Inchieste

giovedì 10 Aprile 2025

Quelle strade intitolate al collaborazionista Almirante

Ecco una mappa interattiva realizzata anche grazie al contributo dei lettori di Patria, parte di un’inchiesta che con il loro aiuto punta a smascherare un’operazione politica e culturale mirata a fare entrare dalla finestra un’ideologia che la Storia ha fatto uscire dalla porta principale. Vi continueremo a raccontare il personaggio e gli scheletri di cui poco o niente si sa, ma sono ben stipati nel suo personale armadio della vergogna. Intervisteremo sindaci per chiedere conto della scelta toponomastica, e lanciamo fin da subito a tutte le cittadine e a tutti i cittadini una proposta: attiviamoci insieme per dedicare ogni strada non intitolata al repubblichino fucilatore di partigiani, oppure soppressa, a un uomo o una donna delle istituzioni democratiche e antifasciste

mercoledì 20 Novembre 2024

Il revival del razzismo scientifico

Un ricco investitore vuole finanziare una rete suprematista internazionale che ha base negli USA. Ma se il munifico magnate è un giornalista d’inchiesta sotto copertura, la rete che incita all’odio è ben reale, ha radici in uno dei periodi più bui della storia contemporanea, è forte di donazioni da vertigine, e ha allungato i tentacoli in Europa (occupandosi anche dell’Italia per sostenere l’inferiorità genetica dei cittadini meridionali). Una teoria a uso di una precisa strategia politica e comunicativa, che può contare su un terreno tornato a essere molto fertile

mercoledì 31 Luglio 2024

Lo strano caso delle vie intitolate ad Almirante

Perlopiù ubicate in piccoli Comuni del Meridione, sono decine le strade dedicate al segretario di redazione della rivista antisemita La difesa della razza, poi capo di gabinetto del ministero della cultura popolare durante il regime fantoccio di Salò che ordinava la fucilazione alla schiena dei partigiani, in seguito numero uno del Msi, e che ancora alla fine degli anni 80 definiva l’Italia “Repubblica bastarda”. Ma non è possibile averne la mappatura completa, invitiamo lettrici e lettori a segnalare la presenza nei loro territori scrivendo a redazione@patriaindipendente.it

martedì 30 Gennaio 2024

Chi ha rubato la tela del Caravaggio?

La storia lunga 55 anni di un furto “eccellente”: la “Natività con i santi Lorenzo e Francesco d’Assisi” di Caravaggio, trafugata in una chiesa di Palermo nel 1969 e mai ritrovata. Un altro mistero italiano, nonostante le indagini dei carabinieri del Comando tutela patrimonio culturale, Fbi, polizie straniere e perfino dei servizi segreti del Vaticano. Della vicenda si sono occupati importanti scrittori, tra cui Leonardo Sciascia, e giornalisti come Rosaria Capacchione, che da anni vive sotto scorta a causa delle minacce ricevute per le sue inchieste sulla malavita organizzata. E inquietanti piste emerse conducono a boss mafiosi di primo piano. Oggi è il quadro più ricercato nel mondo

mercoledì 30 Agosto 2023

Active Club debutta in Italia e brucia bandiere Cgil, Cisl e Uil

Nasce nel nostro Paese il gruppo legato al ramo di un movimento di estrema destra nato negli Usa e che si sta diffondendo in tutta Europa. Punta sulle arti marziali e fa breccia tra i giovani. Il credo è culto del corpo, antisemitismo, xenofobia, suprematismo e niente donne. Dopo un campo nel Lazio, lo scorso giugno, ora l’annuncio. Per il lancio, pubblicato un video dove si dà fuoco ai vessilli dei sindacati confederali

lunedì 15 Maggio 2023

Fascismo, antifascismo e intelligenze artificiali

A metà tra gioco e test, un esperimento rivela che le tentazioni nostalgiche preoccupano anche i software capaci di riprodurre facoltà umane quali ragionamento, apprendimento e creatività. Addirittura gli algortimi di uno dei programmi si sono rifiutati di redigere il manifesto politico per un nuovo movimento italiano di estrema destra

martedì 21 Febbraio 2023

Uno sguardo diverso sull’aggressione fascista di Firenze

Quanto accaduto rivela la scalata egemonica di un gruppo di estrema destra, Casaggì, capace di imporsi in Fratelli d’Italia con esponenti che, divenuti quadri del partito di Meloni, sono stati eletti nelle istituzioni locali. E a dover preoccupare l’intero Paese non sono i singoli, gravissimi episodi ma il sistema ideologico rivendicato: l’uso strutturale della violenza, finalizzata “solo” a garantirsi “agibilità politica”

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

Numero 154 Anno

Leggi il numero 154

Tutti i numeri

Patria Indipendente, il periodico antifascista con aggiornamenti quotidiani.

Leggi anche

domenica 2 Novembre 2025

Riforma della Giustizia e decreti Sicurezza: dalla democrazia costituzionale allo stato penale?

Il progetto di modifica della Costituzione ha preso il via negli anni Novanta. Oggi stiamo vivendo la tappa finale con la riforma della Giustizia, sbrigativamente definita come riforma per la separazione delle carriere. Il testo è stato approvato in Senato in quarta lettura, con un iter parlamentare senza alcuna possibilità di emendamenti, fatto che non ha precedenti nella storia delle riforme costituzionali. Ora la legge sarà al vaglio del referendum, previsto per la prossima primavera, che essendo una consultazione costituzionale non prevede quorum. Ecco i motivi per opporsi a questo stravolgimento degli assetti democratici

venerdì 31 Ottobre 2025

No al Ponte. Insieme a Messina per un grande corteo nazionale

Dopo la bocciatura della Corte dei Conti il governo Meloni è in grande difficoltà. È il momento di mobilitarsi. La manifestazione promossa per il 29 novembre prossimo, co-organizzata dall’ANPI provinciale unitamente a comitati, associazioni, partiti, sindacati, sarà una buona occasione per continuare la lotta contro i disegni eversivi dell’esecutivo, anche in preparazione del referendum costituzionale sulla riforma della Giustizia della prossima primavera. Ecco tutte le ragioni per bloccare un’opera inutile e pericolosa. Per adesioni corteonoponte29novembre@gmail.com

“Vogliamo la pace”. Una flotilla di bambini per scrivere ai potenti di tutto il mondo

In occasione della prossima Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia, far partire dall’Italia un fiume di lettere, cartacee e affrancate, dirette ai decisori politici, ai media e quindi all’opinione pubblica planetaria, per motivare una richiesta che arriva dai bambini e dagli studenti di ogni ordine e grado. L’iniziativa è promossa dai docenti del Gruppo nazionale educazione alla pace e alla nonviolenza del MCE. Propongono ai colleghi di affrontare in classe, tra ottobre e novembre, il tema della guerra e della pace, invitando alunne e alunni, ragazze e ragazzi, a esprimere idee e proposte da spedire dal 20 al 29 novembre a migliaia di indirizzi. Per l’occasione prodotto il fumetto “Lettere di Pace”

Newsletter

Iscriviti alla newsletter e resta informato: ricevi ogni due settimane gli articoli di Patria Indipendente direttamente nella tua casella di posta.

Iscriviti ora