Anniversari

mercoledì 27 Settembre 2023

Napoli, il Mezzogiorno e le Quattro Giornate nella prima Resistenza

Non è stata l’esplosione tellurica unicamente antitedesca di «scugnizzi» e di «lazzari», priva di qualsiasi contenuto politico e sociale, come invece ha imposto la versione deformata nel dopoguerra mirata a cloroformizzare i valori della lotta di Liberazione. Per molto tempo, inoltre, si è sorvolato sulla «questione dei fascisti», sulla loro presenza e sul loro ruolo

martedì 12 Settembre 2023

Un unico sopravvissuto all’affondamento della corazzata “Roma”

La nave militare partita da La Spezia colò a picco al largo dell’Asinara nel pomeriggio del 9 settembre 1943 sotto il piombo dell’aviazione tedesca. I caduti furono 1.353. È rimasto in vita solo il marinaio Gustavo Bellazzini, che, all’età di 102 anni, ha partecipato alle commemorazioni dell’80° con il presidente Mattarella. Abbiamo parlato con lui la sera del 7 e ci ha raccomandato: “Non perdete la memoria”

giovedì 7 Settembre 2023

Otto settembre 1943: l’ora delle scelte

Nelle settimane successive, in una “nazione allo sbando”, mentre già gli “unni meccanizzati” colpivano con stragi e rappresaglie civili e militari sbandati, non pochi dei quali meridionali, da una coraggiosa disobbedienza di massa nacque la Resistenza. Al Sud come al Nord, le energie migliori decisero di riappropriarsi del loro destino, di battersi per la rinascita del Paese contro gli invasori nazisti e i loro complici fascisti

venerdì 21 Luglio 2023

25 luglio 1943. Crollo di un regime guerrafondaio e liberticida

Nell’afosa notte estiva di una Roma semivuota, si tenne a Palazzo Venezia una riunione del Gran Consiglio del Fascismo in cui il massimo organo del partito “sfiduciò” Mussolini. Con il collasso politico-istituzionale si era arrivati all’atto finale della decomposizione del regime criminale di un “duce” che dal 1935 aveva trascinato gli italiani in un ciclo pressoché ininterrotto di guerre

martedì 2 Maggio 2023

Gorizia. Il 25 aprile? Una data “convenzionale” e il 7 maggio un nuovo monumento alle “vittime dei filotitini”

Nella città del Friuli-Venezia Giulia, dove il Municipio riceve i reduci della XMas, il revisionismo politico continua ad allungare i tentacoli. Quest’anno, il primo cittadino ha disertato le iniziative Anpi per la Liberazione. E domenica 7 maggio, 78° della capitolazione tedesca e fine della Seconda guerra in Europa, ampliamento del lapidario dove, per la prima volta in Italia, sarà scritto che sono stati “i partigiani comunisti filo Jugoslavia” a deportare i goriziani. Insorge l’Anpi

lunedì 1 Maggio 2023

Il Primo Maggio proibito

Nel 1923 Mussolini soppresse con legge la Festa celebrata dai lavoratori di tutto il mondo. Ma il regime non riuscì mai a cancellarla. Bandiere rosse confezionate in casa clandestinamente, scritte sui muri, su tram e autobus spuntavano ogni anno quel giorno, anche durante l’occupazione. Perché la resistenza popolare non smise mai di onorarla, d’altronde lo avevano fatto addirittura gli antifascisti al confino

lunedì 10 Aprile 2023

Belfast. A 25 anni dalla firma dell’accordo del Venerdì Santo

Metteva fine non a troubles, disordini, ma a una guerra a bassa intensità combattuta fra i guerriglieri repubblicani e l’apparato di sicurezza costituito da polizia locale ed esercito britannico colluso con le milizie lealiste. Dalla sordità alla richiesta di riforme della pacifica mobilitazione per i diritti civili che prese il via nella prima metà degli anni 60 all’onda lunga di problemi irrisolti che arriva all’oggi

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

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venerdì 31 Ottobre 2025

No al Ponte. Insieme a Messina per un grande corteo nazionale

Dopo la bocciatura della Corte dei Conti il governo Meloni è in grande difficoltà. È il momento di mobilitarsi. La manifestazione promossa per il 29 novembre prossimo, co-organizzata dall’ANPI provinciale unitamente a comitati, associazioni, partiti, sindacati, sarà una buona occasione per continuare la lotta contro i disegni eversivi dell’esecutivo, anche in preparazione del referendum costituzionale sulla riforma della Giustizia della prossima primavera. Ecco tutte le ragioni per bloccare un’opera inutile e pericolosa. Per adesioni corteonoponte29novembre@gmail.com

“Vogliamo la pace”. Una flotilla di bambini per scrivere ai potenti di tutto il mondo

In occasione della prossima Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia, far partire dall’Italia un fiume di lettere, cartacee e affrancate, dirette ai decisori politici, ai media e quindi all’opinione pubblica planetaria, per motivare una richiesta che arriva dai bambini e dagli studenti di ogni ordine e grado. L’iniziativa è promossa dai docenti del Gruppo nazionale educazione alla pace e alla nonviolenza del MCE. Propongono ai colleghi di affrontare in classe, tra ottobre e novembre, il tema della guerra e della pace, invitando alunne e alunni, ragazze e ragazzi, a esprimere idee e proposte da spedire dal 20 al 29 novembre a migliaia di indirizzi. Per l’occasione prodotto il fumetto “Lettere di Pace”

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