Tema

Neonazismo

mercoledì 20 Novembre 2024

Il revival del razzismo scientifico

Un ricco investitore vuole finanziare una rete suprematista internazionale che ha base negli USA. Ma se il munifico magnate è un giornalista d’inchiesta sotto copertura, la rete che incita all’odio è ben reale, ha radici in uno dei periodi più bui della storia contemporanea, è forte di donazioni da vertigine, e ha allungato i tentacoli in Europa (occupandosi anche dell’Italia per sostenere l’inferiorità genetica dei cittadini meridionali). Una teoria a uso di una precisa strategia politica e comunicativa, che può contare su un terreno tornato a essere molto fertile

venerdì 2 Febbraio 2024

“Essi vivono”. Presentato a Bari il report dell’Osservatorio regionale sui neofascismi in Puglia

Dai danneggiamenti di monumenti dedicati ai partigiani e le svastiche sui muri delle scuole e della Cgil alle aggressioni omofobe e razziste. Dal proselitismo via social dei giovanissimi da parte di gruppi internazionali neonazisti e terroristi alle infiltrazioni nelle amministrazioni locali. In un mimetizzarsi studiato a tavolino. Il presidente della Regione, Michele Emiliano: “Un lavoro che mi rende orgoglioso. Ora spieghiamo alle nuove generazioni la bellezza dell’antifascismo”

domenica 28 Gennaio 2024

Tutti per Ilaria Salis

Prima udienza in Ungheria del processo all’insegnante italiana accusata di aver aggredito due neonazisti, detenuta da quasi un anno, a Budapest, in una prigione di massima sicurezza in condizioni a dir poco disumane. Si continuano a mobilitare i comitati per la liberazione della giovane. Anpi in prima fila. Il presidente Pagliarulo: “Ammesso e non concesso che questo sia un trattamento sopportabile in un carcere civile, non stiamo parlando di un condannato ma di un presunto colpevole e quindi presunto innocente, mentre le sono negate tutte le regole scritte e non scritte, dell’Unione Europea”

mercoledì 30 Agosto 2023

Active Club debutta in Italia e brucia bandiere Cgil, Cisl e Uil

Nasce nel nostro Paese il gruppo legato al ramo di un movimento di estrema destra nato negli Usa e che si sta diffondendo in tutta Europa. Punta sulle arti marziali e fa breccia tra i giovani. Il credo è culto del corpo, antisemitismo, xenofobia, suprematismo e niente donne. Dopo un campo nel Lazio, lo scorso giugno, ora l’annuncio. Per il lancio, pubblicato un video dove si dà fuoco ai vessilli dei sindacati confederali

mercoledì 5 Luglio 2023

Clemént Méric, Parigi non dimentica

Ucciso nel 2013 a diciotto anni da estremisti di destra, era uno studente lavoratore entrato a far parte del sindacato Solidaires Etudiant-e-s e dell’AFA, l’Action Antifasciste Paris-Banlieue. Una tre giorni per ricordare lui e il suo impegno quanto mai attuale nei giorni in cui, dopo l’assassinio di Nahel Marzouk da parte di un agente di polizia, le rivolte hanno infiammato le città francesi

giovedì 22 Giugno 2023

Germania, più estrema e violenta è la destra più vola nei consensi

Secondo il Rapporto 2022 sulla protezione della Costituzione, realizzato come ogni anno dalla polizia, i tedeschi vicini alla galassia nazional-populista e antisemita sono aumentati di oltre il 34 per cento, e in parecchi sono disposti anche a tollerare atti considerati criminali. Le questioni estere, come la guerra in Ucraina e la più tradizionale campagna anti immigrati insieme a quella anti UE, responsabili del boom di consensi. Cresce soprattutto AfD che, fondata dieci anni fa, potrebbe diventare il secondo partito dopo l’SPD

martedì 28 Marzo 2023

La Spezia e l’ultradestra “nerodigermania”

Condannati nella città ligure alcuni giovani squadristi, con l’aggravante della premeditazione e dell’odio etnico, ma razzismo e violenza continuano a correre sulle chat in tutto il Paese, ispirate sempre più al nazionalsocialismo. È alla politica che deve essere richiesto di affrontare la questione. Ricordando che i martiri delle Fosse Ardeatine vennero massacrati perché “comunisti e badogliani”, non perché italiani

martedì 21 Febbraio 2023

Uno sguardo diverso sull’aggressione fascista di Firenze

Quanto accaduto rivela la scalata egemonica di un gruppo di estrema destra, Casaggì, capace di imporsi in Fratelli d’Italia con esponenti che, divenuti quadri del partito di Meloni, sono stati eletti nelle istituzioni locali. E a dover preoccupare l’intero Paese non sono i singoli, gravissimi episodi ma il sistema ideologico rivendicato: l’uso strutturale della violenza, finalizzata “solo” a garantirsi “agibilità politica”

giovedì 3 Novembre 2022

La Galassia Nera su Telegram

Un’inchiesta molto attesa sulla piattaforma che dai confini dell’universo social, rifugio e ultima spiaggia dei gruppi di estrema destra bannati da Facebook e Twitter, ora conta milioni di utenti. Diventando il luogo online dove, forti di un maggior anonimato, formazioni e movimenti lasciano emergere liberamente le più radicali pulsioni violente e razziste, antisemite ed eversive

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

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Un gigante dai piedi d’argilla. Il diritto internazionale di fronte ai conflitti armati e al genocidio

Le norme, i principi giuridici e gli organi che regolano le relazioni tra Stati sovrani con l’obiettivo di garantire pace e stabilità nella comunità mondiale mostrano oggi tutta la loro fragilità. Dalla Guerra Fredda ai conflitti contemporanei e lo sterminio del popolo di Palestina, le promesse tradite di un sistema che resta indispensabile ma troppo spesso è impotente. La legge del più forte e la guerra hanno ripreso il dominio, mentre proliferano ovunque i processi di riarmo e il presidente Usa con disprezzo bolla come inutili tutte le istituzioni sovrazionali e sanziona i magistrati della CPI che hanno osato emettere un mandato di cattura nei confronti di Netanyahu

Palestina, dalla tregua fragile alla costruzione della pace

I movimenti in Italia e nel mondo hanno scosso le coscienze e isolato Israele, ma ora è necessario uno scatto nuovo. Il ruolo fondamentale che l’Onu deve riprendere e assumere pienamente e quello finora assente della Ue, la richiesta di liberazione di Barghouti, la ricostruzione nella prospettiva dell’avvio della costituzione di uno Stato palestinese in uno scenario di due popoli in due Stati e le tentazioni dei potenti di “sedersi a tavola” per spartirsi il pranzo. Cosa possiamo fare come Anpi

Stato di Palestina, sì o no? Due popoli e due Stati, uno Stato unico oppure altro ancora?

Nonostante non si fermi il piano israeliano di spopolare Gaza, nonostante il genocidio, l’odio seminato a piene mani e la Cisgiordania a rischio di formale annessione da parte di Tel Aviv, può ancora esistere un futuro per i palestinesi perché i sentimenti delle persone, le speranze o la disperazione, si alimentano e si modificano sulla base della vita quotidiana: per un bimbo la scomparsa di un check point sulla via per la scuola è di per sé un pezzo importante di liberazione. Cosa possiamo fare come Anpi in questo preciso momento storico affinché inizi un processo negoziale che dia dignità e pace a quel martoriato popolo. Ecco alcuni spunti per una proposta strategica

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