

La ex Jugoslavia occupata tra il 1941 e il 1943 (da C. Silingardi, La Resistenza italiana nel contesto europeo)

Contadino originario di Viano, paesino in provincia di Reggio Emilia, Rontauroli è stato per un lungo periodo sotto servizio militare. Al momento della firma dell’armistizio si trovava in Croazia e da lì riuscì avventurosamente a ritornare in Italia. Decise di non imbarcarsi su una nave a causa dei grandi rischi che il viaggio avrebbe comportato e affrontò il rientro con mezzi di fortuna: arrivò a piedi in Veneto, poi nelle campagne modenesi, per giungere, infine, a casa.

(Fototeca Istoreco)

Bruno decise quindi di salire in montagna per combattere nella 76ª Brigata Sap. Operò sull’Appennino fino alla Liberazione, partecipando a una serie di azioni principalmente nella zona di Scandiano, Albinea e Casina.

Trasferitosi, dopo la guerra, nella zona di Massenzatico, dove vive tuttora, una volta terminato l’impegno lavorativo nella stalla sociale del paese si è dedicato a tante attività, tra cui la festa dell’Unità, si è occupato del locale da ballo estivo “la Capannina” ed è stato particolarmente attivo nella locale sezione Anpi.

Una esibizione del Coro selvatico popolare

Bruno è stato salutato e festeggiato da tanti amici e conoscenti e, tra i vari regali, ha ricevuto una targa donata dalla sezione reggiana dei partigiani. L’incontro è stato allietato dalle canzoni resistenti del Coro selvatico popolare e si è concluso con il tradizionale taglio della torta e il brindisi finale augurale.

Le buone condizioni fisiche del partigiano Bruno gli hanno permesso di spegnere le cento candeline sulla torta con un vigoroso soffio sottolineato da uno scrosciante applauso dei presenti.

Ermete Fiaccadori, presidente Comitato provinciale Anpi Reggio Emilia