Quindicinale

N° 26

Copertine Servizi

CASA CERVI, MAGGIO 1954

Italo Calvino

In occasione dell’anniversario della fucilazione dei fratelli Cervi, un emozionante articolo del 1954 su di un incontro fra i genitori delle Medaglie d’Oro martiri del nazifascismo e le Medaglie d’Oro sopravvissute

lunedì 16 Gennaio 2017

Quando non si muore per sempre

Si chiamava Jacopo, ma per tutti era “Papo”. Un bellissimo bambino di 10 anni che il 24 agosto scorso, a seguito di un arresto cardiaco, è morto in ospedale dopo straordinari e disperati tentativi di recuperarlo. Papo aveva un papà, Andrea Pilotta, che non ha perso tempo per non smettere di parlare con suo figlio. […]

lunedì 16 Gennaio 2017

La colonna sonora di un secolo

Cancellato dal recente tragico schianto aereo, il Coro dell’Armata Rossa, che si esibì per la prima volta il 12 ottobre 1928, ha stupito il pubblico di tutto il mondo per la varietà e la ricchezza del repertorio che spazia tra canti tradizionali, canti di lotta, canti di guerra, canti patriottici, canti di altre nazioni

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

Numero 26 Anno II

del 19 Dicembre 2016

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Patria Indipendente, il periodico antifascista con aggiornamenti quotidiani.

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Un gigante dai piedi d’argilla. Il diritto internazionale di fronte ai conflitti armati e al genocidio

Le norme, i principi giuridici e gli organi che regolano le relazioni tra Stati sovrani con l’obiettivo di garantire pace e stabilità nella comunità mondiale mostrano oggi tutta la loro fragilità. Dalla Guerra Fredda ai conflitti contemporanei e lo sterminio del popolo di Palestina, le promesse tradite di un sistema che resta indispensabile ma troppo spesso è impotente. La legge del più forte e la guerra hanno ripreso il dominio, mentre proliferano ovunque i processi di riarmo e il presidente Usa con disprezzo bolla come inutili tutte le istituzioni sovrazionali e sanziona i magistrati della CPI che hanno osato emettere un mandato di cattura nei confronti di Netanyahu

Palestina, dalla tregua fragile alla costruzione della pace

I movimenti in Italia e nel mondo hanno scosso le coscienze e isolato Israele, ma ora è necessario uno scatto nuovo. Il ruolo fondamentale che l’Onu deve riprendere e assumere pienamente e quello finora assente della Ue, la richiesta di liberazione di Barghouti, la ricostruzione nella prospettiva dell’avvio della costituzione di uno Stato palestinese in uno scenario di due popoli in due Stati e le tentazioni dei potenti di “sedersi a tavola” per spartirsi il pranzo. Cosa possiamo fare come Anpi

Stato di Palestina, sì o no? Due popoli e due Stati, uno Stato unico oppure altro ancora?

Nonostante non si fermi il piano israeliano di spopolare Gaza, nonostante il genocidio, l’odio seminato a piene mani e la Cisgiordania a rischio di formale annessione da parte di Tel Aviv, può ancora esistere un futuro per i palestinesi perché i sentimenti delle persone, le speranze o la disperazione, si alimentano e si modificano sulla base della vita quotidiana: per un bimbo la scomparsa di un check point sulla via per la scuola è di per sé un pezzo importante di liberazione. Cosa possiamo fare come Anpi in questo preciso momento storico affinché inizi un processo negoziale che dia dignità e pace a quel martoriato popolo. Ecco alcuni spunti per una proposta strategica

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