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mercoledì 30 Aprile 2025

San Nicola da Crissa (VV), cittadinanza onoraria per due partigiane del Sud che combatterono in Piemonte

Una scelta del sindaco Giuseppe Condello per celebrare l’80° della Liberazione, approvata con delibera del Consiglio comunale. Erano due sorelle, Bice e Maria Di Tocco, di origine tropeana, che parteciparono alla Resistenza nella IX Divisione Garibaldi “Alarico Imerito”. Nel pantheon degli illustri anche il fratello Antonio, che operò nella stessa formazione. Erano figli di un ufficiale degli Alpini che dopo l’8 settembre, essendosi rifiutato di combattere per la Rsi, era stato arrestato. La madre Aurora ospitò più volte in casa gli incontri dei Gruppi di Difesa della Donna. Alla cerimonia erano presenti i parenti, i rappresentanti dell’Anpi e tanti cittadini

martedì 29 Aprile 2025

Lo straordinario 25 Aprile 2025. Cronaca fotografica di un giorno speciale

Piazze piene, cortei partecipati e vivaci, iniziative culturali. Le cittadine e i cittadini hanno risposto con entusiasmo all’invito dell’Anpi di celebrare con la dignità che meritava l’80° della Liberazione. Tra i tantissimi giovani e i volti noti di personalità della politica e dello spettacolo (a Milano in corteo anche Pif e lo scrittore Antonio Scurati) qualcuno ha scelto di aderire all’associazione dei partigiani o di rinnovare la tessera proprio nella solenne occasione, come ha fatto per esempio l’attrice Vanessa Scalera (la giudice Tataranni) nel Brindisino. Ecco un primo assaggio di una galleria di scatti per raccontare con “sobrietà” una magnifica Italia e una straordinaria, resistente, giornata antifascista

domenica 27 Aprile 2025

God save la Liberazione! Il lungo 80° in Bassa Romagna

Alfonsine, Cotignola, Fusignano e Lugo cacciarono i nazifascisti il 10 di quel mese del 1945, dopo una durissima battaglia combattuta dal Gruppo Cremona e dalla brigata garibaldina del comandante Bulow sulle sponde del fiume Senio. A celebrare l’importante ricorrenza sono stati anche Carlo e Camilla d’Inghilterra insieme al Presidente Mattarella con una visita nel capoluogo Ravenna, incontrando partigiani e Anpi. E per l’anniversario nazionale, il 25 Aprile, grande iniziativa nel solco della tradizione lungo gli argini del corso d’acqua dove passava la Linea Gotica, per la prima volta con la partecipazione di tutti i Comuni del territorio

domenica 20 Aprile 2025

Per un’Europa libera e giusta? Perché è solo un altro modo per dire che non c’è più niente da perdere

La regressione dei diritti dei lavoratori nella UE attraverso le sentenze della Corte di Giustizia. Il filo conduttore è il costante spostamento dell’asse in favore del diritto di impresa, a spese di contrattazioni collettive e diritto di sciopero, che ha preso il via fin dagli anni Ottanta. A fronte del principio ritenuto fondamentale della libertà di concorrenza, le aziende possono di fatto competere per la riduzione dei costi fino ad arrivare a una sorta di dumping sociale. I sindacati e le sinistre non sono riusciti finora a riequilibrare la bilancia. Per fermare la valanga, sarebbero necessari progetti illuminati e pensieri lunghi capaci di contrastare le crescenti disuguaglianze e sappiano coinvolgere i ceti fragili per costruire una nuova egemonia

venerdì 18 Aprile 2025

Desaparecidos argentini, 1985. Storia del processo ai militari che violarono tutti i diritti umani

Il verdetto finale confermò l’idea di un piano sistematico di sterminio messo in atto dalla giunta militare tra il marzo 1976 e il dicembre 1983. I magistrati giustificarono la forza probatoria dei testimoni, squalificando tutte le argomentazioni della difesa. Tuttavia le pene furono inferiori a quelle richieste dal pubblico ministero. Nella sua argomentazione finale il procuratore Julio César Strassera concluse: «Sulla base di questo processo è nostra responsabilità stabilire una pace basata non sull’oblio, ma sulla memoria, non sulla violenza, ma sulla giustizia. Voglio usare una frase che non appartiene solo a me, perché appartiene già a tutto il popolo argentino: Señores jueces: Nunca más». Durante le udienze vennero ascoltate le tragiche testimonianze di 839 persone che sono state registrate ogni giorno da più di 500 giornalisti e trasmesse in tv

giovedì 17 Aprile 2025

La prima banda partigiana d’Italia

A organizzarla furono i comunisti Pompeo Colajanni e Giancarlo Pajetta. Nacque qualche giorno avanti la formazione giellina di Galimberti, sempre nel territorio di Cuneo, a Barge. La preziosa testimonianza del comandante partigiano originario di Caltanissetta, la diatriba con il compagno di lotta se chiamarla “Garibaldi”, seguendo le direttive del Partito, oppure “Carlo Pisacane”. La scelta dei nome di battaglia “Barbato” e “Nullo”. La Resistenza come cemento dell’unità di Nord e Sud, la memoria dei martiri della seconda Resistenza, quali Pio La Torre e Rosario Di Salvo, uccisi dalla mafia

lunedì 14 Aprile 2025

La Memoria salvata a scuola. Noi della Generazione Zeta, come gli storici, sulle tracce della Resistenza

