Storia

giovedì 14 Marzo 2024

L’assalto al treno in Valmozzola, pietra miliare della Resistenza

L’azione si svolse il 12 marzo 1944 sull’Appennino parmense, ma le conseguenze ebbero sviluppi fino in Lunigiana, dove si consumò la feroce rappresaglia nazifascista. Protagonisti furono partigiani spezzini, diversi per vicende personali e appartenenze politiche. E dalla Spezia vennero i massacratori, i militi della Xª Mas di Junio Valerio Borghese. Però nell’Appennino parmense a fianco di quei combattenti per la libertà c’erano i contadini, mentre in Lunigiana erano isolati e fu più facile colpirli. Nell’80°, una ricostruzione storica anche sulla base di testimonianze finora inedite

venerdì 26 Gennaio 2024

Bari, gennaio 1944. La parola ai Comitati di liberazione nazionale e al sindacato libero

Il Congresso nazionale dei Cln dei territori liberati si svolse al Teatro Piccinni il 28 e 29 gennaio. Fu la prima manifestazione pubblica delle forze antifasciste. Ci si arrivò dopo una dura lotta contro il governo Badoglio e il re Vittorio Emanuele III, “fuggiaschi a Brindisi”. In occasione dell’80°, la ricorrenza celebrata nel capoluogo pugliese alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e la partecipazione anche dell’Anpi con il presidente nazionale, Gianfranco Pagliarulo. Sempre in città, negli stessi giorni di allora si tenne la prima assise della Cgl, la Confederazione generale del lavoro, dopo venti anni di regime corporativo e dittatoriale

venerdì 22 Dicembre 2023

Domenicantonio Pepe, da fante strappato alla terra a milite ignoto

Morì da prode in combattimento durante la Grande Guerra sull’altopiano di Monfalcone, a poche centinaia di metri da dove il giorno prima aveva perso la vita Enrico Toti, passato alla fama dei posteri per la stampella scagliata contro i nemici austriaci. Un giovane, come tanti altri soldati, strappato alle famiglie e alla fatica del lavoro dai capricci dei potenti. Ora il libro del generale Giuseppe Autuori “Breve storia di Pepe Domenicantonio, un contadino eroe”, edizioni Maria Pacini Fazzi, racconta la sua vicenda nel contesto delle strategie belliche e della vita quotidiana dei militari. Un segmento poco esplorato finora dalla pubblicistica

venerdì 17 Novembre 2023

Con le leggi razziali del 1938 l’antisemitismo fascista si è fatto Stato

I provvedimenti di novembre erano stati preceduti il 5 settembre dello stesso anno dai decreti sull’espulsione di studenti e insegnanti ebraici dalle scuole e università pubbliche. La guerra agli ebrei diventava cardine dell’assetto statuale. La svolta razzista era stata preparata con precise campagne culturali. Anche molti intellettuali cedettero al fascino della caccia all’ebreo. Le responsabilità politiche della Chiesa cattolica e gli episodi di solidarietà di preti e suore

venerdì 13 Ottobre 2023

Barletta, settembre 1943. La Resistenza contro l’aggressore nazista

All’occupazione delle truppe tedesche e alle loro atrocità risposero militari e civili. Per gli eventi dei giorni immediatamente successivi all’armistizio, alla città pugliese è stata conferita nel 1998 la Medaglia d’Oro al Merito Civile e nel 2003 quella al Valor Militare. E oggi, a ottant’anni da quelle vicende è giunto il tempo di restituire verità alle storie di tutti coloro che, come il colonnello Francesco Grasso, comandante del presidio militare, diedero la vita per sconfiggere l’oppressore

giovedì 28 Settembre 2023

La “democrazia difficile” e il compromesso storico di Enrico Berlinguer

Subito dopo il colpo di Stato in Cile, in un’Italia stretta nella morsa di un neofascismo strisciante, trame eversive, servizi segreti deviati e attentati terroristici, il segretario del Partito comunista ri-proponeva una strategia politica per evitare la saldatura tra forze «dal centro all’estrema destra». E il 28 settembre 1973 su “Rinascita” pubblicava “Riflessioni sull’Italia dopo i fatti del Cile”, inaugurando un faticoso dialogo a distanza tra i due maggiori partiti democratici in Parlamento, la Dc e il Pci. Ma dovrà fare i conti con una realtà internazionale che sia in Occidente sia all’Est scoraggerà il suo progetto

martedì 12 Settembre 2023

Beatriz “Tati” Allende: il compañero Presidente vive

Il racconto del colpo di Stato dell’11 settembre 1973 nelle parole della secondogenita del presidente cileno pronunciate a Cuba, in Plaza de la Revolución, davanti a una folla sterminata e al “líder máximo” Fidel Castro. Il giorno del golpe la giovane, incinta di otto mesi, volle essere comunque accanto al padre. Le ultime ore di un uomo che continuò a combattere con le armi in pugno fino alla morte

martedì 5 Settembre 2023

Storia dell’8 settembre. Dopo ottanta anni e un mare di polemiche (seconda parte)

La disfatta militare del 1943 rappresentò la crisi dello Stato fascista e delle classi dirigenti del tempo, il cui obiettivo prevalente, se non esclusivo, fu garantirsi la continuità nei ruoli di potere. La rilettura in chiave revisionista dell’armistizio e delle conseguenze avviata all’inizio degli anni 90 risponde non alla verità storica ma a un intento tutto politico: attribuire i malanni italiani “all’infausta ideologia rossa” assunta dalla Repubblica e ai principi universalistici della Costituzione, nate dalla Resistenza

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

Numero 133 Anno

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giovedì 14 Marzo 2024

L’assalto al treno in Valmozzola, pietra miliare della Resistenza

L’azione si svolse il 12 marzo 1944 sull’Appennino parmense, ma le conseguenze ebbero sviluppi fino in Lunigiana, dove si consumò la feroce rappresaglia nazifascista. Protagonisti furono partigiani spezzini, diversi per vicende personali e appartenenze politiche. E dalla Spezia vennero i massacratori, i militi della Xª Mas di Junio Valerio Borghese. Però nell’Appennino parmense a fianco di quei combattenti per la libertà c’erano i contadini, mentre in Lunigiana erano isolati e fu più facile colpirli. Nell’80°, una ricostruzione storica anche sulla base di testimonianze finora inedite

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