Storia

martedì 9 Settembre 2025

Lo strano caso del generale Bellomo, che dopo l’armistizio combatté i tedeschi e fu fucilato. Dagli inglesi

L’11 settembre 1945, unico alto ufficiale italiano, venne condannato da un tribunale britannico e giustiziato per crimini di guerra. Non una voce si levò in sua difesa, nonostante il 9 settembre 1943 avesse salvato lo strategico porto di Bari dalla distruzione tedesca, senza aver ricevuto ordini superiori e sebbene esulasse dalle competenze assegnate. Durante il Primo conflitto sembra abbia evitato la corte marziale a Giuseppe Di Vittorio, che aveva abbandonato il reparto a Caporetto. E nel successivo era stato durissimo con i fascisti impenitenti. Una vicenda paradigmatica di un tempo di sconvolgimenti in cui era possibile compiere improvvisamente gesti che oggi si definirebbero eroici e, d’altra parte, restare impigliati nell’intreccio di episodi oscuri in cui l’errore o l’ingenuità confinano con la colpa e prestano l’occasione opportuna all’intrigo e alla vendetta

martedì 17 Dicembre 2024

La vittoria conquistata e perduta. L’epopea eroica delle Zone Libere delle Valli del Taro e del Ceno

L’esperienza complessa delle formazioni combattenti nel Parmense, con tanti giovani provenienti da diversi territori del Paese, le differenti visioni di strategia militare e politica della lotta, il tentativo di realizzare un Comando unico, i rapporti difficili con le popolazioni di montagna, le direttive del Pci e la voglia di riprendersi la vita di chi cominciava a respirare aria di libertà, le linee di condotta calate dall’alto. Una storia gloriosa finita tragicamente ma depositaria di un messaggio politico rivolto al futuro, alla democrazia così difficile da affermare, ieri come oggi

giovedì 1 Agosto 2024

Dalla Notte dei lunghi coltelli allo Stato carismatico-dittatoriale in Germania

Il 2 agosto di 90 anni fa, Adolf Hitler diveniva il capo assoluto del Paese, riassumendo nella sua persona le cariche di presidente e di capo del governo, di massima guida del partito e di comandante supremo delle forze armate. Tre settimane dopo un plebiscito dimostrava la capacità di penetrazione del regime nazista, ma di lì a non molto i tedeschi nonché l’Europa avrebbero avuto di che dolersi per quell’esteso e infausto consenso tributato a un totalitarismo criminale, che catapulterà il mondo nella più grande – finora – tragedia dell’umanità

giovedì 14 Marzo 2024

L’assalto al treno in Valmozzola, pietra miliare della Resistenza

L’azione si svolse il 12 marzo 1944 sull’Appennino parmense, ma le conseguenze ebbero sviluppi fino in Lunigiana, dove si consumò la feroce rappresaglia nazifascista. Protagonisti furono partigiani spezzini, diversi per vicende personali e appartenenze politiche. E dalla Spezia vennero i massacratori, i militi della Xª Mas di Junio Valerio Borghese. Però nell’Appennino parmense a fianco di quei combattenti per la libertà c’erano i contadini, mentre in Lunigiana erano isolati e fu più facile colpirli. Nell’80°, una ricostruzione storica anche sulla base di testimonianze finora inedite

venerdì 26 Gennaio 2024

Bari, gennaio 1944. La parola ai Comitati di liberazione nazionale e al sindacato libero

Il Congresso nazionale dei Cln dei territori liberati si svolse al Teatro Piccinni il 28 e 29 gennaio. Fu la prima manifestazione pubblica delle forze antifasciste. Ci si arrivò dopo una dura lotta contro il governo Badoglio e il re Vittorio Emanuele III, “fuggiaschi a Brindisi”. In occasione dell’80°, la ricorrenza celebrata nel capoluogo pugliese alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e la partecipazione anche dell’Anpi con il presidente nazionale, Gianfranco Pagliarulo. Sempre in città, negli stessi giorni di allora si tenne la prima assise della Cgl, la Confederazione generale del lavoro, dopo venti anni di regime corporativo e dittatoriale

