Tema

Arte

sabato 18 Febbraio 2023

Pasolini, perché c’è anche “qualcosa da cantare”. E ballare

Poeta, scrittore, sceneggiatore, drammaturgo, regista, attore, pittore, saggista, polemista, e anche autore di molti brani musicali. Tra valzer, tango e folk, alcuni famosissimi, altri da riscoprire. Li scrisse per il cinema o per gioco oppure ideò componimenti proprio per farli mettere in note. Tutti realizzati e interpretati da grandissimi artisti (cambiandone a volte l’orizzonte). Buon viaggio nell’atlante sonoro di PPP

lunedì 16 Gennaio 2023

Ottavia Piccolo, Anpi Bagnacavallo e la pièce Cosa Nostra spiegata ai bambini

Per celebrare la Liberazione della cittadina del Ravennate citata anche da Dante, il racconto teatrale scritto da Stefano Massini di una donna sindaco a lungo dimenticata, che nella Palermo degli anni 80 sfidò i clan. “Se si parlasse ai grandi come si fa con i piccoli, le cose andrebbero meglio”. E in una giornata ricca di iniziative, con Istituzioni e altre associazioni si incontrano gli alunni delle scuole secondarie del territorio. Perché cultura e lotta alla mafia sono antifascismo

domenica 15 Gennaio 2023

Crosby Stills Nash & Young = 🌈 Pace Amore Diritti e Ambiente

Quando dalla West Coast la musica dava voce all’altra America, al sogno di cambiare il mondo e diceva ai politici: “affinché le cose vadano meglio, dovete solo stare seduti”. La leggenda intramontabile e i brani dal successo planetario del supergruppo nato dall’unione di quattro storie formidabili. Che debuttò nel più grande “rave” di tutti i tempi: Woodstock

venerdì 13 Gennaio 2023

La memoria è sovversiva. Quando Fellini intuì e smascherò il fascismo eterno

“Amarcord”, regia di Federico Fellini, soggetto e sceneggiatura di Federico Fellini e Tonino Guerra, con Bruno Zanin, Pupella Maggio, Magali Noel, Ciccio Ingrassia, Armando Brancia, Nando Orfei, Italia 1973. I 50 anni di un capolavoro della cinematografica italiana e la potenza dell’arte: perché se il re è nudo resta pericoloso, ma non è più credibile

venerdì 14 Ottobre 2022

Le immagini come parole (e pietre). Jean-Luc Godard

Il cinema e il lavoro collettivo, la contestazione ribelle e la responsabilità dell’artista, il mai tradito dialogo con gli spettatori. Fino all’ultimo respiro con uno dei padri della Nouvelle Vague: “Quando ero bambino mi rimproveravano perché raccontavo storie. Adesso che sono adulto e regista tutti mi chiedono perché non racconto storie”

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

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Leggi anche

domenica 7 Dicembre 2025

Passaggio al Bosco a Più Libri Più Liberi, i fatti e l’affondo alla democrazia

Definire “neofascista” la casa editrice creata internamente a Casaggì (a sua volta legata a FdI) è corretto, ma al contempo è troppo poco. Le istituzioni, culturali e politiche, hanno la responsabilità di riconoscere quando la tutela della libertà si trasforma in alibi per chi mira a minarla. Verificare la reale adesione ai principi democratici non è censura ma mettere in pratica la Costituzione

Un gigante dai piedi d’argilla. Il diritto internazionale di fronte ai conflitti armati e al genocidio

Le norme, i principi giuridici e gli organi che regolano le relazioni tra Stati sovrani con l’obiettivo di garantire pace e stabilità nella comunità mondiale mostrano oggi tutta la loro fragilità. Dalla Guerra Fredda ai conflitti contemporanei e lo sterminio del popolo di Palestina, le promesse tradite di un sistema che resta indispensabile ma troppo spesso è impotente. La legge del più forte e la guerra hanno ripreso il dominio, mentre proliferano ovunque i processi di riarmo e il presidente Usa con disprezzo bolla come inutili tutte le istituzioni sovrazionali e sanziona i magistrati della CPI che hanno osato emettere un mandato di cattura nei confronti di Netanyahu

Palestina, dalla tregua fragile alla costruzione della pace

I movimenti in Italia e nel mondo hanno scosso le coscienze e isolato Israele, ma ora è necessario uno scatto nuovo. Il ruolo fondamentale che l’Onu deve riprendere e assumere pienamente e quello finora assente della Ue, la richiesta di liberazione di Barghouti, la ricostruzione nella prospettiva dell’avvio della costituzione di uno Stato palestinese in uno scenario di due popoli in due Stati e le tentazioni dei potenti di “sedersi a tavola” per spartirsi il pranzo. Cosa possiamo fare come Anpi

Stato di Palestina, sì o no? Due popoli e due Stati, uno Stato unico oppure altro ancora?

Nonostante non si fermi il piano israeliano di spopolare Gaza, nonostante il genocidio, l’odio seminato a piene mani e la Cisgiordania a rischio di formale annessione da parte di Tel Aviv, può ancora esistere un futuro per i palestinesi perché i sentimenti delle persone, le speranze o la disperazione, si alimentano e si modificano sulla base della vita quotidiana: per un bimbo la scomparsa di un check point sulla via per la scuola è di per sé un pezzo importante di liberazione. Cosa possiamo fare come Anpi in questo preciso momento storico affinché inizi un processo negoziale che dia dignità e pace a quel martoriato popolo. Ecco alcuni spunti per una proposta strategica

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