Tema

Antifascismo

mercoledì 9 Luglio 2025

Noi, la Ue fortezza, il mondo multipolare e lo Stato d’eccezione

“Staffetta partigiana per un’altra Europa”, le conclusioni al Narodni Dom di una grande campagna. Sui nostri manifesti abbiamo scritto una parola chiave: “Muoviamoci!”. È quello che stiamo facendo, perché siamo in una drammatica fase di passaggio in cui il domani può essere molto migliore o infinitamente peggiore. Non possiamo stare alla finestra, dobbiamo coniugare una grande idea, una visione di trasformazione, Ventotene, col principio di realtà, cioè l’Unione Europea di oggi. Che vuol dire semplicemente fare politica nel senso più nobile del termine. È questo oggi un dovere civile, è antifascismo del nuovo secolo, è Resistenza

venerdì 4 Luglio 2025

Anpi Messina con Gaza. Un successo la mostra di 85 artisti per l’ospedale di Emergency

Non è vero che non possiamo fare niente, a volte bastano anche piccole iniziative. Dopo la raccolta fondi promossa mesi fa dall’associazione dei partigiani a livello nazionale, l’esposizione siciliana ha voluto essere sia un gesto umanitario sia un atto di denuncia verso l’inerzia delle istituzioni europee e la diplomazia occidentale, dando voce a un sentimento di indignazione e dolore condiviso da molti. L’ottimo risultato grazie alla generosità e all’impegno di numerosi protagonisti: i pittori, scultori e fotografi che hanno donato le loro opere, i soci della Galleria Spazioquattro che hanno messo a disposizione locali, esperienza e professionalità, e chi ha versato il proprio contributo solidale

lunedì 30 Giugno 2025

“Muoviamoci”. Quegli intensi sedici giorni della Staffetta partigiana

L’iniziativa Anpi “Muoviamoci, staffetta partigiana per un’altra Europa: pace, lavoro, democrazia, diritti” ha preso il via il 12 giugno nella sala consiliare del Comune di Ventotene. Dieci tappe più una in tutta Italia, per non restare alla finestra e ritrovare quell’idea federale immaginata dai confinati politici autori del Manifesto che prende il nome dall’isola laziale. Da Ragusa a Milano, da Acerra a Predappio, passando per Marzabotto alla marcia “Save Gaza”; gran finale il 28 giugno al “Narodni Dom” di Trieste, la Casa degli Sloveni incendiata nel 1920 dai fascisti

venerdì 27 Giugno 2025

Fosse Ardeatine. Quando con le donne non dimenticare divenne un atto politico

L’ultimo lavoro della storica Michela Ponzani, “Donne che resistono. Le Fosse Ardeatine dal massacro alla memoria 1944-2025” (Einaudi, pp 178, € 23), è un percorso tra i ricordi di chi in quell’ecatombe ebbe ucciso il marito, il padre, il fratello, un parente o un amico. Alle pericolose mistificazioni di una narrazione pubblica che fin da allora si ripete a ondate successive per delegittimare i partigiani e minimizzare le responsabilità delle classi dirigenti italiane scaricando ogni onere sull’alleato tedesco, l’autrice oppone un’amorevole ricostruzione del dolore di quante nella strage avevano perso tutto. Ma rifiutarono il destino di vittime senza voce, diventando testimoni instancabili delle torture subite da quegli uomini prima di essere trucidati il 24 marzo 1944, e nelle aule di tribunale puntarono il dito contro spie, delatori e carnefici. Perché senza il loro coraggio la rimozione sarebbe stata già compiuta

giovedì 26 Giugno 2025

“In Abruzzo ho visto nascere la gloriosa Brigata Maiella”

Parla Filippo Travaglini, classe 1930. La memoria della guerra, dell’occupazione e delle violenze dei nazifascisti sulla popolazione. I campi di internamento per lavori forzati e il “riscatto” dei prigionieri dietro il pagamento di forti somme di denaro. L’ex insegnante e dirigente scolastico novantacinquenne ci restituisce con grande lucidità una fotografia di quegli anni e di quando, appena ragazzino, ebbe modo di assistere ai momenti costitutivi dell’unica formazione partigiana a cui è stata conferita la Medaglia d’Oro VM, la più importante fra le onorificenze militari. Ma dopo i ricordi si passa a ragionare sull’oggi

mercoledì 25 Giugno 2025

Alle pendici del monte Blegoš, dove la memoria resistente non ha frontiere

In Slovenia, il Comune di Škofja Loka, rappresentanti della Zzb Nob, di Anpi Udine, Cividale e Gorizia, insieme per commemorare l’80° dell’eroica battaglia dei partigiani della Divisione d’Assalto Garibaldi Natisone contro i nazifascisti in ritirata e il sacrificio della MdO VM Manfredi “Tordo” Mazzocca, ucciso insieme ad altri 27 combattenti della Brigata Gramsci per salvare feriti, ammalati e civili. Alla cittadina oltreconfine il Diploma di Benemerenza conferito dal provinciale Anpi Udine per il contributo alla comune guerra di Liberazione

mercoledì 25 Giugno 2025

Quando l’antifascismo corre sui campi di calcio e sugli spalti

Nell’ambito delle iniziative legate all’80° della Liberazione, l’Anpi di Carmagnola (TO) ha organizzato una giornata dedicata allo sport più popolare. Negli spazi di Casa Frisco sono state raccontate storie di calciatori oppositori del regime e partigiani, di gruppi di tifosi di calcio che difendono gli ideali della Resistenza e di squadre caratterizzate da sportività e impegno sociale. Tante e importanti le azioni di vicinanza di diversi gruppi di supporter alla martoriata Gaza