Tutto è partito due anni fa, in occasione dell’anniversario del rastrellamento del Ghetto di Roma. Guidati dalla prof di storia Anna Valente, abbiamo avviato un percorso di approfondimento extracurricolare con il prof Roberto Tarantino, presidente onorario Anpi Bat. Il racconto dell’originale esperienza formativa che ha permesso, tra l’altro, di dar voce e nuova vita, tirandole fuori dagli archivi, alle vicende di ben 300 partigiani del territorio. E di realizzare un database

sabato 12 Aprile 2025

Hildesheim, in memoria dei Caduti dell’eccidio nazista. Italiani

Nella località tedesca della Bassa Sassonia poco prima della fine della guerra avvenne un’esecuzione di massa, 209 morti, per lo più militari nostri connazionali. Un omicidio di massa ancora misconociuto. Anni fa il sindaco si scusò pubblicamente e, in occasione dell’80° anniversario, la Città insieme all’Associazione Italo-Tedesca, ha organizzato una cerimonia per ricordare la strage. Intanto qui da noi, la giovanissima pronipote di una delle vittime, il sergente maggiore Francesco Paolo Potena, ha voluto raccontare la storia tragica del bisnonno ai suoi coetanei con una mostra a scuola

giovedì 10 Aprile 2025

Quelle strade intitolate al collaborazionista Almirante

Ecco una mappa interattiva realizzata anche grazie al contributo dei lettori di Patria, parte di un’inchiesta che con il loro aiuto punta a smascherare un’operazione politica e culturale mirata a fare entrare dalla finestra un’ideologia che la Storia ha fatto uscire dalla porta principale. Vi continueremo a raccontare il personaggio e gli scheletri di cui poco o niente si sa, ma sono ben stipati nel suo personale armadio della vergogna. Intervisteremo sindaci per chiedere conto della scelta toponomastica, e lanciamo fin da subito a tutte le cittadine e a tutti i cittadini una proposta: attiviamoci insieme per dedicare ogni strada non intitolata al repubblichino fucilatore di partigiani, oppure soppressa, a un uomo o una donna delle istituzioni democratiche e antifasciste

mercoledì 9 Aprile 2025

Piazza Loggia, condannato il sedicenne dal cuore nero

La strage è di Ordine Nuovo, ma lo Stato è coinvolto. Trent’anni di carcere per Marco Toffaloni, divenuto cittadino svizzero con il nome di Franco Maria Muller, in quanto ritenuto uno degli esecutori di quel vile e tragico gesto. La massima pena applicabile perché allora era minorenne. Dopo ben 50 e passa anni, un ulteriore e significativo squarcio di verità processuale e anche storica. Intanto continua il processo parallelo a carico di Roberto Zorzi, che oggi vive negli Stati Uniti

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

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Leggi anche

Pace, coesistenza, neutralità. Un’altra strada è possibile

Mettere in campo un’alternativa alla guerra si può, riattivando i processi di coesistenza pacifica e di neutralità. Tanti però i nodi da sciogliere, a partire dal ruolo della Nato, che dal 1999 si è trasformata in un agente offensivo che spinge tutti gli “esclusi” a riarmarsi. Il secondo ostacolo è proprio la disastrosa corsa al riarmo dell’Europa, da bloccare al più presto. È difficile parlare oggi di pace, ma è necessario. Non bastano però gli appelli morali: serve una mobilitazione mondiale che esprima una critica politica alla guerra; un movimento che, ricalcando quello dei Partigiani della Pace degli Anni 50, si ponga come obiettivo quello di “non implorare la pace ai fautori di guerra, ma costringerli ad accettarla”. E noi, accanto alla parola pace ne mettiamo un’altra: antifascismo, vera premessa per la realizzazione di una società nuova

Non solo cittadino onorario d’Italia, il capo del fascismo pure laureato honoris causa. In Svizzera

Nasce così, per fare i conti con il passato, “Docteur Mussolini. Un passé sensible”, una mostra all’Università di Losanna (fino al 21 settembre) realizzata grazie ad Anpi Ginevra, Colonie Libere Italiane, Comitato XXV Aprile di Zurigo e le associazioni antifasciste presenti nella Confederazione elvetica, dopo aver chiesto ma non ottenuto dall’ateneo la revoca del diploma conferito al dittatore nel 1937. E si è lanciata una petizione online affinché si ricordi Jean Wintsch, l’unico professore che disse No

KLER.CSK “Non sprecate il mio sacrificio”

80 anni di ANPI – La Resistenza continua

Le tappe salienti dell’impegno dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia si intrecciano strettamente con la vita della Repubblica. Da ieri a oggi. Il video è stato realizzato da Silvia Folchi, testi di Gabriele Bartolini, Silvia Folchi, Andrea Liparoto. Da guardare e scaricare

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