venerdì 22 Dicembre 2023

Domenicantonio Pepe, da fante strappato alla terra a milite ignoto

Morì da prode in combattimento durante la Grande Guerra sull’altopiano di Monfalcone, a poche centinaia di metri da dove il giorno prima aveva perso la vita Enrico Toti, passato alla fama dei posteri per la stampella scagliata contro i nemici austriaci. Un giovane, come tanti altri soldati, strappato alle famiglie e alla fatica del lavoro dai capricci dei potenti. Ora il libro del generale Giuseppe Autuori “Breve storia di Pepe Domenicantonio, un contadino eroe”, edizioni Maria Pacini Fazzi, racconta la sua vicenda nel contesto delle strategie belliche e della vita quotidiana dei militari. Un segmento poco esplorato finora dalla pubblicistica

venerdì 17 Novembre 2023

Con le leggi razziali del 1938 l’antisemitismo fascista si è fatto Stato

I provvedimenti di novembre erano stati preceduti il 5 settembre dello stesso anno dai decreti sull’espulsione di studenti e insegnanti ebraici dalle scuole e università pubbliche. La guerra agli ebrei diventava cardine dell’assetto statuale. La svolta razzista era stata preparata con precise campagne culturali. Anche molti intellettuali cedettero al fascino della caccia all’ebreo. Le responsabilità politiche della Chiesa cattolica e gli episodi di solidarietà di preti e suore

venerdì 13 Ottobre 2023

Barletta, settembre 1943. La Resistenza contro l’aggressore nazista

All’occupazione delle truppe tedesche e alle loro atrocità risposero militari e civili. Per gli eventi dei giorni immediatamente successivi all’armistizio, alla città pugliese è stata conferita nel 1998 la Medaglia d’Oro al Merito Civile e nel 2003 quella al Valor Militare. E oggi, a ottant’anni da quelle vicende è giunto il tempo di restituire verità alle storie di tutti coloro che, come il colonnello Francesco Grasso, comandante del presidio militare, diedero la vita per sconfiggere l’oppressore

giovedì 28 Settembre 2023

La “democrazia difficile” e il compromesso storico di Enrico Berlinguer

Subito dopo il colpo di Stato in Cile, in un’Italia stretta nella morsa di un neofascismo strisciante, trame eversive, servizi segreti deviati e attentati terroristici, il segretario del Partito comunista ri-proponeva una strategia politica per evitare la saldatura tra forze «dal centro all’estrema destra». E il 28 settembre 1973 su “Rinascita” pubblicava “Riflessioni sull’Italia dopo i fatti del Cile”, inaugurando un faticoso dialogo a distanza tra i due maggiori partiti democratici in Parlamento, la Dc e il Pci. Ma dovrà fare i conti con una realtà internazionale che sia in Occidente sia all’Est scoraggerà il suo progetto

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

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venerdì 31 Ottobre 2025

No al Ponte. Insieme a Messina per un grande corteo nazionale

Dopo la bocciatura della Corte dei Conti il governo Meloni è in grande difficoltà. È il momento di mobilitarsi. La manifestazione promossa per il 29 novembre prossimo, co-organizzata dall’ANPI provinciale unitamente a comitati, associazioni, partiti, sindacati, sarà una buona occasione per continuare la lotta contro i disegni eversivi dell’esecutivo, anche in preparazione del referendum costituzionale sulla riforma della Giustizia della prossima primavera. Ecco tutte le ragioni per bloccare un’opera inutile e pericolosa. Per adesioni corteonoponte29novembre@gmail.com

“Vogliamo la pace”. Una flotilla di bambini per scrivere ai potenti di tutto il mondo

In occasione della prossima Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia, far partire dall’Italia un fiume di lettere, cartacee e affrancate, dirette ai decisori politici, ai media e quindi all’opinione pubblica planetaria, per motivare una richiesta che arriva dai bambini e dagli studenti di ogni ordine e grado. L’iniziativa è promossa dai docenti del Gruppo nazionale educazione alla pace e alla nonviolenza del MCE. Propongono ai colleghi di affrontare in classe, tra ottobre e novembre, il tema della guerra e della pace, invitando alunne e alunni, ragazze e ragazzi, a esprimere idee e proposte da spedire dal 20 al 29 novembre a migliaia di indirizzi. Per l’occasione prodotto il fumetto “Lettere di Pace”

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