Un comandante dei vigili urbani in divisa da maggiore delle SS. Con tanto di svastiche sul colletto e teschio sul berretto. Così ha voluto mostrarsi su Facebook il responsabile della polizia locale di Biassono, comune di 12mila abitanti della provincia Monza-Brianza. Accompagnando la foto col commento “Basterebbe una compagnia di questi per sistemare alcune cose”.
In poche ore lo scatto di Giorgio Piacentini, 56 anni, ha fatto il giro della rete sollevando lo sconcerto e le proteste delle associazioni democratiche. L’ANPI Brianza ha inviato un esposto al prefetto e ora si attendono i provvedimenti della giunta (leghista) comunale. Ma il sindaco Luciano Casiraghi, pur avendo definito il fatto «un atto gravissimo» all’esplodere delle polemiche, sembrerebbe ora prendere tempo per «valutare con calma, vista la delicatezza e l’eccezionalità della vicenda». D’altro canto l’Amministrazione di Biassono non aveva accolto la richiesta delle opposizioni di convocare un Consiglio comunale urgente sull’accaduto e il prefetto avrebbe tassativamente escluso per il futuro la possibilità di licenziare il comandante.
Intanto Piacentini è ufficialmente in malattia (anche se, secondo alcune voci, una sospensione temporanea dal servizio sarebbe inevitabile). Nel frattempo, in sua difesa è intervenuto il sodalizio Green Liners, di cui il numero uno della polizia locale di Biassono è un iscritto. In una nota, l’associazione lo definisce “persona pulita, solo un appassionato di storia”. La stessa motivazione con la quale, quando son scoppiate le polemiche, ‘il collezionista’ di uniformi militari ha illustrato nei dettagli la foto in divisa nazista immortalata sui social, scattata proprio occasione di un raduno dell’associazione. Tuttavia, la presunta buona fede del comandante dei vigili contrasta parecchio con le spiegazioni date ai suoi simpatizzanti su Fb. In pochi hanno avuto il tempo di leggerle, perché ritratto e commenti sono stati rimossi dal profilo non appena Piacentini ha fiutato la tempesta. È difficile però cancellare del tutto quanto si pubblica in internet e così le opinioni del numero uno della polizia locale sono riemerse.
A chi gli chiedeva se l’uniforme indossata fosse divenuta la nuova divisa di servizio, il comandante spiegava che si trattava dell’abito del Hauptscharfuhrer, cioè del maresciallo maggiore della “Freiwillige Division Wallonien”, unità costituita nella Vallonia, in Belgio, e che sarebbe bastata “una compagnia di questi per sistemare alcune cose”. Aggiungendo: “Adesso la propongo al sindaco”. Si era lasciato andare il comandante, forse perché tra le risposte qualcuno gli augurava di riuscire a “formare un bel gruppo da poter lavorare bene”. Al sollevarsi dell’indignazione di molti cittadini, Piacentini – in ‘onorato’ servizio da tre anni – si è scusato: “L’ho fatto senza pensare di offendere la sensibilità di alcuno, ingenuamente, senza pensare a possibili conseguenze”. Proprio la qualità necessaria per ricoprire un ruolo di comando.
Pubblicato lunedì 16 Gennaio 2017
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