Tema

Costituzione

venerdì 15 Ottobre 2021

Un libro, una lapide, e un giornalista reo di definirsi antifascista

A Pescara concessa la Sala consiliare per presentare un volume dedicato a Rachele Mussolini (ma il sindaco prende le distanze) nel giorno della manifestazione nazionale a Roma dopo il raid neofascista alla Cgil; ad Atri (TE) il Comune riesuma la targa che in sostanza rivendicava l’aggressione all’Etiopia; e Fratelli d’Italia annuncia un’interrogazione parlamentare perché un cronista ha osato riconoscersi nello spirito della Costituzione

mercoledì 13 Ottobre 2021

¡No pasarán!

Verso il 16 ottobre, giorno della manifestazione nazionale antifascista. Con l’assalto alla sede nazionale della Cgil l’avvio di un drammatico cambiamento di fase. La grave mancanza dello Stato democratico. Le contraddizioni del movimento no green-pass di fatto oggi guidato dai fascisti. L’urgenza di una lotta efficace per il lavoro e l’eguaglianza e per il rilancio della partecipazione popolare

venerdì 1 Ottobre 2021

L’irriducibile antifascista Giuseppe Dossetti

Partigiano, giurista, padre costituente fautore dell’unità delle forze democratiche e progressiste, strenuo difensore della Lex superior nata dalla Resistenza, sacerdote scomodo e monaco in Palestina, impegnato per la pace. La sua ultima scelta fu quella di essere sepolto insieme ai martiri dell’eccidio di Marzabotto

lunedì 23 Agosto 2021

Io ci sono e manifesto!

A Brescia l’Anpi provinciale con altre 50 associazioni e personalità della cultura fa rete, dando vita al Manifesto Costituente, laboratorio politico per ricostruire il dopo covid nel segno della piena applicazione della Carta. Un progetto apripista, avviato durante la pandemia, che continua a guardare avanti (sfidando anche tanti dubbi)

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

Numero 157 Anno

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Leggi anche

domenica 7 Dicembre 2025

Passaggio al Bosco a Più Libri Più Liberi, i fatti e l’affondo alla democrazia

Definire “neofascista” la casa editrice creata internamente a Casaggì (a sua volta legata a FdI) è corretto, ma al contempo è troppo poco. Le istituzioni, culturali e politiche, hanno la responsabilità di riconoscere quando la tutela della libertà si trasforma in alibi per chi mira a minarla. Verificare la reale adesione ai principi democratici non è censura ma mettere in pratica la Costituzione

Un gigante dai piedi d’argilla. Il diritto internazionale di fronte ai conflitti armati e al genocidio

Le norme, i principi giuridici e gli organi che regolano le relazioni tra Stati sovrani con l’obiettivo di garantire pace e stabilità nella comunità mondiale mostrano oggi tutta la loro fragilità. Dalla Guerra Fredda ai conflitti contemporanei e lo sterminio del popolo di Palestina, le promesse tradite di un sistema che resta indispensabile ma troppo spesso è impotente. La legge del più forte e la guerra hanno ripreso il dominio, mentre proliferano ovunque i processi di riarmo e il presidente Usa con disprezzo bolla come inutili tutte le istituzioni sovrazionali e sanziona i magistrati della CPI che hanno osato emettere un mandato di cattura nei confronti di Netanyahu

Palestina, dalla tregua fragile alla costruzione della pace

I movimenti in Italia e nel mondo hanno scosso le coscienze e isolato Israele, ma ora è necessario uno scatto nuovo. Il ruolo fondamentale che l’Onu deve riprendere e assumere pienamente e quello finora assente della Ue, la richiesta di liberazione di Barghouti, la ricostruzione nella prospettiva dell’avvio della costituzione di uno Stato palestinese in uno scenario di due popoli in due Stati e le tentazioni dei potenti di “sedersi a tavola” per spartirsi il pranzo. Cosa possiamo fare come Anpi

Stato di Palestina, sì o no? Due popoli e due Stati, uno Stato unico oppure altro ancora?

Nonostante non si fermi il piano israeliano di spopolare Gaza, nonostante il genocidio, l’odio seminato a piene mani e la Cisgiordania a rischio di formale annessione da parte di Tel Aviv, può ancora esistere un futuro per i palestinesi perché i sentimenti delle persone, le speranze o la disperazione, si alimentano e si modificano sulla base della vita quotidiana: per un bimbo la scomparsa di un check point sulla via per la scuola è di per sé un pezzo importante di liberazione. Cosa possiamo fare come Anpi in questo preciso momento storico affinché inizi un processo negoziale che dia dignità e pace a quel martoriato popolo. Ecco alcuni spunti per una proposta strategica

venerdì 19 Dicembre 2025

I cugini Meyer, una storia che non passa

Vittorio Giardino, maestro del fumetto italiano, è tornato indietro nel tempo con le avventure di Max Fridman, ex agente segreto francese, assente da quasi vent’anni dai suoi grafic novel. La vicenda, ambientata nella Vienna del 1938 e ripercorsa con estrema cura e una cronologia implacabile, parte da una domanda che l’autore pone nell’introduzione del libro: «Se aveste 24 ore di tempo per lasciare il Paese e poteste portare con voi solo una valigia, cosa ci mettereste?». È l’interrogativo che affrontarono gli ebrei tedeschi e austriaci negli anni 30. Lo stesso di chi oggi attraversa il Mediterraneo o altre frontiere per sfuggire a guerre, persecuzioni, povertà, dittature. E se, come allora, si alzano muri, si discute di quote, espulsioni, “remigrazione”, è evidente il perché l’autore abbia scelto di parlare di fascismo e nazismo nel 2025

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