mercoledì 11 Giugno 2025

Europa, un sogno nato in Italia

Parla Mario Leone, direttore dell’Istituto Altiero Spinelli: “Gli attrezzi per realizzare la Federazione europea sono nel Manifesto di Ventotene, un testo ancora attualissimo, purtroppo abbiamo ancora una mentalità di tipo ottocentesco, quindi ragioniamo in termini nazionali e non di patria comune”. Lo abbiamo intervistato alla vigilia della partenza dell’iniziativa Anpi una “Staffetta partigiana per un’altra Europa” che dal 12 al 28 giugno, in dieci tappe, toccherà luoghi altamente emblematici della nostra storia antifascista per affermare la urgente necessità di pace, lavoro, democrazia, diritti

lunedì 2 Giugno 2025

Teresa Mattei, la vera storia di “Chicchi”, partigiana e più giovane eletta all’Assemblea Costituente

Anita Ginella “Chicci la resistente. Teresa Mattei dalla Resistenza alle battaglie per i diritti delle donne e dei bambini”, Erga edizioni, pp.179, € 16,90 (con il patrocinio dell’Anpi provinciale di Genova e prefazione del presidente Massimo Bisca). Il volume della procugina della combattente ripercorre la biografia di una donna che ha dedicato tutta la vita all’impegno civile e politico (con il Pci), ed è al contempo il racconto delle vicende del Paese: l’espulsione dalle scuole per aver protestato contro le leggi razziali, la lotta di Liberazione, l’arresto e le violenze subite per costringerla a parlare, i Gdd, l’Udi, la scelta della mimosa per la Festa internazionale della Donna, la testimonianza al processo Priebke, il G8 di Genova, fino alla campagna referendaria del 2006 contro la riforma costituzionale “anticostituzionale”, e tante altre coraggiose battaglie. Che nel 79° della prima volta dell’esercizio del voto universale femminile (in 12 milioni si recarono alle urne) restano più attuali che mai

giovedì 29 Maggio 2025

Bye bye Mussolini. Anzio e Nettuno revocano la cittadinanza onoraria

Nell’80°della Liberazione del nostro Paese dal nazifascismo, le due città laziali simbolo dello sbarco alleato e della Resistenza, hanno voltato finalmente pagina. Le due amministrazioni hanno voluto fare i conti con il passato e scelto di rompere simbolicamente con ciò che non può più essere celebrato. La revoca del titolo onorifico conferito al dittatore nel 1924 è stato un gesto politico, morale, istituzionale, che ha riportato giustizia nei luoghi dove la Storia era stata a lungo insabbiata. Le proposte erano partite dalla sezione Anpi “Vittorio Mallozzi e Mario Abruzzese”. Ora torna in gioco, per Anzio, l’invito a Edith Bruck, sopravvissuta alla Shoah, che aveva rifiutato il Premio della Pace tributato dalla località del litorale proprio a causa di quel portatore di ignominia nel pantheon degli illustri

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

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Un gigante dai piedi d’argilla. Il diritto internazionale di fronte ai conflitti armati e al genocidio

Le norme, i principi giuridici e gli organi che regolano le relazioni tra Stati sovrani con l’obiettivo di garantire pace e stabilità nella comunità mondiale mostrano oggi tutta la loro fragilità. Dalla Guerra Fredda ai conflitti contemporanei e lo sterminio del popolo di Palestina, le promesse tradite di un sistema che resta indispensabile ma troppo spesso è impotente. La legge del più forte e la guerra hanno ripreso il dominio, mentre proliferano ovunque i processi di riarmo e il presidente Usa con disprezzo bolla come inutili tutte le istituzioni sovrazionali e sanziona i magistrati della CPI che hanno osato emettere un mandato di cattura nei confronti di Netanyahu

Palestina, dalla tregua fragile alla costruzione della pace

I movimenti in Italia e nel mondo hanno scosso le coscienze e isolato Israele, ma ora è necessario uno scatto nuovo. Il ruolo fondamentale che l’Onu deve riprendere e assumere pienamente e quello finora assente della Ue, la richiesta di liberazione di Barghouti, la ricostruzione nella prospettiva dell’avvio della costituzione di uno Stato palestinese in uno scenario di due popoli in due Stati e le tentazioni dei potenti di “sedersi a tavola” per spartirsi il pranzo. Cosa possiamo fare come Anpi

Stato di Palestina, sì o no? Due popoli e due Stati, uno Stato unico oppure altro ancora?

Nonostante non si fermi il piano israeliano di spopolare Gaza, nonostante il genocidio, l’odio seminato a piene mani e la Cisgiordania a rischio di formale annessione da parte di Tel Aviv, può ancora esistere un futuro per i palestinesi perché i sentimenti delle persone, le speranze o la disperazione, si alimentano e si modificano sulla base della vita quotidiana: per un bimbo la scomparsa di un check point sulla via per la scuola è di per sé un pezzo importante di liberazione. Cosa possiamo fare come Anpi in questo preciso momento storico affinché inizi un processo negoziale che dia dignità e pace a quel martoriato popolo. Ecco alcuni spunti per una proposta strategica

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